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domenica 30 giugno 2019

BALCONE FIORITO 2019 / La Premiazione

Come annunciato eccoci al momento di ringraziare coloro che hanno voluto impegnarsi  con fiori e piante a rendere più bella la nostra cittadina.


Anche se l'iniziativa ha una crescita lenta, quello che ha fatto il piccolo gruppo che si prende cura della Cappella San Raffaele dell'Arecca giustificherebbe da solo gli sforzi compiuti. Per il secondo anno consecutivo siamo passati da una gradinata triste e con qualche erbaccia a quello che vediamo sotto. 
A loro il premio speciale "Chiesa fiorita 2019"


Anche i due affezionati al Piazzale San Giovanni Paolo II sono da premiare per il loro impegno e la loro costanza attorno alla Statua dell'amato Papa e all'aiuola dell'Ulivo. Grazie a Antonio e a Raffaele, Premio Speciale "Piazza Fiorita 2019"!




SEA WATCH3

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Qualche giorno fa, qualcuno mi ha chiesto perché il Papa non parlava in riferimento all’affare della Sea Watch. Io che non ne so niente ho cercato una risposta plausibile. So come tutti che il Papa si è espresso tante volte sui principi e invitando all’accoglienza delle persone, compiendo anche gesti concreti. E che forse non parlava del caso specifico perché più complicato di quanto sappiamo e per evitare strumentalizzazioni.

Ma, ecco una risposta autorevole in linea con il pensiero cristiano e l’azione del Papa.

«Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario» Il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, ha risposto così ai giornalisti, a Potenza, a conclusione della Messa celebrata nell'ultima giornata della Festa del quotidiano Avvenire, riferendosi alla vicenda della nave Sea Watch3 della ong tedesca.

Speriamo che le polemiche si plachino per poter vedere con più lucidità quel caso, mettendo la salvezza delle vite umane al primo posto.
E per riprendere le indicazioni – possiamo dire “provocazioni” – del Vangelo di oggi: mettere al primo posto il Regno di Dio essendo esigenti verso sé stessi e pazienti e misericordiosi verso gli altri. Tante volte facciamo esattamente il contrario: esigenti verso gli altri e pronti a tutte le giustificazioni per noi stessi.

sabato 29 giugno 2019

SE IL CATTOLICO NON STA CON IL PAPA, CON CHI STA? / SS. PIETRO E PAOLO, 29 giugno

Pietro e Paolo sorreggono insieme l'unica Chiesa.
Ieri sul supplemento del Corriere della Sera il Papa emerito Benedetto riaffermava chiaramente: “c'è un solo Papa, Francesco”. Egli ricordava come nella storia della Chiesa sempre ci sono state tensioni, e sempre c'è stata la zizzania. Ma sempre l’unità ha prevalso e sempre prevarrà.
Dopo l’elezione di papa Francesco ci sono stati molti attacchi contro di lui, molte perplessità  anche in buona fede. Certo, ci saranno ancora. Ma vedo che molte agitazioni si sono calmate, molte proteste si sono rivelate senza contenuto o senza appoggi e quindi sfumate. Per dare qualche esempio c'è chi ha preteso che l’elezione di papa Francesco fosse illegittima. Fino a giustificare la pubblicazione di un libro molto chiaro “Sedevacantisti” (Francesco Grana, Ed. Tau) per confutare questa tesi. Da allora, anche Cardinali di sensibilità molto diversa di quella di Francesco hanno dichiarato pubblicamente che la sua elezione è valida. Qualcuno prestava attenzione a don Minutella, prete di Palermo, oggi scomunicato. Egli diceva di rappresentare la vera Chiesa contro Bergoglio l'eretico, e cercò appoggio nel Cardinal Burke e Papa Benedetto che non gli hanno nemmeno risposto. Mons. Viganò che fece grande scalpore non è più credibile per nessuno. Anche se ha fatto ancora qualche dichiarazione, egli si nasconde…

venerdì 28 giugno 2019

DEVOZIONE AL SACRO CUORE DI GESU' / venerdì 28 giugno 2019

Gesù appare a santa Margherita Maria.

Probabilmente conosciamo la devozione al Sacro Cuore di Gesù attraverso la pratica dei 9 primi venerdì del mese e santa Margherita Maria Alacoque che l’ha diffusa. Non mi ha sorpreso scoprire che, a parte le sue ovvie fondamenta bibliche, ci sono stati grandi apostoli di questa devozione prima di santa Margherita Maria. In particolare nel 1100-1200. Era un periodo di grande attenzione alla Umanità di Gesù. Un frutto di primo piano di questa sensibilità è san Francesco.
La devozione al Sacro Cuore ha due aspetti fondamentali: da una parte l’approfondimento della nostra conoscenza dell’amore di Dio e, dall’altra parte, come nel caso dei primi venerdì, un intervento diretto di Dio per correggere deviazioni pratiche della Chiesa.

giovedì 27 giugno 2019

ISMAELE: L'ILLUSIONE CHE DIO MI ASCOLTA / giovedì XII° sett. T.O.

Matthias Stom - Sarah portando Agar ad Abramo.

