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lunedì 17 giugno 2024

D.I. 19 IL TRAVAGLIO DEI MIGRANTI / Dignitas infinita, 40



Il travaglio dei migranti


40. I migranti sono tra le prime vittime delle molteplici forme di povertà. Non solo la loro dignità viene negata nei loro Paesi,[72] quanto la loro stessa vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi.[73] Una volta poi che sono arrivati in Paesi che dovrebbero essere in grado di accoglierli, «vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona […] Non si dirà mai che non sono umani, però in pratica, con le decisioni e il modo di trattarli, si manifesta che li si considera di minor valore, meno importanti, meno umani».[74] È pertanto sempre urgente ricordare che «ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione».[75] La loro accoglienza è un modo importante e significativo di difendere «l’inalienabile dignità di ogni persona umana al di là dell’origine, del colore o della religione».[76]


[72] Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 38: AAS 112 (2020), 983: «Di conseguenza, “va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra”», che cita Benedetto XVI, Messaggio per la 99ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato (12 ottobre 2012): AAS 104 (2012), 908.

[73] Cf. Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 38: AAS 112 (2020), 982-983.

[74] Ibidem, n. 39: AAS 112 (2020), 983.

[75] Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), n. 62: AAS 101 (2009), 697.

[76] Francesco, Lett. enc. Fratelli tutti (3 ottobre 2020), n. 39: AAS 112 (2020), 983.


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