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venerdì 30 giugno 2023

SAN BASILIDE, PROTETTORE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA, 30 giugno. (2023)


La Polizia Penitenziaria fa un mestiere difficile dove sei in carcere anche tu, devi alleare prudenza (per non cadere nella complicità con la delinquenza) e umanità nel trattamento dei ristretti. Le è stato dato come protettore san Basilide, Martire. Ho ritrovato sul "Blog degli amici dell'OPG" che ho curato dal 2011 al 2015 una presentazione di questa bella figura che la Chiesa ricorda il 30 giugno.

San Basilide - Protettore della Polizia Penitenziaria

di Raffaele Marzocchi

La vita di San Basilide Martire, protettore della Polizia giudiziaria. Si festeggia il 30 giugno.

Durante la persecuzione di Settimio Severo (193-211), Basilide era un soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio; aveva assistito ad alcune lezioni di Origene, riportandone ammirazione e profonda simpatia per il cristianesimo e per i cristiani, ma non aveva ancora deciso di ricevere il Battesimo.

Il preside Aquila fra i tanti, fece arrestare anche Potamiena vergine cristiana di rara bellezza e virtù, che già aveva dovuto respingere molti pretendenti; la quale sopportò orribili torture, non cedendo alle richieste di abiurare la fede, allora il giudice la minacciò di lasciarla violare dai gladiatori, ma lei senza lasciarsi prendere dal panico, rispose con nobili parole e fierezza, da suscitare la meraviglia dello stesso giudice

IL VOSTRO POPOLO STA VIVENDO UN PASSAGGIO DIFFICILE E COMPLESSO DAL REGIME TOTALITARIO CHE L'HA OPPRESSO PER TANTI ANNI, AD UNA SOCIETÀ FINALMENTE LIBERA E DEMOCRATICA / Giovanni Paolo II ai giovani ucraini nel 2001



"L’appello del Papa Giovanni Paolo ai giovani ucraini nel 2001 probabilmente rimarrà per sempre una pagina d'oro nello sviluppo e nella crescita del nostro stato indipendente". (S. Shevchuk, 23 giugno 2023; La Gioia del Vangelo: GIOVANNI PAOLO II, PAPA FRANCESCO, L'ACCORDO DE LA HAVANA, LA SANTA SEDE E LA GUERRA IN UCRAINA, I POLITICI ITALIANI, I CRIMINI DI GUERRA E L'ECOCIDIO... / Intervista integrale in traduzione ufficiale del vescovo Shevchuk). Certamente Papa Giovanni Paolo II non sarebbe stato indulgente con le pretese imperialiste e la propaganda russe sull'Ucraina durante questi ultimi 15 anni.


VISITA PASTORALE IN UCRAINA  (23-27 GIUGNO 2001) INCONTRO CON I GIOVANI / DISCORSO DEL SANTO PADRE

Lviv (Spianata di Sykhiv)  Martedì, 26 giugno 2001


1. "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna!" (Gv 6,68).

Carissimi giovani dell'Ucraina, l'apostolo Pietro pronunciò queste parole rivolto a Gesù, che si era presentato alle folle come il pane disceso dal cielo per dare la vita agli uomini (cfr Gv 6,58). Oggi ho la gioia di ripeterle in mezzo a voi, anzi di ripeterle a nome vostro e insieme con voi.

Oggi Cristo pone a voi la domanda che allora fece agli Apostoli: "Forse anche voi volete andarvene?". E voi, giovani dell'Ucraina, che cosa rispondete? Sono certo che, insieme a me, anche voi fate vostre le parole di Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna!".

Guardandovi così numerosi ed entusiasti, il mio pensiero ritorna alla Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Roma nell'agosto dell'anno scorso e alla quale anche molti di voi hanno partecipato. Là ho invitato i giovani del mondo intero ad aprire un grande "laboratorio della fede", nel quale cercare e approfondire le ragioni per seguire Cristo Salvatore. Oggi viviamo un momento significativo del "laboratorio della fede" qui, nella vostra Terra, ove più di mille anni fa è giunto l'annuncio del Vangelo.

Ancora una volta, all'inizio del terzo millennio, Cristo ripete a voi: "Chi dite che io sia?" (Mt 16,15). Carissimi, il Papa è venuto tra voi per incoraggiarvi a rispondere: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16,16); "Tu hai parole di vita eterna" (Gv 6,68). 

GIOVANNI PAOLO II, PAPA FRANCESCO, L'ACCORDO DE LA HAVANA, LA SANTA SEDE E LA GUERRA IN UCRAINA, I POLITICI ITALIANI, I CRIMINI DI GUERRA E L'ECOCIDIO... / Intervista integrale in traduzione ufficiale del vescovo Shevchuk


Ho sentito ancora di recente reazioni fortemente critiche verso il Governo ucraino e lo stesso Arcivescovo Maggiore greco cattolico ucraino. Per chi vuole comprendere la posizione degli ucraini nei confronti di Giovanni Paolo II, di Papa Francesco e del Vaticano, nei confronti della guerra che subiscono, della legittima difesa, dell’importanza per il mondo di questo conflitto, delle reazioni di personalità politiche italiane, e altri punti, ecco il testo completo dell'intervista del vescovo Shevchuk a Glavkom, in traduzione ufficiale fatta dal Segretariato Greco Cattolico a Roma. Vale la pena leggerla anche se è un po' lunga.


Intervista di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, per Glavkom, pubblicata il 23 giugno 2023. 

Traduzione integrale e ufficiale in lingua italiana, procurata dal Segretariato di S.B. Sviatoslav a Roma. 


Beatitudine, a giugno ricorre l'anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II in Ucraina. Nel 2001 la visita divenne un evento importante, passato alla storia, e oggi tutta l'Ucraina attende dal Vaticano notizie sulla prossima visita del Pontefice. Quali decisioni sono state già prese dal Vaticano in merito a questa nuova visita, quando aspettarsi il Papa da noi?

In effetti, la visita di San Giovanni Paolo II in Ucraina è diventata un evento epocale. Allora scherzavamo sul fatto che fosse il primo papa a tornare dall’Ucraina a casa vivo, dato che abbiamo due papi martiri - papa Clemente e papa Martino - che diedero le loro vite in Crimea, nel sud dell’Ucraina.