  Il Vangelo della casa sulla roccia e sulla sabbia è proclamato tante volte nei matrimoni. È una scelta molto opportuna ma viene il dubbio che sia sopratutto per motivi sentimentali. Matteo invece sottolinea tutta la drammaticità di questo brano. Se non ti converti nel profondo, se non entri in comunione con il Signore, con il suo cuore, anche se profetizzi, anche se fai prodigi e scacci demoni nel nome di Gesù, rimani estraneo a lui e operatore di iniquità. Notiamo che gli iniqui del Vangelo compiono solo prodigi (dunameis) nel nome del Signore, non miracoli, segni (semeion) che portano alla salvezza. Iniquità! Una parola tanto forte. La parola greca è “anomìa”, ingiustizia, ciò che è fuori dalla legge. Operatore di anomìa è quindi chi fa opere non conformi alla legge divina, chi fa opere che hanno solo la parvenza del bene. Infatti, pur essendo oggettivamente buone, manca loro il legame necessario che ci deve essere tra Dio e le opere che egli ci comanda di fare. Non sono fatte in obbedienza a lui, per piacergli, ma per altri scopi. Per esempio si fanno opere buone per fare carriera nella Chiesa, per essere ammirati, per acquistare potere anche spirituale, ecc. Possono cadere facilmente in questo proprio coloro che frequentano la chiesa e gli stessi ministri. È oggettivamente una perversione profonda del bene. Un bene che non porta a Dio ma ad altro, a sé stessi.

mercoledì 26 giugno 2019

COSA SIGNIFICA CHE SOLO LA FEDE SALVA? / mercoledì XII° sett. T.O.



“Un albero buono non può produrre frutti cattivi”. Quindi io che produco frutti cattivi sono un albero cattivo. Ma se – qualche volta – produco anche frutti buoni, cosa pensare? Notiamo subito che abbiamo di ciò che è buono, sopratutto se si tratta di ciò che faccio e penso e dico io, un’idea spesso molto auto compiaciuta che non corrisponde a ciò il Signore considera buono. “Perché mi chiami buono – dice Gesù a quel tale – solo Dio è Buono”. Ci aiuta a capire questo anche l’esperienza dei santi. Angela da Foligno scopre nel suo dialogo con il Signore che ogni sua opera buona che appariva così bella da lontano ed esternamente, è baccata almeno dall’orgoglio e dalla vanità. E il contenuto del suo cuore, che credeva tutto infiammato d’amore puro per il Signore, si rivela così nauseabondo e puzzolente che dovette essere sostenuta dal Signore stesso per non morire di vergogna e di disgusto. Santa Teresa d’Avila ripeteva: “sono nulla più il mio peccato”. E così via…
L’unico albero buono è la croce di Gesù Cristo. Solo la croce di Cristo porta frutto nella mia vita, cioè la fede che rende giusti. San Francesco di Sales afferma che se uno non si scopre peccatore dalla punta dei capelli alla punta delle unghie dei piedi non può avere veramente fiducia in Dio, cioè avere fede, cioè essere salvato. Infatti avere fiducia in Dio è giustizia. Abram nella lettura di oggi si lamenta con il Signore con ineccepibile buon senso: “hai promesso ma non fai niente e il tempo passa. Quello che mi ha aperto il cuore, mi ha fatto credere in te, non lo realizzi”. Non era facile per Abramo credere alla promessa di Dio con apparenze contrarie così evidenti, schiaccianti.
Allora Dio rinnova l’Alleanza con lui in un atto solenne, secondo l’usanza dei tempi: in modo imprecatorio gli alleati passano in mezzo ad animali spaccati a metà invocando su di se la stessa sorte se tradiscono il patto. Tutti notano che solo Dio passa in mezzo agli animali. Questo è vero. Dio, da solo, porterà il peso e il rischio dell’Alleanza. Ma Abram, debole, distratto, dormiva? Non è così. Alla vicinanza di Dio, Abram è paralizzato, impotente, annebbiato nella sua intelligenza e vigilanza, assalito da terrore e grande oscurità. 
Come pensi di fare alleanza con Dio tu che non vuoi mai incontrarlo, tu che non accetti un solo minuto di silenzio, di vuoto, con la televisione sempre accesa, e fuggi la preghiera specialmente quella profonda? Magari dici tante preghiere e te ne vanti. Ma la preghiera è altro. 
Santa Teresina raccomandava di pregare molto per le persone in agonia quando non hai più scappatoie davanti al Signore e sei assalito da terrore perché mai hai preso sul serio la sua presenza, perché mai hai resistito fino al sangue per evitare il peccato (Ebrei 12,4), perché ti sei ornato dell'etichetta di buon cristiano giudicando gli altri, ti sei autogiustificato senza mai prendere il rischio di ascoltare la sua voce (Romani 2). Questa voce che ti avrebbe purificato dal tuo peccato e ti avrebbe consolato.
Come ci ha chiesto il Cardinale, preghiamo specialmente oggi per il vescovo Salvatore, ausiliare della nostra Chiesa che si sta preparando all'incontro promesso dal suo Signore. Che, a lui che era un fedele servo, il passaggio sia dolce.

Prima Lettura   Gn 15, 1-12.17-18
Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. E il Signore concluse un’alleanza con lui.

martedì 25 giugno 2019

SOLO SBALZI DI TEMPERATURA O CAMBIAMENTO CLIMATICO?


Per chi non crede al riscaldamento globale e entra in dubbio o lo deride ad ogni abbassamento o sbalzo di temperatura, forse le foto del ritiro costante dei laghi e dei ghiacciai su un lungo periodo potrà aiutare alla presa di coscienza.
Forse il Lago Ciad che è passato da 25000 km2 (Tutta la regione Campania fa 13000 km2) nel 1960 agli attuali 2000, è sparito per via dell'aumento della popolazione e dell'irrigazione!?!? Ma i ghiacciai non se li sono bevuti nessuno!

Vogliamo fare qualcosa?
Certo noi piccoli e singoli possiamo poco. ma ognuno deve fare quello che gli compete. Anche per amore e senso di responsabilità verso i propri figli. E uniti possiamo fare di più, possiamo fare molto.


