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La slitta di Babbo Natale trainata dai carrelli della spesa. |
Ogni festa ha sempre comportato un movimento economico, mercati, spese… e così anche il Natale.
La figura di Babbo Natale è stata introdotta per motivare il movimento commerciale e i valori di “festa della famiglia” del Natale, senza più riferimento al suo valore cristiano. Questa figura ebbe un successo universale e sviluppò una sua propria narrazione: la slitta, le renne… ecc., senza aggancio con il Cristianesimo e di tono sempre più commerciale.
Quest’anno vediamo una pubblicità che sembra chiudere il cerchio: Babbo Natale rimette in libertà le renne nella foresta (bontà animalista e naturalista) perché a trainare la sua slitta ci pensano i carrelli della spesa del supermercato. Dopo essere passato nel cielo davanti alla luna piena, atterra accanto ad una montagna di pacchi regalo (i regali di Natale superflui sono puro inquinamento). Abbiamo così il messaggio che serve al commercio (anche se è contraddittorio riguardo alla salvaguardia dell’ambiente), senza dover toccare minimamente l’aspetto religioso e le domande di fondo della vita, e persino escludendo sempre di più la natura.
Qualcuno ha pubblicato di nuovo sui social l’intervento dell’allora vescovo di Ragusa che dice: “bambini, Babbo Natale non esiste!” Mi ha colpito il numero di commenti astiosi contro il vescovo e la convinzione di tanti - anche chi si dice cristiano credente e persino qualche praticante - che Babbo Natale rappresenta la “magia del Natale” che scomparirebbe senza di lui. E quindi questo vescovo sbaglia completamente, è stupido, represso, contro i bambini che devono sognare …
Fermiamoci a riflettere qualche istante:
Babbo Natale non esiste. Quale magia ci può essere in una bugia? Perché offendere i bambini con le bugie? Sono educative?
Babbo Natale porta regali ricchi ai bambini già ricchi e regali poveri ai bambini poveri. Quale magia nell'ingiustizia sociale più sfacciata?
Non è più magico pensare a Gesù che per amore scende dal cielo, agli angeli che ce lo annunciano, alle storie di solidarietà e i miracoli nella notte santa con attori umani e/o celesti?
Non ho mai creduto a Babbo Natale perché i miei genitori ci hanno sempre detto che erano loro a farci i regali, per festeggiare l’amore di Gesù che viene ad abitare in mezzo a noi. Il presepe era magico, la messa della notte era magica, i dolci e i regali erano magici e la mattina del 25 ci alzavamo con l’ansia di scoprire cosa c'era sotto l’albero e chi ci aveva pensato. A me interessavano i regali e non Babbo Natale. Non avevo proprio bisogno di immaginare Babbo Natale che scende dal camino. Un po' più grandi, i regali erano “negoziati”, nel senso che il desiderio espresso era confrontato con le possibilità economiche dei genitori. Era molto più semplice ed educativo che dover inventare storie improbabili per giustificare il fatto che quel regalo Babbo Natale non te l’avrebbe portato.
Buon Natale a tutti, Pellegrini di speranza, nella verità dell'Amore di Dio per ciascuno di noi!
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