La visita di Giovanni Paolo II è stato un evento che ha dato maggiore soggettività all'Ucraina come Stato già ai tempi del presidente Kuchma. In primo luogo, quella visita è stata ben preparata, e in secondo luogo, a mio avviso, ha stabilito alcuni criteri per valutare il successo di tutte le future visite papali. Mi ricordo che, come vicerettore del Seminario teologico di Lviv, io e il mio team a quel tempo siamo stati coinvolti direttamente alla preparazione della visita. Ricordo anche come abbiamo lavorato su vari documenti, sulla logistica e sulla preparazione di tutte le Liturgie da celebrare a Kyiv e a Lviv. Mi ricordo persino di aver commentato la visita del Papa alla televisione e alla radio. A Kyiv era coinvolta la radio centrale. La Liturgia si è tenuta in rito bizantino allo stadio Chaika. A Lviv ho commentato in televisione l'incontro del Papa con i giovani. L’appello del Papa ai giovani probabilmente rimarrà per sempre una pagina d'oro nello sviluppo e nella crescita del nostro stato indipendente. Ovviamente desideriamo che le prossime visite non siano di livello inferiore, vorremmo che ci sia una visita del Papa in Ucraina.

Da più anni in preparazione e pianificata, si lavora sulla possibilità della visita di Papa Francesco in Ucraina. Il papa mi ha detto personalmente che ha il desiderio di venire in Ucraina. Vediamo però che il desiderio del papa ogni volta si trova in un contesto diverso.

giovedì 29 giugno 2023

LO STORPIO, PAOLO, PIETRO, UN RITRATTO COMPLETO DI OGNI CRISTIANO / SS. Pietro e Paolo, 2023.


Ogni anno, dal 2017, ho commentato le letture del giorno della Festa dei Santi Pietro e Paolo. Ho potuto toccare varie dimensioni (
La Gioia del Vangelo: DALLA CHIESA SALIVA INCESSANTEMENTE A DIO UNA PREGHIERA PER PIETRO / 29 giugnoLa Gioia del Vangelo: TUTTI PROMOSSI CARDINALI! / 28 - 29 GIUGNO 2018La Gioia del Vangelo: SE IL CATTOLICO NON STA CON IL PAPA, CON CHI STA? / SS. PIETRO E PAOLO, 29 giugnoLa Gioia del Vangelo: PERCHE' PIETRO E PAOLO SONO FESTEGGIATI INSIEME? / 29 giugno SS. PIETRO E PAOLO La Gioia del Vangelo: IL GRANDE SOGNO DI AMORE DI DIO PER OGNI UOMO / Festa dei SS Pietro e Paolo, 29 giugno.La Gioia del Vangelo: EVANGELIZZAZIONE, PERSECUZIONE, LIBERAZIONE / SS. Pietro e Paolo, 29 giugno.). Oggi vorrei meditare le letture della Messa vespertina.

Uno storpio dalla nascita (probabilmente un parto difficile e l’uso del forcipe) chiede l’elemosina al Tempio. Tende la mano a Pietro e Giovanni che entrano. Essi sentono il progetto del Signore e lo chiamano: «Guarda verso di noi!» Si nota abitualmente come la povertà sia una condizione necessaria per la Chiesa per operare miracoli. Si nota anche che questo segno serve alla evangelizzazione. Ma lo storpio dal canto suo si aspetta un'elemosina, questa è la sua condizione: dipendere dalla commiserazione degli altri; Dio ha per lui e per noi progetti diversi e molto più grandi di quelli che possiamo immaginare anche col suo aiuto: prenderti per mano e rialzarti; liberazione totale; inizio di un cammino. 

Ma è il progetto di Dio, non il nostro. Il Vangelo “non segue un modello umano” dice Paolo. La Chiesa nel quotidiano annuncia sempre un Vangelo divino? Fa capire a tutti che “chi non odia suo padre, sua madre, … persino la propria vita non può essere mio discepolo”? In ogni parrocchia si offre a chi lo desidera un cammino per vivere integralmente il Vangelo? Qualcuno mi dirà: “tu vivi integralmente il Vangelo?” - “Purtroppo no, ma questo mi accusa e mi obbliga a fidarmi di Gesù Cristo, non mi autorizza a ridurre il Vangelo a ciò che faccio o a ciò che mi piace”. I santi sono più santi dei loro genitori o formatori, dei loro parroci. 

Il Vangelo ci permette annotazioni preziose. Seguire Gesù fino alla fine è per ogni discepolo. Gesù ha avuto pazienza con Pietro, e avrà ancora pazienza fino all’ultimo. Questo permette a Pietro di fare una cosa indispensabile : aprire gli occhi sulla propria debolezza e sentirsi amato in essa. Il criterio per seguire Gesù è sempre solo uno: “Mi ami più di costoro?” cioè più di quanto ami le persone a te care, le cose tue, la tua vecchia vita? Se amo Gesù più di ogni cosa lo servirò con tutto il cuore, tutta la mia intelligenza, tutte le mie capacità. Le mie doti umane non vengono cancellate ma non contano in primis. Gesù prospetta a Pietro il martirio in modo velato. Ha ancora un cammino personale da fare nella fiducia, passo, passo, accompagnato dall’amore del Signore, senza l'ansia di sapere ciò che sarà domani, e senza volersi intromettere nel cammino degli altri. C'è infine un particolare molto importante: Pietro morirà imperfetto eppure glorificherà Dio. “Un altro … ti porterà dove tu non vuoi”. Si dà gloria a Dio appoggiandosi a lui, nella fede. 


Prima Lettura   At 3, 1-10 Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

mercoledì 28 giugno 2023

IN PRINCIPIO LA VERITÀ! / Sant'Ireneo, 28 giugno 2023.

Joseph Ratzinger ha costantemente predicato
il rapporto necessario tra Amore e Verità.
Il suo motto episcopale era
"Cooperatores Veritatis" Collaboratori della Verità. 


Un insegnamento fedele sulla bocca, e nessuna falsità alle labbra: * con pace e rettitudine ha camminato davanti al Signore”. Questa frase del Breviario definisce bene Sant’Ireneo (130 - 202) che la Chiesa ricorda oggi. Padre della Chiesa, fu discepolo di san Policarpo il quale fu discepolo di san Giovanni. Vescovo di Lione, in tempo di persecuzioni, si impegnò perché i cristiani camminassero uniti nella verità e nell’unità della fede. Egli lottò quindi contro le eresie che proliferavano. Il suo servizio principale fu quello di insegnare, senza trascurare il santificare e il governare. Delle sue due opere pervenute per intero, la più conosciuta è Adversus Haereses ("Contro le eresie"), dove scrisse: “(Gli Apostoli) vollero infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la propria missione di insegnamento. Se essi avessero capito correttamente, ne avrebbero ricavato grande profitto; se invece fossero falliti, ne avrebbero ricavato un danno grandissimo.” (Adversus haereses, III, 3,1)

Provvidenzialmente le letture di oggi mettono fortemente in guardia contro la mancanza di verità che è spesso menzogna, ma può essere soltanto errore. 

Il Vangelo mette in guardia contro i falsi profeti, cioè quanti pretendono falsamente di parlare in nome di Dio e/o portano all’errore coloro che li ascoltano. Infatti il Profeta è “colui che parla in nome di”. 