Un ghiacciaio in Nuova Zelanda:


Scioglimento di ghiacciai in Alaska:

Ghiacciaio Maccall - 1958 - 2003.

LE TUE SCELTE DETERMINANO IL TUO DESTINO / martedì XII° sett. T.O.

La separazione di Abramo e Lot.

La pagina di oggi ha un valore universale nelle vie diverse di Abramo e di suo nipote Lot. Abramo dice in sostanza a Lot: “non dobbiamo litigare quindi sono pronto a rimetterci…” Perché? Perché ha ricevuto uno spirito, perché è pieno della promessa di Dio. Il suo atteggiamento non è debolezza e il suo comportamento successivo lo proverà. Abramo è pronto a rimetterci pur di non perdere l’amicizia di Dio, la sua promessa. Io sono pieno della promessa di Dio, del suo Spirito? Quale promessa mi ha fatto Dio, quale Parola mi ha detto personalmente? Se non ho mai incontrato Dio, se non ho coltivato la memoria della sua promessa mi perderò dietro agli idoli, umani o materiali. Lot vede la facilità, la “via larga”, pensa al suo interesse immediato e questo diventerà una trappola mortale per lui e i suoi. La croce è amara ma porta un frutto di dolcezza duraturo, l’egoismo o la via larga appare “buona da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile” (cf. Gen. 3,6) ma porta una schiavitù amara. Abramo attese tanto il realizzarsi della promessa del Signore ma essa già lo sosteneva nel suo cammino.
Gesù da forza missionaria a questo Spirito: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. Ma egli stringe questa frase tra l’avvertimento sulla porta stretta che pochi trovano e il riferimento ai porci ai quali non dare le proprie perle.
Se il Signore è fedele, per me la porta stretta è senz’altro il mettere in pratica la sua Parola. Ma questo sarebbe drammaticamente insufficiente senza il fondamento essenziale di una umiltà totale che mi permette di appoggiarmi solo sulla sua misericordia.
Le “perle ai porci” ci dicono che la bontà del cristiano è generosità e compassione senza limiti, ma non buonismo. Anche quando la carità giunge a morire per i nemici. Per conoscere e mettere in pratica il vero bene è necessario acquistare discernimento. Virtù molto rara e sempre perfezionabile.

Prima Lettura  Gn 13, 2. 5-18
Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli.

MEGLIO ACCENDERE UNA GIOIOSA LUCE / 4° Incontro.

Meglio accendere una gioiosa luce (a Cristo) che maledire l'oscurità.
Siam noi ...

lunedì 24 giugno 2019

SCEGLIERE CRISTO RADICALMENTE / venerdì 21 giugno

Rembrandt - San Paolo in carcere.
Gesù ci invita a farci un tesoro nei cieli mettendo i nostri soldi al servizio, sia donandoli con generosità, sia adoperandoli in modo intelligente e saggio affinché i più bisognosi per primi possano giovarsene. Chi ha orecchi per intendere intenda. Il lenzuolo non ha tasche.
C'è un altro valore che difendiamo spesso in modo anti evangelico: la nostra vita. La vita fisica va preservata, ma la vita, il mio tempo, vanno donati. Con una urgenza maggiore. Infatti se tengo per me egoisticamente delle ricchezze è perché posso pensare di trovarle disponibili in futuro (purtroppo ci sono tarma e ruggine e ladri …). Potrò anche cambiare opinione e dare allora queste ricchezze. La vita invece non torna indietro. Un giorno non vissuto, vuoto e arido, oppure speso male, speso per il peccato, non torna indietro. Forse rappresenta una esperienza negativa sulla quale riflettere, ma è sicuramente un indebolimento. È terribile abituarsi all’egoismo, alla non lotta per il bene o il meglio. Ci sono vite che passano così, innocue, senza rischio e senza frutto. Come la mia vita tiepida e poco utile.
San Paolo invece ha combattuto la buona battaglia. È ministro del Vangelo più degli altri. Ministro ci fa forse pensare solo ai sacri ministri, ai ministri ordinati. San Paolo usa la parola diaconos, servitore, ministro. Servitore del Vangelo. Ciò che dobbiamo essere tutti. E quali sono le caratteristiche del Buon Servitore del Vangelo? Fatiche, prigionie, percosse, pericolo di morte.  San Paolo ci fa veramente riflettere: questo è il servizio del Vangelo?!
Oggi è comune trovarci in un ambiente chiuso al Vangelo perché il Vangelo da noi è già stato annunciato nel passato, anzi, il popolo in massa è stato chiamato “cristiano”, e oggi se ne distacca. Talvolta il popolo ha aderito ad una proposta spirituale diversa che costituisce una critica-negazione del Vangelo come l’Islam. In questo caso conta di più la testimonianza di vita e solo in seguito, “quando vedranno che piace al Signore” viene l’annuncio come aveva già capito san Francesco nel 1200, e come ci ripete oggi papa Francesco. L’annuncio di Paolo proveniva da un amore profondo e autentico e era accompagnato da una testimonianza di vita esemplare. Quindi lo spirito del Servitore del Vangelo deve essere sempre lo stesso, una vita pienamente ed eroicamente donata, anche quando non c'è il rischio concreto di andare in prigione.

Prima Lettura  2 Cor 11, 18. 21-30Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.

