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giovedì 31 dicembre 2020

UNO SGUARDO CRISTIANO SUL 2020 E IL 2021 / 31 dicembre.

 


Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.

Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!

Fratelli, pregate anche per noi.

Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. Vi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. (1 Ts 5, 12-28)

 

San Paolo ha annunciato la Buona Notizia di Gesù Cristo a Tessalonica (l’attuale Salonicco) solo per alcune settimane, ma anche in così breve tempo un bel gruppo di persone, giudei e pagani, hanno creduto e si è formato una piccola comunità. Ed ecco che si scatena una forte persecuzione e Paolo e Sila devono partire (Atti 17,1-15). Paolo rimane in ansia: questa comunità così giovane potrà resistere alla persecuzione? Dopo un po’ manda Timoteo a visitarli. Egli ritorna con notizie molto confortanti. La forza che emana dall’annuncio della morte e risurrezione di Gesù ha mantenuto questa piccola comunità nello zelo e nella carità. Ed ecco allora che san Paolo scrive loro una lettera, la sua prima lettera e probabilmente il primo scritto cristiano. In una situazione di persecuzione qual è la volontà di Dio sui discepoli? Essere sempre lieti, pregare incessantemente, ringraziare per ogni cosa!

Ringraziamo per ogni cosa successa nel 2020, per le persone e anche tutte le sofferenze, sapendo che il Signore opera sempre a nostro favore, benedicendolo e cercando la sua volontà. San Paolo non banalizza la sofferenza e tiene conto della fragilità umana. Altrimenti la sua preoccupazione per la Chiesa di Tessalonica e tutte le altre Chiese, e i suoi consigli riguardo ai deboli non avrebbero senso. E può essere molto utile fare prima il bilancio di tutte queste ferite. Il cristiano non dice mai superficialmente "Andrà tutto bene!". Ma la certezza che il Signore Gesù ha tutto nelle mani supera ogni inquietudine e tristezza.  

mercoledì 30 dicembre 2020

SCRIVO A VOI GIOVANI PERCHE' SIETE FORTI / 30 dicembre

 


Questa lettura da san Giovanni è impressionante. Una lode a Dio: vi sono stati perdonati i peccati in virtù del nome di Gesù e avete potuto aprire gli occhi e vedere, conoscere il vero Dio, il Vivente, lontani dagli idoli, quelli pagani e quelli con etichette ebraiche ma che non sono meno idoli dei primi.

Colpisce che si dica che i giovani sono forti e hanno vinto il Maligno. Quelli di oggi li vediamo così fragili e incerti, soprattutto nella fede ma non solo. È possibile che giovani che vengono da una vita pagana siano di colpo forti, mantenendosi lontano dai peccati? Sì, se rimane in loro la Parola di Dio, e in particolare la certezza della Risurrezione che non è solo speranza per una vita futura, chiedendoci cosa ci stiamo a fare su questa terra a soffrire se la vera vita è dopo. La Risurrezione di Gesù è risurrezione dell’umanità, flusso potente di grazia per far crescere il Regno di Dio già quaggiù, collaborando alla nuova Era aperta da Dio.

Sta a noi a formare i bambini e i giovani. Il dovere educativo della famiglia non violenta la libertà delle nuove generazioni, la nutre. Essere libero è certamente essere innanzitutto liberi da una vita senza senso, dalle varie droghe e alienazioni, essere resi capaci di fare cose buone e coraggiose, audaci nel bene.

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 12-17
Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

martedì 29 dicembre 2020

ANNO FAMIGLIA AMORIS LAETITIA: LE PRIME INDICAZIONI

 


Qualche giorno fa veniva lanciata lo scoop dell'Anno: Papa Francesco darà le dimissioni entro il 31 dicembre 2020. Ripreso da un tabloid inglese mediocre si è diffuso e mi hanno chiesto, dalla Francia e dall'Italia, se fosse vero. Certo che non poteva essere vero. Viaggio in Iraq, Anno di san Giuseppe, Nuova Costituzione della Riforma della Curia "Praedicate Evangelium" da promulgare, e in più, il Papa Emerito Ratzinger ancora vivo. Non ci voleva molto per capire che si trattava di una fake news lanciata per vendere un po' di copie in più.