-Ma non basta forse fare le cose buone senza troppo preoccuparci della verità? Abbiamo bisogno di fatti concreti. Basta che ci sia amore, che si stia bene! -La Verità è Dio stesso e Gesù è venuto a rendere testimonianza alla Verità. Secondo sant’Ireneo, "la vita dell’uomo è la visione di Dio!" Se mi faccio un Dio a modo mio, se credo in un falso Dio, come potrò avere vita? Se insegno un Dio falso, non uccido forse le persone? Anche sul piano soltanto umano, l’azione segue il pensiero, è condizionata da ciò che uno pensa, da come giudica le situazioni e le persone. In principio era il Verbo, e dal Verbo tutto fu creato!  (vedi Giovanni 1,1-5).

La lettura della Genesi sottolinea l'importanza di comprendere bene, fino in fondo, di approfondire la Parola di Dio: 

Il Signore dice ad Abramo: “uno nato da te sarà il tuo erede!” Non comprendendo che quel figlio deve nascere da Sarah, benché non abbia mai avuto figli e sia ormai in menopausa, Abramo e Sarah pensano che va bene se egli si unisce alla giovane schiava di Sarah. Infatti Ismaele è nato da Abramo, è suo figlio biologico. Il suo nome significa “Dio ascolta” la nostra preghiera… Ma non era il progetto di Dio e questa soluzione affrettata creerà tanti problemi. 

Dio dice ancora: «Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate». Alcuni ebrei comprendono letteralmente questa frase e sono pronti a conquistare militarmente l’Egitto, la Siria e l’Iraq fino all'Eufrate!

Attenzione, fedeltà al Signore e alla Chiesa, fiducia in Colui che nutre i suoi figli col pane della Parola senza esigere che diventino studiosi della Bibbia. Prudenza nelle interpretazioni … e conversione continua per mettere in pratica la Parola nella mia vita. Infatti “il Verbo si fece carne”. 


Dal libro della Gènesi

martedì 27 giugno 2023

LOT, SOLO FOTOCOPIA DI ABRAMO / Martedì XII sett. T.O., dispari. 2023.


Ieri (Genesi 12,1-9) e oggi, vediamo la parabola di Lot, nipote di Abramo, dalla partenza di Carran fino al suo insediarsi a Gomorra nella valle del Giordano. Lot è chiaramente un personaggio secondario, ma proprio per questo è importante perché anche noi rischiamo di finire come fotocopia pur essendo nati come originali, per riprendere il felicissimo concetto del Beato Carlo Acutis. 

Cosa dice la Bibbia di Lot? È menzionato nella discendenza di Terach. Poi già adulto e proprietario di greggi e servi, sicuramente già sposato (come Abramo, è marito di una sola moglie), ecco che, dopo la promessa di Dio, “Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran”. (Genesi 12, 4). Lot rimane con Abramo (Genesi 13, 1) fino alla separazione consensuale, “da fratelli”, secondo la lettura di oggi.

Cosa può significare questo partire di Lot con Abramo?

Per Abramo, in quel momento, Lot rappresenta certamente un dono di Dio. È una sicurezza, morale e fisica. Abramo lascia tutto per un Dio sconosciuto da tutti, che parla ma non ha volto. Abramo spiega la sua decisione al clan che rimane attonito, qualcuno presenta ogni obiezione possibile. Ma le sue parole riescono a toccare il cuore giovane e avventuroso di Lot. Ecco, qualcuno crede al suo sogno, al suo prendere rischi alla sua età, crede che un vero Dio gli ha parlato! Moralmente, Abramo si sente meno solo. Il suo partire gli sembra meno folle. Inoltre Abramo è già vecchio, e la protezione del clan è fondamentale. Lot e la sua famiglia, i suoi servi, sono una forza contro i nemici e i pericoli. 

Lot, invece, parte per beneficiare della prosperità promessa da quel Dio. Infatti si arricchirà molto, fino al doversi separare dallo zio perché non ci sono pascoli a sufficienza. Lot ha creduto davvero nel Dio di Abramo, però solo attraverso Abramo e non con un contatto diretto. Lot segue Abramo e non Dio. Lot ha creduto nel Dio di Abramo, ma non diventa suo amico, cerca solo di ottenere delle grazie. 

Questo fa di lui una fotocopia di Abramo e non più un originale. 

Dio è generoso con lui. Gli dà anche dei valori. San Pietro lo chiama uomo giusto: “Liberò invece Lot, uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di uomini senza legge”. (2 Pietro 2, 7). Ma non è un amico di Dio. Rimane chiuso su se stesso, sui vantaggi che una vita di fede e di preghiera può portargli. Quando si separano, Abramo gli dà la scelta e Lot non esita a seguire il suo egoismo, le sue speranze a breve termine, mentre Abramo ha imparato a fidarsi in tutto di Dio, ad aspettare i suoi tempi, a sapere che  “c'è chi umilia e innalza”. (Siracide 7, 11).  Lot perseguendo i suoi interessi si sente sapiente, intelligente, invece, egli farà una fine ingloriosa anche se Dio rimarrà fedele a lui e alla sua discendenza (Deuteronomio 2, 9) e in modo particolare Rut farà rientrare il popolo di Moab nell’Alleanza. 

 Quante persone nelle nostre parrocchie sono fotocopia più o meno senza saperlo, senza incontro personale con il Signore, religiosi ma non evangelizzati, portati da una tradizione, da devozioni ricevute, fedeli a valori appresi in famiglia spesso già deformati, come lo constata Gesù: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. (Matteo 5, 43), che pregano "quando c'è bisogno...." Allora conta l’esterno, i numeri, le grazie ricercate, l’essere notati e lodati dalla gente… Oggi persino questa trasmissione per tradizione sta finendo. 

Puoi vedere anche il mio commento del 2021 La Gioia del Vangelo: LOT O LA VIA SPAZIOSA CHE PORTA ALLA PERDIZIONE / San Paolino vescovo di Nola e Theresia


Prima Lettura  Gn 13, 2. 5-18  Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli.

Dal libro della Gènesi

lunedì 26 giugno 2023

CLUB ALPINO ITALIANO: STOP ALLE CROCI SULLE VETTE, POLEMICHE E RIFLESSIONE CRISTIANA


In questi giorni un esempio di disinformazione anche cattolica che certamente non aiuta la causa del Vangelo mi spinge a fare qualche riflessione.

Su Facebook ho visto ripreso da molti un post del Tgcom24 che dice che il Club alpino italiano (CAI) dichiara lo “stop alle croci sulle vette delle montagne … perché anacronistiche e divisive”.  Detto in quel modo non si sa se non bisogna più installare nuove croci sulle cime, oppure anche togliere quelle che ci sono già. Inoltre si arriva facilmente alla conclusione che il Cai esprimerebbe una sua decisione. 