UN DIO BIODEGRADABILE? / Santissimo Corpo e Sangue di Cristo



L’Eucaristia è così grande che anche per le sole Specie Eucaristiche si può solo balbettare.
C'è un paradosso che vorrei sottolineare: per dare la sua massima presenza sacramentale, l’Eterno, Colui che non ha ombra di cambiamento, ha scelto non solo elementi umili e semplici, ma fragili e degradabili. Se non si conserva nel tabernacolo il Sangue di Cristo è anche perché il vino consacrato può rapidamente diventare aceto. Finché è vino è Dio, quando inacidisce non è più Dio. Che fine poco gloriosa! Anche il pane eucaristico, finché è pane è Corpo di Cristo, è Dio, se ammuffisce non è più Dio. Per questo motivo la Chiesa raccomanda che le ostie usate nella Messa siano “di recente confezione” (a quando sulle buste di ostie una data di scadenza?).
Se Dio avesse scelto una pietra anche comune e umile per la sua presenza, non ci sarebbero questi problemi. Per i musulmani, alla Mecca, la Pietra Nera – probabilmente un meteorite – è la mano di Dio sulla Terra. Sta lì per incastonata in un angolo della Kaaba, immutabile come ogni pietra di questo mondo. Ma Dio ha scelto il pane e il vino perché la principale finalità del corpo e del Sangue di Cristo è che siano mangiati. “Se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue non avete in voi la vita (eterna)(Giovanni capitolo 6, in particolare questo versetto 53). Certo finché rimane pane, il Pane Eucaristico è veramente Corpo di Cristo, e conosco iniziative che durano ancora che hanno avuto la loro ispirazione divina davanti a un Tabernacolo, durante un’adorazione. Noi crediamo senza problemi in questa presenza permanente, confortati anche dai vari Miracoli Eucaristici.

venerdì 21 giugno 2019

SCEGLIERE CRISTO RADICALMENTE / S. Luigi Gonzaga

San Paolo in carcere per Cristo.

Gesù ci invita a farci un tesoro nei cieli mettendo i nostri soldi al servizio, sia donandoli con generosità, sia adoperandoli in modo intelligente e saggio affinché i più bisognosi per primi possano giovarsene. Chi ha orecchi per intendere intenda. Il lenzuolo non ha tasche.
C'è un altro valore che difendiamo spesso in modo anti evangelico: la nostra vita. La vita fisica va preservata, ma la vita, il mio tempo, vanno donati. Con una urgenza maggiore. Infatti se tengo per me egoisticamente delle ricchezze è perché posso pensare di trovarle disponibili in futuro (purtroppo ci sono tarma e ruggine e ladri …). Potrò anche cambiare opinione e dare allora queste ricchezze. La vita invece non torna indietro. Un giorno non vissuto, vuoto e arido, oppure speso male, speso per il peccato, non torna indietro. Forse rappresenta una esperienza negativa sulla quale riflettere, ma è sicuramente un indebolimento. È terribile abituarsi all’egoismo, alla non lotta per il bene o il meglio. Ci sono vite che passano così, innocue, senza rischio e senza frutto. Come la mia vita tiepida e poco utile.
San Paolo invece ha combattuto la buona battaglia. È ministro del Vangelo più degli altri. Ministro ci fa forse pensare solo ai sacri ministri, ai ministri ordinati. San Paolo usa la parola diaconos, servitore, ministro. Servitore del Vangelo. Ciò che dobbiamo essere tutti. E quali sono le caratteristiche del Buon Servitore del Vangelo? Fatiche, prigionie, percosse, pericolo di morte.  San Paolo ci fa veramente riflettere: questo è il servizio del Vangelo?!
Oggi è comune trovarci in un ambiente chiuso al Vangelo perché il Vangelo da noi è già stato annunciato nel passato, anzi, il popolo in massa è stato chiamato “cristiano”, e oggi se ne distacca. Talvolta il popolo ha aderito ad una proposta spirituale diversa che costituisce una critica-negazione del Vangelo come l’Islam. In questo caso conta di più la testimonianza di vita e solo in seguito, “quando vedranno che piace al Signore” viene l’annuncio come aveva già capito san Francesco nel 1200, e come ci ripete oggi papa Francesco. L’annuncio di Paolo proveniva da un amore profondo e autentico e era accompagnato da una testimonianza di vita esemplare. Quindi lo spirito del Servitore del Vangelo deve essere sempre lo stesso, una vita pienamente ed eroicamente donata, anche quando non c'è il rischio concreto di andare in prigione.

Prima Lettura  2 Cor 11, 18. 21-30
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.

giovedì 20 giugno 2019

LA FOLLIA DI CRISTO POVERO E CROCIFISSO / giovedì XI° T.O.

Marc Chagall - Crocifissione bianca (dettaglio).

San Paolo continua con i Corinti il suo dialogo, alzando il livello. L’unico scopo dell’evangelizzazione è la santità. Chi non punta alla santità, al diventare un “Altro Cristo” non ha capito cos'è il battesimo (Baptismos=immersione) in Cristo. Ma che dici, io essere come Cristo? È una follia, non ce la farò mai e poi … mi conviene? Domanda importantissima che si presenta chiara o silente ogni giorno nella pratica: mi conviene? Agli occhi del mondo il morire di Cristo nudo e crocifisso, coperto di sputi, è una pura follia. Quella follia di Cristo che è più saggia dei sapienti di questo mondo.
Ma tu, Sereno, vuoi seguire Cristo fino a questo punto? Ricordo nei primi mesi in convento, tutto fresco di conversione, sentivo il Maestro dei Novizi che parlava del rischio di strumentalizzare la Parola di Dio per vanagloria o cose del genere e io dissi: “ma come si può strumentalizzare la Parola di Dio?” Avevo ancora pensieri semplici e puri nei confronti di Cristo che mi aveva chiamato. Certo, dovevo anche aprire gli occhi sulle ambiguità del mio cuore che non conoscevo ancora. Oggi conosco meglio il mio cuore e devo abbandonarlo consapevolmente e volontariamente in tutte le dimensioni della vita al Signore per essere veramente suo.
Se uno pensa di conoscere tanta teologia ma non lascia crocifiggere e tante volte neppure scalfire il suo orgoglio a cosa gli serve la sua teologia? San Francesco ripeteva ai frati che il più scemo dei demoni sa più teologia di tutti i teologi della terra. Ma sta all’inferno, divorato dal suo orgoglio.
Certo il Vangelo è fatto per i semplici ma non per gli ignoranti saputelli. E san Paolo è consapevole della sua formazione di fronte ai predicatori e raddrizzatori di eresie improvvisati.
In questo brano san Paolo tocca ancora un punto sensibilissimo. Chi è grande vive a spese dei suoi sudditi. Li sfrutta e diventa grande proprio per questo motivo! San Paolo ha dato l’esempio contrario, rivoluzionario, profondamente evangelico, di non prendere nulla dalla comunità di Corinto. Ma questo non viene capito, anzi, agli occhi di coloro che non sono entrati nel Mistero abbassa il suo prestigio. Paolo preferisce avere meno consenso effimero e costruire sulla solida Roccia. Preferisce seguire Cristo e la Parola di Dio, anche nelle ristrettezze, piuttosto che tradizioni soltanto umane antiche o nuove.