Per fugare ancora di più i dubbi, ecco un'altra iniziativa collegata all'anno di san Giuseppe almeno come data di inizio: 

Anno "Famiglia Amoris Laetitia"
19 marzo 2021 - 26 giugno 2022


«L’annuncio cristiano che riguarda la famiglia 

è davvero una buona notizia» 
Amoris Laetitia, 1



Il 19 marzo 2021 la Chiesa celebra 5 anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare.
In questo stesso giorno Papa Francesco inaugura l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia”, che si concluderà il 26 giugno 2022  in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma con il Santo Padre.

Ecco il link del Sito dedicato:  Amoris Laetitia

 

Nella parte: “In cammino con le famiglie” troviamo proposti 12 percorsi con le famiglie per attuare "Amoris Laetitia"

 

Ogni realtà ecclesiale è invitata a prendere in considerazione quelle che ritiene possibile attuare o implementare a livello locale a seconda delle proprie condizioni e necessità.

1. Rinforzare la pastorale di preparazione al matrimonio con nuovi itinerari catecumenali a livello di diocesi e parrocchie (cfr. AL 205-222) per offrire una preparazione al matrimonio remota, prossima e immediata e un accompagnamento degli sposi nei primi anni di matrimonio. Un impegno affidato in modo particolare agli sposi che, insieme ai pastori, si fanno compagni  di viaggio dei fidanzati e dei matrimoni più giovani.

ANCORA LO SCANDALO DEL MALE / 29 dicembre

 


Come superare lo scandalo della sofferenza e del male?  Ieri abbiamo visto lo scandalo della sofferenza innocente. Ma c'è anche il male voluto. Chi apre gli occhi scopre che il male è ovunque e anche in sé stesso. Non a caso Gesù chiama il demonio “principe di questo mondo” e questi gli dice che tutti i regni del mondo e la loro gloria gli appartengono e gli suggerisce: se vuoi essere qualcuno, se vuoi realizzare qualcosa nella tua vita, non hai altra scelta, inchinati al male, prostrati a me, il maligno (cf. Matteo 4,8). L’impero del demonio è tale che non a caso la saggezza pagana ha coniato espressioni come “mors tua, vita mea” (la tua morte è la mia vita), o “si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra) per dire che non si esce dal cerchio della violenza. Questa inevitabilità concreta della violenza si ritrova anche nella vita dei giusti della Bibbia. Ieri qualcuno è rimasto sorpreso di quanto ho scritto su Ismaele. L’ho invitato a rileggere i capitoli 12 e 21 della Genesi. Per preservare la Promessa che passa per Isacco, Abramo e Sarah non trovano altro modo che cacciare nel deserto Agar e suo figlio con un minimo di acqua. Abramo è dispiaciuto, si era affezionato molto ad Ismaele, ma Dio sa che non riescono a fare di meglio.

Questo trafigge il cuore dei giusti, e non si sa cosa fa più male, della sofferenza innocente o del rifiuto della salvezza, della complicità libera col male. Sant’Agostino vede l’umanità senza la redenzione di Cristo come “massa dannata”. San Paolo chiama se stesso sventurato perché ancora comanda in lui il peccato. Ma benedice Dio in Cristo Gesù che ci ha salvati.