Tgcom24 è una testata nazionale per cui la Notizia dovrebbe avere una certa affidabilità. Certo, prima di commentare sarebbe necessario e prudente innanzitutto andare oltre il titolo, e poi riflettere, approfondire: qual è il potere del Cai, quindi che valore ha una tale decisione? Con le polemiche successive anche da parte di esponenti politici si è saputo che la Notizia non impegnava il Cai come tale ma era solo l’opinione personale del Direttore della rivista del Cai. Tra dire “il Cai ha deciso che non ci devono più essere croci sulle vette perché anacronistiche e divisive” o dire “in una sua riflessione il Direttore del Giornale dice che le croci sulle vette sono anacronistiche e divisive”, c'è una bella differenza! 

Tgcom24 ha quindi fatto cattivo giornalismo.

UNA PACE GIUSTA NON È UTOPIA / Due interviste del Vescovo Capo Greco Cattolico Shevchuk.


Sulla possibilità di una pace giusta 
( (51) Ucraina, Shevchuk: “Pace giusta non è utopia. Russia riconosca nostro diritto di esistere” - YouTube) e sul rapporto dei cattolici ucraini con il Papa ( For us, Catholics, the Pope and the Vatican are not politics, but a way of seeing the nature of Christ’s Church: Head of the UGCC | Materials | Ukrainian Greek Catholic Church) segnalo due interviste di Mons. Shevchuk. 
Sulla Pace giusta, egli parla in italiano nel video.


“Una pace giusta non è un'utopia”. Sua Beatitudine Sviatoslav  Shevchuk in un'intervista al canale italiano TV2000 23 giugno 2023, afferma che una pace giusta è raggiungibile, non è un'utopia. “Il motivo principale per cui l'aggressore russo ci ha attaccato”, ha ricordato Sua Beatitudine Sviatoslav, “è il rifiuto da parte della Russia del fatto stesso che il popolo ucraino esista e che esista come nazione con la propria cultura, lingua, storia e persino Chiesa. Questa pace non sarà raggiunta fino a quando la Russia non riconoscerà il suo vicino”.

 

domenica 25 giugno 2023

UNA BARZELLETTA CHE GIRA IN RUSSIA IN QUESTI GIORNI. (in italiano et en français)


- Gira una barzelletta in Russia in questi giorni su Prygozhyn e il suo gruppo Wagner che non hanno trovato nessuna opposizione militare sul loro cammino verso Mosca: 

“2021: l'esercito russo è il secondo al mondo, 2022: è il secondo in Ucraina, 2023: è il secondo in Russia".

La gente si è divertita per tutto il giorno”.

Tratto da una intervista su "Novaya Gazeta Evropa" del 24 giugno 2023.


Continuiamo a pregare per la Pace, la Pace! Pace giusta per tutti i popoli, per l'Umanità. La Guerra è una follia. Dio vuole un popolo umile e mite.

"L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione, l'umile di cuore ottiene onori". (Proverbi 29, 23).


-Ces jours ci il y a une blague qui amuse beaucoup les gens en Russie par rapport à Prygogyne e son Groupe "Wagner" qui marchant sur Moscou n'a trouvé aucune opposition militaire:

"2021: l'armée russe est la deuxième au monde; 2022: c'est la deuxième en Ukraine; 2023: c'est la deuxième en Russie".

NON ABBIATE PAURA; VALETE MOLTO / XII Domenica del T.O., A, 2023


Più volte Gesù ripete in questo Vangelo “non abbiate paura”, “non temete”. La prima lettura precisa un motivo di timore molto profondo e intimo: gli amici, il sostegno naturale, spesso la base affettiva della nostra vita, si rivelano invece traditori che aspettano i segni di debolezza per manifestarsi. Ma il Signore è presente, forte, anche se solo la fede permette il contatto (reale) con lui. Il Salmo parla invece dell’isolamento nella propria famiglia che è contraria a tanto zelo concreto per il Signore anche se da buoni ebrei ripetono tre volte al giorno lo Shemà: “ascolta Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo; tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore tutta la tua mente, tutte le tue forze”. Qualche giorno fa una mamma mi diceva: “in famiglia sul piano della fede è una sfida continua!” Fa sicuramente soffrire, ma nel Cristianesimo primitivo spesso un solo membro era credente. E lungo i secoli conosciamo molti hanno dovuto affrontare resistenze ostinate nelle loro famiglie.  

Gli apostoli avevano molti motivi di temere. Il timore più grande però è di misurarsi con Dio. L’angelo Gabriele dice a Maria di Nazareth: “non temere”. Eppure lei è l’Immacolata, che cresce nella fedeltà assoluta a Dio. Non dobbiamo quindi scandalizzarci di trovarci impari di fronte al Mistero di Dio. Anzi, dobbiamo sapere che si cammina con Dio solo nella fede. La fede non è contraria alla ragione, essa si incarna nella trama dei nostri giorni, ma supera la ragione, apre orizzonti più grandi dell’orizzonte solo umano. È facile cadere nella trappola di voler capire Dio, di voler controllare con la nostra ragione i suoi progetti. Paolo ce lo dice con il verbo vedere: “Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? (Romani 8, 24; cf anche Ebrei 11, 1: La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede”).

Ma l’esperienza e la testimonianza dei santi piccoli e grandi, ci conferma che per avere una vita piena di senso e di pace, conviene seguire Gesù e il suo Vangelo nella fede. Lui ci accompagnerà e ripeterà: non temere, vali molto e anche la tua vita ha sempre valore potrà portare molto frutto in avvenire. 


Prima Lettura   Ger 20, 10-13  Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

Dal libro del profeta Geremia

sabato 24 giugno 2023

UN'OMELIA PER LA PRIMA COMUNIONE: SIETE PREZIOSI AGLI OCCHI DI DIO / XII Dom. T.O., A, 2023.


Vangelo   Mt 10, 26-33 (XII Dom. T.O., A) 
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:

«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.

E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.

Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».


1."Voi valete più di molti passeri!”  Siete preziosi agli occhi di Dio.

Ma perché Gesù dice questo ai suoi discepoli? Prima aveva detto loro: “Non abbiate paura”. I discepoli avevano motivi di aver paura e Gesù li rassicura. Voi temete qualcosa? Certo anche voi potete avere dei timori. Ad ogni età, ciascuno di noi nel suo percorso personale può avere motivi di timore, di angoscia, di vergogna. E Gesù, la Bibbia, ci ripetono continuamente:  “non temere, non aver paura”. Non aver paura, seguimi e avrai una vita felice, piena, più forte della stessa morte. Questo ci dà coraggio. Molti non pensano a Gesù e non hanno il coraggio di dire che sono cristiani, per esempio, o di dire la verità. Gesù dice: “non abbiate paura degli uomini” quando dovete fare una cosa giusta. 

venerdì 23 giugno 2023

PERCHÈ SEI TRISTE? GUARDA A LUI E SARAI RAGGIANTE / venerdì XI sett. T.O., B, 2023.