Prima Lettura   2 Cor 11, 1-11
Vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio. 

mercoledì 19 giugno 2019

GIOVANNI PAOLO II CONTRO FRANCESCO OPPURE DISINFORMAZIONE?

Matteo Salvini rimette in giro una "cartolina"
diffusa già un anno fa in occasione
di un altro momento di crisi con il problema dell'immigrazione.

Non voglio fare politica ma insegnare la verità del Vangelo e del Magistero della Chiesa. 
Sta girando di nuovo sui Social una foto di Giovanni Paolo II con una sua citazione che sembra in piena linea con la politica migratoria dell’attuale Governo italiano. Tanto che è stata ripresa dallo stesso Matteo Salvini sul suo profilo Facebook domenica scorsa 16 giugno 2019. La frase sulla foto dice: “È responsabilità delle autorità pubbliche esercitare il controllo dei flussi migratori in considerazione delle esigenze del bene comune. L'accoglienza deve sempre realizzarsi nel rispetto delle leggi e quindi coniugarsi, quando necessario, con la ferma repressione degli abusi”. Papa san Giovanni Paolo II,  Ecclesia in Europa – 28 giugno 2003.
Bravo papa Giovanni Paolo II! Dopo “mio Papa è Benedetto”  scritto sulle magliette ecco che un altro Papa, e Santo, “vota Salvini”.
Purtroppo è un’operazione disonesta, di pura disinformazione. Salvini non cita il paragrafo dal quale questa frase è stata presa. È il paragrafo 101 di “Ecclesia in Europa”. Sarebbe stato troppo facile, per chi vuole, andare a controllare e vedere che il paragrafo esprime un concetto molto diverso:

martedì 18 giugno 2019

UN POVERO PUO' ARRICCHIRMI CON LA SUA POVERTA'? / martedì XI° T.O.

San Gregorio Barbarigo.


 San Paolo dice oggi che Gesù Cristo da ricco che era si è fatto povero per arricchirmi per mezzo della sua povertà. Una frase ad effetto? Comprendo che qualcuno che mi da i suoi beni diventa povero arricchendomi. Ma è questo l’unico significato? Cosa significa che il povero che non ha nulla da darmi mi arricchisce? Cosa significa che Cristo povero mi arricchisce con la sua povertà?

lunedì 17 giugno 2019

IDENTITA' UFFICIALE E IDENTITA' CONCRETA / san Ludovico da Casoria



Napoli festeggia san Ludovico da Casoria (1814 – 1885). Egli è l’esempio di una conversione che rompe una situazione già installata. Brillante elemento tra i Frati è stato destinato all’insegnamento, con tutti i vantaggi e privilegi che questo comportava in convento. Veniva chiamato Professore, non più Fratello! Egli era entrato in questa logica e ha avuto il coraggio nel suo Dio di cambiare strada, abbracciando una vita di povertà autentica e di opere di carità. Per questo, però, non ha dovuto affrontare solo se stesso ma anche il suo ambiente, i commenti, lo sguardo di chi pensa: “quanto tempo durerà?”, “cosa gli succede?”, “vuol fare il santo…”. Quando l'opposizione proviene dall'ambiente più stretto, dalle relazioni più significative, seguire il Signore può essere davvero eroico.  
Ma in fondo metteva solo in pratica l’ideale professato dal suo Ordine. Dovevano solo elogiarlo o almeno incoraggiarlo! Non è così. In ogni gruppo, in ogni comunità, c'è una identità ufficiale alla quale senz’altro si fa riferimento, e c'è una identità pratica di vita quotidiana che è diversa e che costituisce la vera legge. Questa identità pratica preserva dall’ideologia ma in senso estremamente negativo resiste fortemente ad ogni cambiamento, alla conversione. Il suo motto principale è: “Si è sempre fatto così!” Se non fosse questa la situazione, non ci sarebbe nella Chiesa nessun titolo tipo “Don” (anche se questo è stato quasi totalmente banalizzato), “Monsignore”, “Eccellenza”, “Eminenza”. Questi titoli sono in diretta contraddizione con le indicazioni di Gesù! Sopratutto non ci sarebbe ricerca di privilegi né di arricchimento personale e di prestigio nella Chiesa. Non è forse il nostro punto di riferimento un crocifisso? Charles de Foucauld rifletteva come il suo ideale di seguire Gesù Unico Modello era spesso tacciato di orgoglio e questo lo toccava profondamente perché sapeva di essere un orgoglioso. E concludeva che ogni passo per seguire più da vicino la povertà, l’umiltà e l’obbedienza di Gesù (parlava dell'abiezione di Gesù!) doveva essere fatto liberamente anche se accompagnato da imperfezioni. Quando il Curato d’Ars, modello e protettore di tutti i presbiteri, è stato fatto Cavaliere della “Légion d’Honneur” era molto a disagio e diceva: “arriverò in cielo e il Signore mi dirà: vai via, tu hai già ricevutola tua ricompensa”, e, poi, alla prima opportunità ha venduto a profitto dei poveri la medaglia e la mantellina donategli in quella occasione.

domenica 16 giugno 2019

TRINITA' UNA ROCCIA CHE DESTABILIZZA / domenica della SS. Trinità

Santissima Trinità di A. Rublev (particolare).


