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sabato 9 settembre 2023

C'È IL PERICOLO CHE IL SINODO CAMBI LA DOTTRINA DELLA CHIESA? 1 /2. / sabato XXII sett. 2023.

Dal seme all'albero adulto,
forme molto diverse della stessa pianta.


Si avvicina il Sinodo dei vescovi a Roma. Vedo più reazioni tra chi è contrario al Sinodo, o a Papa Francesco in generale, tra chi teme derive dottrinali che tra quanti sono fiduciosi nella Chiesa e nel Papa. 

Potrebbe essere il segno che non si comprende bene la natura di un Sinodo? Paura degli uni e indifferenza degli altri? Credo sia necessario spiegare i principi che guidano il Sinodo e tutta la Tradizione Viva della Chiesa. 

Il Cristianesimo è Gesù Cristo. Dalla sua Vita, e in particolare dalla sua Risurrezione dai morti dopo aver subito il supplizio della croce, si effonde lo Spirito Santo che rinnova la faccia della Terra, risana e riorienta la vita di chi crede. 

Cosa credevano i primi cristiani? Dal discorso di Pietro il giorno della Pentecoste sanno che un uomo accreditato da Dio, non è stato crocifisso per sbaglio ma per la volontà di Dio ed è risorto, costituito Messia e giudice dei vivi e dei morti. Ed è lui che effonde lo Spirito Santo atteso, segno della fine dei tempi. Per riceverlo bisogna farsi battezzare nel nome di Gesù Cristo, in segno di pentimento dei propri peccati e di obbedienza a Gesù, il Messia. Tra i battezzati nasce una comunione spontanea e profonda. (Atti 2,14-47).

Noi invece crediamo che Gesù non è solo un uomo ma è Dio, seconda persona della Trinità, battezziamo non nel nome di Gesù soltanto ma nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 

Come mai? Dio è uno solo e sempre lo stesso, eterno. È lo stesso che propone un’Alleanza ad Abramo, che rivela Parole di Vita a Mosè, che parla tramite i profeti … Ma da una parte i suoi interventi nella Storia sono progressivi fino all’Incarnazione, d’altra parte mentre si preoccupa soprattutto della conversione e della salvezza delle persone, permette all'uomo di conoscerlo in modo sempre più profondo. Un tempo potevo essere cristiano e non credere che Gesù sia Dio, oppure non credere che Maria fosse Madre di Dio, che i Sacramenti fossero sette, ecc. Questa evoluzione della Dottrina della Chiesa non contraddice mai la Rivelazione iniziale. Ne è solo l’esplicitazione progressiva. È la crescita della Tradizione sotto la guida del Magistero autentico promesso da Gesù quando ha scelto Simone figlio di Giona e l’ha chiamato Kefa, Pietra (Matteo 16,17 s.). È appunto come un seme che seguendo la sua potenza di vita cresce e si sviluppa in altezza con vari rami. Le immagini delle varie fasi della vita dell’albero mostrano forme molto diverse e potrebbe sembrare una pianta diversa. Invece è sempre la stessa. L’immagine dell’albero permette anche di comprendere che qualche ramo si stacca e secca senza compromettere la sua vita e ci richiama alla necessità di camminare sempre in comunione con la Chiesa e con Pietro. Lo sviluppo della Dottrina non è cambiamento di Dottrina. Ma può cambiare molte cose nella vita pratica. Una piccola frase come quella di Giovanni XXIII: "cercare ciò che ci unisce più di quello che ci divide” ha aperto una nuova epoca nella vita della Chiesa senza rinnegare nulla della Verità, anzi, permettendo di scoprire aspetti della Verità finora trascurati o ignorati dai più. 
Ma non è forse questa la vera rivoluzione di Gesù?: Ritornare al principio (Matteo 19, 8 "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all'inizio però non fu così”) e rovesciare le prospettive (Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è mio prossimo?". … Gesù rispose: “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?". Luca 10,29.36). Ci sono un’infinità di casi del genere. E tutto il Nuovo Testamento è tutto un invito a camminare e a cambiare punto di vista. Gesù dice: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità. (Giovanni 16, 13). Nel Nuovo Testamento c'è una doppia evoluzione nel considerare gli alimenti ( Marco 7, 19 “Così rendeva puri tutti gli alimenti” e Romani 14,14 “Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso). La Dottrina si sviluppa. La Disciplina invece può cambiare, e così anche le norme giuridiche, liturgiche senza rinnegare nulla della Verità consegnata alla Chiesa da Cristo nello Spirito Santo. Fa davvero soffrire vedere gente così ignorante e povera davanti alla natura della vita cristiana che ancora si scandalizza perché “Papa Francesco ha cambiato il Padre nostro e invece dobbiamo continuare a dirlo come ce lo ha insegnato Nostro Signore Gesù Cristo” ( La Gioia del Vangelo: UN SORRISO SULLA POLEMICA CIRCA LA TRADUZIONE DEL PADRE NOSTRO PER CHI DICE: "LA PAROLA DI DIO NON VA INTERPRETATA MA SOLO SEGUITA".). 
Riguardo al Sinodo cercherò di approfondire in un post successivo. Ma i principi sono questi : La Dottrina si sviluppa senza contraddirsi, le norme possono cambiare per adattarsi ai “tempi, luoghi e clima freddi” come direbbe san Francesco. Intanto meditiamo il Vangelo di oggi che rientra in questo discorso.


Vangelo   Lc 6, 1-5  Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?

Dal vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.

Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».

Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».

E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».


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