Qualcuno vuole imitare san Paolo? Vorremmo avere la sua Gioia di vivere con Cristo, che lo ricolma della Grazia e gli apre il Mistero della Vita, dà senso alla sua vita. E solo questa gioia, questa grazia possono permettere di realizzare ciò che ha realizzato: c'è infatti anche la crocifissione della sua carne che abbonda. Paolo vive una vita al limite, impossibile senza la presenza costante di Dio, fatta anche di fatiche, veglie, fame e sete -  spesso volontari sotto forma di digiuno - freddo e nudità, prigionie, percosse, pericoli di morte. Quali pericoli ha affrontato? Fiumi, briganti, ebrei e pagani che combattono la nuova fede, e soprattutto pericoli da parte di falsi fratelli nelle comunità, o evangelizzatori itineranti gelosi dei suoi successi. Oltre alle prove bisogna quindi essere vigilanti contro i nemici interni ma Paolo sa anche che i suoi cristiani sono ancora deboli e possono scoraggiarsi specialmente se c'è qualche scandalo in Comunità. 

Ma ecco, Gesù non ha vinto da superuomo, ma da credente fiducioso, abbandonato alla volontà del Padre e alla sua fedeltà. Questa è stata la forza di Gesù, di Paolo e il segreto della vittoria dei cristiani: mettere la propria debolezza tutta nelle mani di Dio affinché sia in tutto il Signore della nostra vita, il nostro Paraclito, la nostra Roccia, la nostra Saggezza, Colui che provvede. Gesù ce lo dice costantemente, in molti modi e in molteplici episodi: Luca 21, 14; Marco 8, 17; Matteo 16, 9-11; Matteo 14, 30-31; Luca 12, 4-5; ecc. …

Il Vangelo ci mette in guardia contro un altro pericolo molto intimo che viene proprio a vanificare tutta l’opera di Dio: il giudizio negativo. E ce lo dice con un’immagine sorprendentemente seria ma bella:  “Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!”. Tutti vediamo ciò che ci circonda. Ma sappiamo che vedere è sempre anche interpretare. L’esperienza e l’interesse ci fanno vedere ciò che altrimenti non sarebbe notato o considerato senza valore.  Se vedo secondo la fede, tutto è luminoso. Se vedo secondo la carne, cerco me stesso in tutto, con egoismo e senza la speranza che dona Dio, tutto diventa nero. Anzi, dice Gesù "tenebroso". Sono contagiato sempre di più dal pensiero del Maligno Tenebroso. Il Salmo ci offre la visione della vita di chi ha conosciuto il Signore: "Guardate a lui e sarete raggianti".


Prima Lettura  2 Cor 11, 18. 21-30  Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.

giovedì 22 giugno 2023

UTERO IN AFFITTO REATO UNIVERSALE. COSA PENSARE? / DDL in aula del Parlamento.


Non so a che punto stia il DDL che propone di qualificare l'utero in affitto come reato universale, ma vorrei fare una breve riflessione sulle ragioni per le quali mi auguro che diventi legge in Italia. 

L’opposizione mette in avanti il fatto che figli di coppie omosessuali esistono già e bisogna dare loro vita pubblica e dignità. Dare dignità ad ogni bambino è sacrosanto. Ma la verità è che i figli di coppie omosessuali non esistono!, per il semplice fatto che due uomini  non possono avere figli se non con l’intervento di almeno un’altra persona di sesso opposto a loro, cioè una o più donne! Reciprocamente affinché due donne possano tenere in braccio un “loro” bambino, ci vuole come minimo il seme di un “donatore” uomo che sarà il vero e unico padre biologico del bambino. 

Ma bambini nati con quelle pratiche assurde e contro natura che sono l’utero in affitto, e/o l’inseminazione artificiale eterologa esistono e non devono avere una esistenza da paria. Questo è vero. Ma non significa che bisogna istituire una bugia a verità.  

Da sempre Sylviane Agacinsiki, moglie dell’ex Primo Ministro e esponente del Partito Socialista francese Lionel Jospin, faro del femminismo e membro de l’Académie Française, lotta sia contro l’Utero in affitto (GPA = Gestation pour autrui) e la PMA (= Procréation médicalement assistée, con lo stesso anagramma in Italia e lo stesso significato, cioè fecondazione artificiale in provetta e inseminazione anch’essa artificiale). Vale la pena leggere le sue interviste. Propongo questa in particolare = (Sylviane Agacinski: la fabbrica dei figli e quella voglia di «superare i limiti biologici della procreazione» ⋆ Breviarium). Lei affermava che come Nazione dei Diritti Umani, la Francia si sarebbe squalificata totalmente accettando che un bambino nato da una pratica vietata in Francia, con madre biologica russa per esempio, partorito dalla sua madre russa, possa essere dichiarato francese, figlio di due padri francesi. Per quanto riguarda il bambino, in quanto piccolo russo vivente in Francia, avrà diritto alla sanità, alla scuola, ecc., come ogni bambino straniero residente in Francia. Certo manca qualcosa nei confronti di un bambino nato da una coppia normale francese, o anche mista. Ma non è colpa della Società, bensì di due adulti che hanno eluso la legislazione francese e i diritti del bambino, comprandolo in Russia. Come non è colpa di un bambino di essere nato da stupro, o da genitori alcolizzati o tossicodipendenti, ma neppure della Società. E se viene accolto e amato, potrà vivere una vita felice e sarà comunque un elemento prezioso della Società, forse una persona di spicco.  

mercoledì 21 giugno 2023

SCARTARE CIBO È SCARTARE PERSONE / Messaggio di Papa Francesco per la giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, 29 sett. 2022.

Anno 2018. In Mld di Dollari, valore esportazioni 
di grano per paese. Per Continente, percentuale 
esportazioni sulla produzione. Medio Oriente
 e Africa dipendono dal grano ucraino e russo. 

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA CONSAPEVOLEZZA SUGLI SPRECHI E LE PERDITE ALIMENTARI 

(INTERNATIONAL DAY OF AWARENESS OF FOOD LOSS AND WASTE)

[29 settembre 2022]


A Sua Eccellenza  il Signor Qu Dongyu  Direttore Generale della FAO

Eccellenza,

saluto cordialmente i partecipanti alla celebrazione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari. Ringrazio per lo spazio che mi ha offerto in questo evento che ha come obiettivo evidenziare la gravità di un problema che non possiamo ignorare in questo momento tanto duro che stiamo vivendo.