Siamo chiamati a vivere la Trinità più che a spiegarla. Quando san Benedetto Labre stava morendo, lui pellegrino e mendicante di Cristo in una Roma e una Chiesa piene del lusso e dei fasti mondani, un Cardinale venne a visitarlo nell’Ospizio dove era ricoverato e gli chiese di parlargli della Santissima Trinità. Benedetto sul suo povero giaciglio si mise in preghiera e disse: “è qualcosa di grande , di grande!” e si mise a piangere. Fu la più grande e convincente lezione di teologia che questo Cardinale avesse mai sentito!
San Paolo che era pieno di teologia e non tollerava che qualcuno uscisse dai suoi schemi si scagliava contro i cristiani finché fu atterrato sulla strada di Damasco. Tutto il suo sistema, centrato sulla propria perfezione, fu rovesciato, totalmente destabilizzato. Un giorno a Tunisi un musulmano per strada mi chiese: “Ma Dio è tre o uno?, perché se è tre non può essere uno, se è uno non può essere tre!” Il Signore mi ha aiutato a rispondergli in un modo profondamente vero che spegnava ogni polemica: “Tu credi che ‘Isa (Gesù) è morto sulla croce?” – “No!, il Santo Corano dice di no!” – “Guarda che la Santissima Trinità non si comprende se non si parte dalla Croce perché è un Mistero di Amore. Senza la Croce non si comprende il Mistero di Dio”. Ci siamo lasciati amici.

sabato 15 giugno 2019

CAMBIAMENTO CLIMATICO: IL TEMPO STRINGE

Mentre si svolge l'incontro in Vaticano, qualcuno manifesta fuori:
"Cari Dirigenti delle compagnie petrolifere,
ascoltate il Papa; pensate ai vostri figli."

Per il secondo anno i leader delle grandi compagnie petrolifere mondiali si sono radunati in Vaticano su invito del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Il Papa ha indirizzato loro un appello lungo meno della metà di quello dell’anno scorso ma di uguale intensità: il tempo stringe, non si può più aspettare. Già da adesso sappiamo che le nuove generazioni erediteranno un mondo molto rovinato con problemi globali che coinvolgono tutto il pianeta e tutte le popolazioni, ma specialmente le fasce più povere.
Purtroppo c'è chi difende a spada tratta il matrimonio tra uomo e donna, fedele, aperto alla vita, e fa bene, ma relativizza i problemi del nostro stile di vita che accumulano minacce su ogni vita. Ne ho parlato in qualche post recente. Il peggio, è che queste persone, se credenti, quando parlano di matrimonio vantano i miracoli che farà sicuramente la grazia di Dio, quando invece si tratta della giustizia necessaria verso i poveri e le nuove generazioni, si ritraggono dietro il peccato originale che impedisce di condividere più di tanto, di occuparsi dei problemi globali, ecc. Sul primo punto affermano che la Grazia è donata generosamente a tutti, al punto di diventare una legge, sull’altro punto la Grazia sarebbe un premio riservato solo alle persone veramente eroiche, per cui non si può pretendere più di tanto dalla gente normale. La conclusione è che sia nel primo caso che nel secondo si nega ciò che è in realtà la Grazia. Ma sopratutto il problema è che, tutti, chi più e chi meno, non facciamo ciò che occorre, in particolare su questo piano della giustizia ecologica che riguarda la sopravvivenza della vita sul pianeta.
Tra l’altro il papa ha detto: "I nostri figli e nipoti non dovrebbero dover pagare il costo dell’irresponsabilità della nostra generazione. Infatti, come sta diventando sempre più evidente, i giovani esigono un cambiamento (...) il tempo stringe! Le riflessioni devono andare oltre le mere esplorazioni di che cosa possa essere fatto, e concentrarsi su che cosa occorre che venga fatto. Non possiamo permetterci il lusso di aspettare che altri si facciano avanti, o di dare la priorità a vantaggi economici a breve termine".
L’incontro si è focalizzato su tre punti interconnessi: primo, una corretta transizione da un modo di vivere e produrre ad un altro ecologicamente sostenibile; secondo, il prezzo del carbone; e terzo, la trasparenza nel riportare i rischi climatici. Il Papa nota che Questi sono tre problemi enormemente complessi e vi ringrazio di averli proposti alla discussione e al vostro livello, che è un livello serio, scientifico.”


E PER FINIRE, LEI GRADISCE UN PEZZETTINO DI PLASTICA?



