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lunedì 17 giugno 2024

D.I. 20 LA TRATTA DELLE PERSONE / Dignitas infinita, 41-42




La tratta delle persone


41. La tratta delle persone umane deve anch’essa venire annoverata quale violazione grave della dignità umana.[77] Non costituisce una novità, ma il suo sviluppo assume dimensioni tragiche che sono sotto gli occhi di tutti, ragione per cui Papa Francesco l’ha denunciata in termini particolarmente forti: «ribadisco che la “tratta delle persone” è un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate! Sfruttatori e clienti a tutti i livelli dovrebbero fare un serio esame di coscienza davanti a sé stessi e davanti a Dio! La Chiesa rinnova oggi il suo forte appello affinché siano sempre tutelate la dignità e la centralità di ogni persona, nel rispetto dei diritti fondamentali, come sottolinea la sua Dottrina Sociale, diritti che chiede siano estesi realmente là dove non sono riconosciuti a milioni di uomini e donne in ogni Continente. In un mondo in cui si parla molto di diritti, quante volte viene di fatto calpestata la dignità umana! In un mondo dove si parla tanto di diritti sembra che l’unico ad averli sia il denaro».[78]

42. Per tali motivi, la Chiesa e l’umanità non devono rinunciare a lottare contro fenomeni quali «commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato. È tale l’ordine di grandezza di queste situazioni e il numero di vite innocenti coinvolte, che dobbiamo evitare qualsiasi tentazione di cadere in un nominalismo declamatorio con effetto tranquillizzante sulle coscienze. Dobbiamo aver cura che le nostre istituzioni siano realmente efficaci nella lotta contro tutti questi flagelli».[79] Di fronte a forme così diverse e brutali di negazione della dignità umana, è necessario essere sempre più consapevoli che «la tratta delle persone è un crimine contro l’umanità».[80] Nega in sostanza la dignità umana in almeno due modi: «la tratta, infatti, deturpa l’umanità della vittima, offendendo la sua libertà e dignità. Ma, al tempo stesso, essa disumanizza chi la compie».[81]


[77] Può essere utile qui ricordare la dichiarazione di Paolo III sulla dignità degli uomini rinvenuti nelle terre del “Nuovo Mondo” nella Bolla Pastorale officium (29 maggio 1537), ove stabilisce – sotto pena di scomunica – che gli abitanti di quei territori, «anche se sono al di fuori del grembo della chiesa […] non stiano per essere privati della loro libertà o del dominio sulle loro cose, poiché sono uomini e per questo capaci di fede e salvezza» [«licet extra gremium Ecclesiae existant, non tamen sua libertate, aut rerum suarum dominio […] privandos esse, et cum homines, ideoque fidei et salutis capaces sint»]: DH 1495.

[78] Francesco, Discorso ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti (24 maggio 2013): AAS 105 (2013), 470-471.

[79] Francesco, Discorso all’Organizzazione delle Nazioni Unite, New York (25 settembre 2015): AAS 107 (2015), 1039.

[80] Francesco, Discorso ad un gruppo di Ambasciatori in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali (12 dicembre 2013): L’Osservatore Romano (13 dicembre 2013), 8.

[81] Francesco, Discorso ai Partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta di persone (11 aprile 2019): AAS 111 (2019), 700.


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