PERCHÉ NON FINISCI CIÒ CHE HAI NEL TUO PIATTO? SPRECO ALIMENTARE E GUERRA (IN UCRAINA E ALTROVE).


All'inizio del suo Pontificato, Papa Francesco ci sorprendeva con il suo linguaggio accessibile e le sue immagini nuove per noi. Una di queste fu che chi spreca cibo ruba ai poveri. E ne faceva una immagine universale. Se non finisco ciò che ho nel piatto sto rubando a chi ha fame. Evidentemente tutto il cibo che ho nel frigorifero, la pasta, o le verdure coltivate in Campania, persino le ciliegie tanto buone della nostra zona, non possono essere mandate a migliaia di km. 

Siccome sono assolutamente contrario allo spreco in genere, alimentare in particolare, accettavo questa frase di Papa Francesco come un richiamo salutare anche se non la comprendevo fino in fondo. Infatti, se sei una persona responsabile, se sei un cristiano, non sprechi cibo, non lasci nulla nel tuo piatto, non cucini in eccesso, non compri ciò che non consumerà la tua famiglia. 

Ma è vero che ogni spreco, e quello alimentare in particolare, ruba soprattutto ai poveri. Vedi post successivo (SCARTARE CIBO È SCARTARE PERSONE / Messaggio di P...)

martedì 20 giugno 2023

COME FAR FIORIRE LA TUA VITA / Martedì XI sett. T.O., B, 2023.


La Chiesa in questi giorni proclama il Discorso della Montagna. Questo Discorso è piuttosto largamente conosciuto. Ma chi lo prende in considerazione nella vita di tutti i giorni? Forse il precetto che arriva più facilmente al cuore è quello del perdono, della non vendetta. Mi ha colpito una donna ucraina dell’oblast di Kherson fuggita dopo il crollo della diga di Kakhovka, che ritorna col marito alla sua casa e la trova sommersa fino al tetto. Esclama: “maledetti russi, possano morire tutti!” però aggiunge subito facendo il segno di croce: “Dio mi perdoni!”. Il suo gesto davanti a Dio è il frutto di una capillare educazione cristiana e di adesione di cuore al Vangelo. Ma rimuoviamo facilmente le parole di Gesù lette come una legge. Proclamare il Discorso della Montagna a chi viene in chiesa solo per le “occasioni”  pone quindi un problema: un modo è scivolare - tanto non capiscono - ; un altro modo è affrontare con realismo la Scrittura. Ieri il brano era “porgi l’altra guancia” (Mt 5,38-42). L’ho collegato alla Vita Eterna (era l’Anniversario di morte di un defunto). In paradiso la nostra vita fiorirà e finalmente il male sarà vinto, ci sarà solo pace e armonia. Ma la Buona Notizia è che Gesù risorto e costituito Signore ci dona il potere di iniziare fin d’ora la Vita Eterna. Siamo deboli è vero ma il Vangelo è l’Unica Via della Vita. O camminiamo su questa Via o camminiamo sulla via della morte. La difficoltà è affrontare la rimozione della morte che abita in noi, anche se un credente sa che proprio il potere di guardare in faccia la morte gli viene da Cristo risorto e rende la sua vita più densa di significato, con scelte più chiare e forti per il bene e contro il male. Purtroppo molti emarginano Dio dal centro della loro vita e rimangono schiavi tutta la vita per paura della morte. La morte introdotta dall’invidia del Nemico che ne ha il potere, Nemico di Dio e dell’Uomo.


Prima Lettura  2 Cor 8, 1-9  Cristo si è fatto povero per voi

lunedì 19 giugno 2023

FUOCO, CERTEZZA, CERTEZZA, GIOIA, PACE, GESÙ CRISTO, GESÙ CRISTO, GESÙ CRISTO! / Il "Memoriale" di Blaise Pascal e la Lettera Apostolica di Papa Francesco per il IV centenario della sua nascita..


Papa Francesco, in occasione del quarto centenario della nascita di Blaise Pascal, matematico, inventore, filosofo, ma soprattutto cristiano, ha pubblicato una Lettera Apostolica (
Lettera Apostolica "Sublimitas et miseria hominis" nel IV centenario della nascita di Blaise Pascal (19 giugno 2023) | Francesco ), che è tutta da leggere per scoprire questa personalità di eccezione ma principalmente le lezioni che può dare al nostro tempo. 

Voglio sul Blog leggere assieme a voi il testo che pochi giorni dopo la sua morte a soli 39 anni ( 19 giugno 1623 - 19 agosto 1662) un domestico scoprì cucito all'interno del corpetto che il filosofo aveva indossato fino alla morte. Si trattava di una piccola pergamena scritta da Pascal la notte del 23 novembre 1654; venne denominata Memoriale, nome che tuttora conserva. 

B. Pascal, Il Memoriale

L'anno di grazia 1654,

Lunedí, 23 novembre, giorno di san Clemente papa e martire e di altri nel martirologio, Vigilia di san Crisogono martire e di altri, dalle dieci e mezzo circa di sera sino a circa mezzanotte e mezzo,

Fuoco. Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei sapienti. Certezza, Certezza. Sentimento. Gioia. Pace. Dio di Gesú Cristo. Deum meum et Deum vestrum. “Il tuo Dio sarà il mio Dio”. Oblio del mondo e di tutto, fuorché di Dio. Lo si trova soltanto per le vie insegnate dal Vangelo.

UN'ALTRA OMELIA MERAVIGLIOSA, IN UN CONTESTO BEN DIVERSO. / Funerale di Flavia Franzoni.


Il Signore ha chiamato Flavia Franzoni, discreta e insieme impegnatissima moglie di Romano Prodi per ben 54 anni. Voglio proporvi l’omelia del Cardinal Zuppi al suo funerale. Fa tanto bene respirare un’aria di autentico cristianesimo e scoprire che esistono personalità come la Franzoni.  

Su "Repubblica" (Il Sismografo: ItaliaI mondi di Zuppi e Delpini) la “esperta di cristianesimo” Concita De Gregorio oppone le omelie e i vescovi che le pronunciano dei funerali di Silvio Berlusconi e di Flavia Franzoni. Ognuno comprende un discorso con la propria capacità e anche sensibilità. Ho detto la mia sull’omelia di Mons. Delpini (La Gioia del Vangelo: UN'OMELIA MERAVIGLIOSA COMPRESA MALE? / Funerali di Silvio Berlusconi, l'omelia del vescovo Delpini.). Voglio solo ricordare a tutti quelli che, come la De Gregorio, credono che dire che il giudizio finale appartiene a Dio significa assolvere qualcuno, che fanno un errore madornale. Che conti alla fine il giudizio di Dio, è una verità di fede basilare che offre una speranza immensa a noi peccatori pentiti ma ci fa anche riflettere seriamente tutti: “Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;”.