Cinque grammi di plastica, in sostanza quanti ne servono a realizzare una carta di credito: è quanto una persona ingerisce inconsapevolmente, circa ogni settimana, attraverso l’alimentazione. Sono i risultati dello studio «No plastic in nature: assessing plastic ingestion from nature to people», commissionato dal World Wildlife Fund (Wwf) ai ricercatori dell’Università di Newcastle. Secondo il rapporto, frutto di oltre cinquanta ricerche, la più grande fonte di ingestione di plastica è l’acqua potabile: lo studio dimostra infatti che una persona può consumare fino a 1.769 particelle di microplastica a settimana soltanto bevendo, sia dalle bottiglie già confezionate sia dal rubinetto.
Le particelle salgono a 90.000 all’anno se si beve esclusivamente acqua dalle bottiglie di plastica. I molluschi marini sono la seconda fonte di ingestione di plastica; una persona ne può ingerire fino a 182 microparticelle settimanali, circa 0,5 grammi. Secondo lo studio, l’ingestione della plastica attraverso i molluschi marini è dovuta al fatto che essi sono mangiati interi, comprensivi, cioè, del loro apparato digerente, dove si accumulano le microplastiche. Lo studio non considera l’assunzione di plastiche per inalazione, ma una ricerca parallela, pubblicata dalla rivista scientifica «Environmental Science & Technology», rileva che, con le microparticelle disperse, si può raggiungere un totale di 121.000 microplastiche l’anno.

venerdì 14 giugno 2019

CHI SPOSA UNA RIPUDIATA COMMETTE ADULTERIO. E' ANCORA VALIDO? / venerdì X° T.O.

Dipinto di Cranach il Giovane.

“Chi sposa una ripudiata, commette adulterio”. Ma come? Quella povera donna è stata mandata via dal marito, magari perché lui ha instaurato una relazione con un’altra donna, e lei deve rimanere fedele a questo matrimonio? E nel caso in cui invece è la donna che ha lasciato il marito per un altro uomo, anche lui deve rimanere fedele?
Gesù non poteva prendere un esempio più chiaro di quanto egli consideri sacro il matrimonio, il “per sempre”. Questo è il punto fermo. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te (certamente bisogna leggere con attenzione: Gesù dice: “chiunque guarda una donna per desiderarla”. Questo per è fondamentale. Senza un atto volontario non c'è peccato. La gente questo spesso non lo sa o non vuole fare lo sforzo di essere attenta al proprio cuore e quindi va da una religione di scrupoli a una religione di comodo, comunque una religione statica, di casistica).
Ma allora il Papa…. Anzi, questo papa, Francesco, che dice che i divorziati risposati possono tranquillamente fare la comunione? Veramente papa Francesco non ha mai detto questo, ma si sa, si scrive ciò che può attirare il lettore e spesso si sente ciò che farebbe piacere o fa paura. Durante il recente viaggio in Romania, il Papa ha incontrato i gesuiti: Cito dal resoconto di padre Spadaro:

LE LITANIE DELL'UMILTA'

Non so se quella frase l'ha detta lui
 ma l'importante è che sia vera.


“Litanie dell’umiltà” del Servo di Dio Cardinale Rafael Merry del Val (1865-1930), Segretario di Stato e collaboratore di San Pio X:
O Gesù, mite e umile di cuore, esauditemi!
Dal desiderio di essere stimato - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere amato - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere decantato - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere onorato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere lodato - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere preferito agli altri - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere consultato - Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere approvato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere umiliato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere disprezzato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di soffrire ripulse - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere calunniato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere dimenticato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere preso in ridicolo - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere ingiuriato - Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere sospettato - Liberatemi Gesù.
Che gli altri siano amati più di me - Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri siano stimati più di me - Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano crescere nell’opinione del mondo e che io possa diminuire - Gesù, datemi la
grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere impiegati e io messo in disparte - Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere lodati e io non curato - Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere preferiti a me in ogni cosa - Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!
Che gli altri possano essere più santi di me, purché io divenga santo in quanto posso - Gesù datemi
la grazia di desiderarlo!

Ricevendo ieri i Nunzi Apostolici (gli ambasciatori della Santa Sede nel mondo) papa Francesco ha citato queste litanie dell’Umiltà alla fine del suo discorso che era strutturato su un “Decalogo del Nunzio” che, ha aggiunto il Papa, va bene anche per i vescovi e i preti, ma, credo io, va bene per tutti i cristiani.

1   - Il Nunzio è uomo di Dio
2   - Il Nunzio è uomo di Chiesa
3   - Il Nunzio è uomo di zelo apostolico
4   - Il Nunzio è uomo di riconciliazione
5   - Il Nunzio è uomo del Papa
6   - Il Nunzio è uomo di iniziativa
7   - Il Nunzio è uomo di obbedienza
8   - Il Nunzio è uomo di preghiera
9   - Il Nunzio è uomo di carità operosa
10 - Il Nunzio è uomo di umiltà
 

Si può trovare il discorso intero del Papa sul sito vaticano, dove da una breve spiegazione per ogni punto di questo “Decalogo”.