Omelia per il funerale di Flavia Franzoni Prodi

Omelia

“Mentre trascorre la vita solo tu non sei mai. Santa Maria del cammino sempre sarà con te”. Un cammino. Non possiamo stare fermi, altrimenti la vita ci cammina davanti e la perdiamo. In questa casa, la sua parrocchia, con la sua comunità, dove si capisce che la Chiesa è una casa e che contiene i nostri fratelli e sorelle del cielo, accompagniamo Flavia con affetto, incredulità, dolore, ma anche con tanta consolazione e speranza. Cammina. Riprende il suo cammino bruscamente interrotto e insieme a San Francesco, che la attendeva sulla terra e la accoglie in cielo, insieme ai suoi cari, ultima la mamma Paola, il piccolo grande Matteo, ai tanti ai quali la sua vita è legata, e giunge dove termina la via degli uomini, che non è mai un cerchio che si chiude su se stesso ma un cammino che giunge alla sua mèta: la casa del cielo.

domenica 18 giugno 2023

LA MESSE È ABBONDANTE: CAMBIARE LO SGUARDO SU SÉ STESSI E GLI ALTRI / XI Dom del T.O., A, 2023.


Le letture di oggi ci annunciano la Buona Notizia! L’amore di Dio è gratuito e siamo stati scelti senza meriti (1° lettura). Il salmo lo conferma. La seconda lettura amplia questo annuncio con la morte di Cristo per i peccatori. Paolo dice “noi”: si confessa anche lui debole e nemico di Dio prima di essere stato riconciliato per mezzo del sangue di Cristo. Tra i primi credenti molti sono ebrei come lui, quindi israeliti che “hanno l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi” (Romani 9,4-5). Eppure, prima della conversione a Cristo non avevano capito nulla, erano nei peccati, “come pecore che non hanno pastore”. Grande è la compassione di Gesù anche per chi ha ricevuto di più ma non è stato fedele, egli muore per loro, abbraccia sulla croce il mistero dell'iniquità che continua a tentare e mietere vittime nell’umanità, anche nel popolo eletto. Tu che sei stanco e sfinito perché vedi i tuoi peccati e la tua impotenza, il male che prospera nel mondo in modo terrificante, avvicinati a Dio che nella morte in croce del Figlio ha salvato tutti. La maggior parte non ne gode perché non lo sa, o perché lo rifiuta e anche noi non accettiamo di abbandonare tutta la nostra vita a Cristo e al Vangelo.

Dobbiamo quindi fare due cose: cambiare il nostro sguardo su noi stessi e sugli altri, e dobbiamo evangelizzare (ovviamente gratuitamente). 

Chi vede solo il male, ascolti Gesù che dice: «La messe è abbondante». Chi segue la Chiesa e dice riguardo a chi ha ucciso la compagna e il loro bimbo nel grembo a coltellate che bisogna ripristinare la pena di morte, che questa gente non vale nulla, sono bastardi, ascolti Gesù: “Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna” (Matteo 5, 22). “perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi”. (Matteo 7, 2). Ma questo non è buonismo? Gesù è tutto il contrario del buonista. Non condanna, ma si coinvolge, prega per le folle, dona la vita per tutti, compreso Giuda, salva!

Cambia lo sguardo su di te. Sei prezioso agli occhi di Dio, vali il sangue di Cristo! Cambia il tuo sguardo sugli altri: anche loro sono preziosi figli di Dio, lavati dal sangue di Cristo! Anche se la società deve difendersi da loro, queste sono persone ingannate come Eva dal serpente che, mentendo, gli promette una vita più bella: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato". (Genesi 3, 13).

Impegnati nell'evangelizzazione. Non le prediche a casa ma incoraggiare gli altri, tu che hai ricevuto misericordia. E l’annuncio a tutti quando vedrai "che piace al Signore” come dice san Francesco.

È tempo di reagire. È già troppo tardi! per questo dobbiamo reagire adesso, in questo giorno che ci dona il Signore, con il Vangelo integrale - non annacquato - come tesoro nel cuore e meta della vita. “Gli operai sono pochi!”

Vedi anche: (La Gioia del Vangelo: CUORE IMMACOLATO DI MARIA E GUERRA IN UCRAINA. UN PO' DI GEOPOLITICA CRISTIANA / Memoria del Cuore Immacolato di Maria, 17 giugno 2023. )


Dal libro dell'Esodo

sabato 17 giugno 2023

CUORE IMMACOLATO DI MARIA E GUERRA IN UCRAINA. UN PO' DI GEOPOLITICA CRISTIANA / Memoria del Cuore Immacolato di Maria, 17 giugno 2023.



C’è tanto da dire sul Mistero della Vergine Maria e sulla nostra gratitudine immensa verso di Lei. Oggi vorrei ricordare la promessa fatta ai Pastorelli di Fatima: “alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”, e applicarla alla situazione attuale, fare un po’ di Geopolitica cristiana. 

Ai Pastorelli la Madonna disse nel 1917 che (riprendo da Wikipedia)  «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.» (Traduzione del testo delle “Quarte Memorie” di Suor Lucia in Fatima nelle parole di Lucia, Postulation Centre, Fatima, 1976 p. 162).

La cosa tragica è che la Seconda Guerra Mondiale, peggiore della Prima, ha avuto luogo, la Chiesa e i cristiani sono stati perseguitati da Stati atei, ma anche folle di persone, specie quelle desiderose di libertà, e sono morte a decine di milioni. Da certe fonti, secondo suor Lucia, la catastrofe annunciata nel Terzo Segreto reso pubblico sotto “forma diplomatica” dal Vaticano, doveva avvenire nel 1967. Non si è verificato.

Oggi abbiamo di nuovo una enorme catastrofe in Ucraina con una guerra terribile che, oltre la sua crudeltà, diventa cruciale per il mondo perché tocca alcuni aspetti essenziali, e mette in scena potenze nucleari. 

Vedo che si fanno tanti commenti come se fossimo esperti di Geopolitica. Cosa invece ci può insegnare il messaggio di Fatima?

La Vergine Maria ha annunciato la pace e messo in guardia contro altri flagelli peggiori, condizionandoli però alla conversione e alla preghiera. Cioè se un numero sufficiente di persone si fosse convertito a Dio, a una vita di amore conforme al Vangelo, la seconda guerra mondiale, la diffusione dell’ateismo militante, la persecuzione dei cristiani e di milioni di persone e la loro uccisione non ci sarebbero state. Nella stessa luce, ma in senso positivo, si può vedere la non realizzazione finora della catastrofe annunciata nel terzo segreto di Fatima, la non morte del “vescovo vestito di bianco”, la liberazione di tante nazioni dal "carcere dei popoli" nel 1989. Ricordiamo che Giovanni Paolo II ha detto che l’esito miracoloso dell’attentato del 13 maggio 1981 era dovuto all’intercessione della Vergine Maria, e che il terzo Segreto di Fatima riguardava la sua persona e si era compiuto. 

Invece di erigerci a specialisti di Geopolitica senza averne la qualifica sappiamo che c'è una Geopolitica più profonda, più sicura, alla nostra portata di umili credenti. Una Geopolitica ma aperta alla Speranza: se mi converto, se ci convertiamo, se inondiamo la nostra vita di preghiera e di fede, Dio cambierà le sue promesse minacciose in frutti di pace. I potenti sono nelle mani di Dio e quindi dipendono anche dalla nostra conversione. Diceva il Curato d'Ars: “io credo che se avessimo la fede, saremo padroni della volontà di Dio; la terremmo incatenata né alcuna cosa ci sarebbe negata da lui”. Questo è conforme alla Scrittura, a tutta la Storia della Salvezza. 


Prima Lettura  Is 61, 10-11 Gioisco pienamente nel Signore.

 Dal libro del profeta Isaia 

LAUDATO SI', MI' SIGNORE PER SORA NOSTRA MORTE CORPORALE, DA LA QUALE NULLO HOMO VIVENTE PO' SCAPPARE: GUAI A QUELLI CHE MORRANO NE LE PECCATA MORTALI




Il Cantico delle Creature di san Francesco è universalmente conosciuto ed è bello gustarlo nella sua forma originale. È considerato il primo testo in lingua volgare italiana! (Ho messo sotto una versione in italiano di oggi). Da parte di san Francesco non poteva essere che una professione di fede: contemplazione, lode, catechesi. Qualche volta abbiamo bisogno dell'insegnamento dei Santi.


Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

Beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ’l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate


Testo tradotto in italiano:

venerdì 16 giugno 2023

HO UCCISO PERCHÉ ERO STRESSATO! - LA TUA MACCHINA VALE 300 EURO AL CONAD, LA MIA UN MILIARDO! - SIAMO ALL'ALBA DI UNA CATASTROFE / Solennità del Sacro Cuore di Gesù, venerdì 16 giugno 2023.


La Solennità del Sacro Cuore ci dice già con la prima lettura che Dio, per amore gratuito, non per meriti nostri, si è legato a un popolo nel passato e a noi suoi eletti di questa generazione. Per amore. Vediamo un po’ qual è questo amore: 

“egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni, con coloro che lo amano”. Ah, bene! Certo è un amore benevolo con chi lo ama, che esige di essere riamato, ma in fondo anche noi amiamo per essere riamati. E poi un Dio che mi fa libero, perché non dovrei amarlo? “E osservano i suoi comandamenti”. Ah, anche questo? Un amore che vuole essere obbedito?! Sai, Signore, è un po’ difficile da far accettare ai giorni nostri. Ti rispondono: “la vita è mia, non ho chiesto di nascere, se poi non posso fare ciò che voglio… che amore è?”. “ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente”. Addirittura! Ma questo è Dio? questo sarebbe il suo amore? 

Dio, dicono che mi hai liberato dalla schiavitù, dalla mano del faraone, grazie tante, ma io non me ne sono accorto. Non mi sento libero in questa società, con tanta gente che mi dà fastidio, mi fa la predica, si impone a me e non rispetta i miei diritti. Ma pensare di non poter esprimermi realizzando le mie voglie a causa dei tuoi comandamenti, essere limitato non solo dall’uomo che è imperfetto ma da te stesso, mi sentirei ancora meno libero nella tua Alleanza, nella tua Chiesa che, di questi tempi, non soddisfa più nessuno o quasi… Lo sapevi...?

Il 27 maggio scorso quel Alessandro uccise accoltellandola la sua compagna, e allo stesso tempo il suo figlio ormai al settimo mese di gravidanza. “Ho ucciso perché ero stressato!” La mia domanda è: uno che dice questo, quali valori ha?. Una Società può pensare di svilupparsi e anche solo di sopravvivere se accetta come normale che uno uccida perché è stressato? Paolo Crepet dice: “Siamo all’alba di una catastrofe”. In meno di un mese ci sono stati altri episodi del genere. Ultimo quei ragazzi a Roma che vivono della pubblicità procurata dai loro follower e uccidono un bambino di 5 anni per una loro sfida estrema ("gratuita")…. Pensare che questi siano i frutti della liberazione dai “tabù”, deve fare riflettere.

Reagire. Non reagire solo umanamente, ma ripartire dall’amore di Dio, dall’incontro con Lui, giorno dopo giorno accettando il suo giogo che è il giogo della realtà, della dignità, dell’amore vero.

 

Prima Lettura  Dt 7, 6-11 Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti.

 Dal libro del Deuteronòmio

giovedì 15 giugno 2023

LA PACE DEVE ESSERE RAZIONALE, NON PASSIONALE ... NON DEBOLE, INETTA E SERVILE, MA FORTE PER LE RAGIONI MORALI... / Messaggio di Papa Francesco al Consiglio di Sicurezza dell'ONU


Discorso del Santo Padre Francesco al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 14.06.2023

[B0444]

(Discorso del Santo Padre Francesco al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni UniteTraduzione in lingua italiana

Pubblichiamo di seguito il Discorso del Santo Padre Francesco al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il cui testo è stato letto oggi da S.E. Mons. Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali:


Signora Presidente del Consiglio di Sicurezza,

Signor Segretario Generale,

Caro Fratello, Grande Imam di Al-Azhar,

Signore e Signori!


Ringrazio per il gentile invito a rivolgervi la parola, che ho accolto volentieri perché stiamo attraversando un momento cruciale per l’umanità, nel quale la pace sembra soccombere davanti alla guerra. I conflitti aumentano e la stabilità è messa sempre più a rischio. Stiamo vivendo una terza guerra mondiale a pezzi che, più passa il tempo, più pare espandersi. Il Consiglio, che ha come mandato quello di vigilare sulla sicurezza e sulla pace nel mondo, agli occhi dei popoli pare a volte impotente e paralizzato. Ma il vostro lavoro, apprezzato dalla Santa Sede, è essenziale per promuovere la pace e proprio per questo vorrei invitarvi, in modo accorato, ad affrontare i problemi comuni prendendo le distanze da ideologie e particolarismi, da visioni e interessi di parte, e coltivando un unico intento: adoperarvi per il bene dell’umanità intera. Infatti, dal Consiglio ci si aspetta che rispetti e applichi «la Carta delle Nazioni Unite con trasparenza e sincerità, senza secondi fini, come un punto di riferimento obbligatorio di giustizia e non come uno strumento per mascherare intenzioni ambigue»[1].