giovedì 13 giugno 2019

E' GIUSTO ESSERE UMILI DI FRONTE ALLE OFFESE? / Sant'Antonio 13 giugno



Certe parole di Gesù sembrano non aver bisogno di commento talmente sono chiare e incontestabili. Ma certamente hanno bisogno dello sguardo giusto. Nel Vangelo di oggi Gesù dice: “se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”. Più chiaro di così! E precisa: “avete inteso … ma io vi dico”. E giù con “Mosè al quadrato”: “chiunque si adira con il fratello dovrà essere sottoposto al giudizio”. Perché? Perché chi si adira con il fratello lo uccide… Bisogna prenderne coscienza. Quello che è giusto è quello che Gesù ci propone. E io non ho amore. Ma neppure esiste l’ “amore oltre misura”, l’ “amore esagerato”. Ciò che è esagerato non è più giusto. Molti pensano che vivono l’amore giusto, che sono giusti e quindi certi discorsi sono esagerati. Da lì vengono fuori le conseguenze più varie. Per qualcuno – l’ho sentito con i miei orecchi – il Signore non può chiedere di rinunciare alla partita del Napoli per una riunione in Chiesa. È esagerato! Questa affermazione ci fa probabilmente sorridere. Ma se cominciamo a mettere noi stessi (la mia famiglia, l’opinione comune o il modo di vivere del gruppo di appartenenza, ecc.) come criterio di giustizia, tutto è possibile e Gesù è annullato, non serve a nulla. Ognuno avrà la sua giustizia. E anche i valori più grandi vengono vanificati. Non sarà giusto rimanere fedele ad un matrimonio che fa soffrire, non sarà giusto preservare la vita del bambino che deve ancora nascere se si teme un handicap o arriva in un momento difficile, forse solo inopportuno, se solo potrebbe dare una brutta immagine di sé perché è la figlia minorenne che è incinta. Poi si arriva a ciò che consideriamo non esagerato ma proprio ingiusto: essere umili e misericordiosi di fronte all’offesa. Il Vangelo di oggi parla specificamente delle liti. Raccomando a coloro che si rendono conto di aver qualche screzio con qualcuno e vogliono essere discepoli di Gesù, coloro che credono che la strada che egli ci indica è quella della Giustizia, di leggere con attenzione questo brano del Vangelo.
Ma, come vivere questa Parola? Quando ho cominciato a leggere il Vangelo avevo uno sguardo molto legalista e, soprattutto, pensavo che il cristiano dovesse essere una persona coerente, che si sforza e raggiunge la perfezione a forza di sacrifici. Chiaramente, man mano che mi si toglieva l’ignoranza profonda che avevo del Vangelo sono entrato in uno scoraggiamento crescente che mi portava a una vera disperazione. Altro che Buona Notizia! Invidiavo sant’Agostino che se la era spassata fino a trent’anni! Mi sembrava allora una età così elevata che uno aveva potuto godere di tutti  i piaceri della vera vita e ormai sazio le sue passioni si estinguevano da sole, e poteva passare a cose più serie. Avevo un velo sul cuore.
“Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.” (Romani 7,24-25). La lettera ai Romani è il migliore testo per comprendere il piano di Dio dal peccato originale in poi, passando per la Legge e il vero posto della Grazia.
Per riprendere coraggio leggiamo attentamente la prima lettura di oggi. E interroghiamoci: ho veramente capito, nella volontà di Dio su di me, nella mia vita quotidiana, cosa significa la Salvezza per Grazia?

Prima Lettura   2 Cor 3, 15 -4, 1. 3-6
Dio rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio.

mercoledì 12 giugno 2019

QUAL E' LA MISURA DELL'AMORE? / commento ad un articolo di Costanza Miriano



Costanza Miriano sul suo blog ha scritto un articolo dal Titolo: "Amare oltre misura non può essere un dovere stabilito per legge". https://costanzamiriano.com/2019/06/09/amare-oltre-misura-non-puo-essere-un-dovere-stabilito-per-legge/
Le ho risposto con un commento che, mi rendo conto, è perfezionabile, ma può aiutare a fare chiarezza su alcuni punti, anche senza leggere il testo di Costanza (che è meglio leggere).

Carissima Costanza,
Capisco che ti sia stato difficile scrivere questo articolo. Non solo per timore di fare politica partitica ma perché mi sembra che tu stessa sia molto confusa e molto in discussione. Dopo due anni a scrivere rileggere e buttare io non vedo che la tua confusione si sia diradata.

Vorrei fare qualche domanda:
Non si capisce: chi sono questi preti con manie di protagonismo politico? Io non ne conosco. È brutto vedere attaccato qualcuno senza poter verificare la sua posizione. Andrebbero fatti nomi visto che l’articolo è scritto per loro, contro di loro. E un articolo che ha un punto di partenza vago non chiarisce.

Ma sopratutto sul fondo:

martedì 11 giugno 2019

CHIESA E GENDER, MASCHIO E FEMMINA LI CREO'. UN DOCUMENTO DELLA CONGREGAZIONE PER L'EDUCAZIONE CATTOLICA

La raccolta del miele. Pitture rupestri preistoriche.


Mani. Pitture rupestri.
La Congregazione per l’educazione cattolica del Vaticano ha diffuso un documento dal titolo “Maschio e femmina li creò” sul rapporto tra la fede e l’impostazione educativa cattoliche e la problematica Gender. Non ho trovato il testo ma due interviste, del Prefetto e del Segretario della Congregazione. La Chiesa cerca il dialogo con le persone che seguono la teoria Gender o sono confrontate con questa ideologia a scuola, nei loro ambienti di vita e di lavoro. Vuole rispettare le persone ma chiede anche rispetto per le sue posizioni e le persone che le condividono. L’insegnamento e la riflessione della Chiesa sulle differenze tra i sessi non sono soltanto legati alla fede ma fondati su argomenti razionali e scientifici e, finora, la teoria del gender non ha dimostrato basi scientifiche ma solo ideologiche. La Chiesa s’impegna nell’educazione al rispetto di ogni persona nella sua peculiare e differente condizione - disabilità, razza, religione, tendenze affettive - combattendo ogni forma di bullismo e di ingiusta discriminazione. Un altro punto importante riguarda i valori della femminilità evidenziati nella riflessione sul gender: nel passato si può dire che la mentalità comune si soffermava molto sull'aspetto fisicistico della sessualità mettendo in secondo piano aspetti culturali che approfondiscono la natura senza però opporsi ad essa. Questo approfondimento del valore della femminilità è peraltro ben fondato e presente  nei documenti degli ultimi Pontefici.