Infatti Gesù rovescia la saggezza antica che si era arresa al male. Non dice però “mors mea vita tua” ma “mors mea vita nostra”! perché sa che morendo come vittima per i peccati dell’umanità risorgerà, sarà innalzato, e potrà dare la vita in abbondanza a chiunque crede in lui. La lotta continua ancora oggi. Infatti il demonio è riuscito a distorcere l’annuncio degli Apostoli, diffondendo nella Chiesa la bugia che si può essere cristiani senza conoscere Gesù e senza osservare i suoi comandamenti. Ci sono molteplici forme di questa bugia: - fare del Dio vivente e dei suoi santi degli idoli pagani con etichette cristiane - ridurre i comandamenti a solo due o tre – non ho bisogno di cambiare visto come si comportano gli altri, magari il prete, o perché ”Dio mi ama così come sono”, - ridurre la proposta cristiana ad una saggezza umana di basso e dubbio valore…  Sono molto colpito da come ci sia in molti l’ideale della parentesi : passerà la pandemia e tutto ritornerà come prima. Gesù ci propone la risurrezione e la nostra unica aspirazione è chiudere una spiacevole parentesi.

Se invece riconosciamo i nostri peccati siamo perdonati per la forza del Suo Nome e possiamo camminare dietro a lui verso la pienezza.  

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 3-11
Chi ama suo fratello, rimane nella luce.

lunedì 28 dicembre 2020

DAVVERO DIO E' LUCE SENZA TENEBRA? / Santi Innocenti, 28 dicembre.

 

Guernica di P. Picasso. Purtroppo,
su questo tema, ci sono tante, troppe immagini.

“Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna”. E i bambini innocenti di Betlemme e le loro famiglie? Non è una macchia per un Dio di bontà e onnipotente? Certo è colpa di Erode, ma è a causa di Gesù che sono perseguitati. Non è l’unico caso nella Bibbia. Quando l’angelo viene a liberare Pietro nel carcere, Erode, ancora lui, fa uccidere i soldati che lo vigilavano e hanno compiuto in tutto il loro dovere (Atti 12, 18-19). Ci sono tanti esempi. Da Ismaele che passa senza colpa da erede, frutto della preghiera a Dio (così credono Abramo e Sarah che lo chiamano Ismaele = Dio ascolta), a bastardo da allontanare senza pietà, ai bambini primogeniti degli egiziani che muoiono per la durezza di cuore del Faraone, la lista è lunga. Perché la sofferenza degli Innocenti? Negli Innocenti possiamo contare tutti gli sprovveduti e tutti coloro che non hanno ricevuto l’Annuncio della Buona Notizia, come i soldati romani che crocifiggono Gesù “perché non sanno quello che fanno.”

Gesù non è salvato per non morire, per spassarsela, lui privilegiato mentre gli altri sono solo figli di un dio minore. Gesù è salvato perché ha una missione da compiere, e questa missione sarà proprio di morire in un atto di amore infinito e consapevolmente scelto. Dio ti chiede di prendere coscienza che se sei sulla terra, oggi, è perché hai una missione da compiere. Qual è la tua missione?

Ismaele, perché figlio di Abramo, riceve comunque una benedizione speciale. La nostra preghiera di intercessione e la nostra vicinanza può proteggere e salvare molti Innocenti prima ancora che prendano coscienza della loro missione. Preso coscienza di essa, saranno allora protetti finché non sia compiuta, e non arrivi la loro ora, che sarà il passaggio alla Gloria. Ieri, assieme all’annuncio di papa Francesco dell’Anno “Amoris Laetitia”, il Dicastero per i laici ha pubblicato 12 proposte. Tutte mirano a rafforzare le famiglie e i loro componenti: sposi, bambini, giovani, anziani, e portarli a prendere coscienza del senso della vita, delle sfide che i cristiani devono affrontare in questo tempo, e a diventare missionari.

Una preghiera speciale perché siano protetti i bambini in particolare dall'essere assassinati con l'aborto. Papa Francesco si è impegnato fortemente con l'episcopato polacco per sostenerli nelle proteste contro la legge che restringe il diritto all'aborto. Proprio in questi giorni di Natale il Senato argentino potrebbe approvare la legalizzazione dell'aborto, benché la maggior parte della popolazione non lo voglia. Preghiamo molto.

 

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

domenica 27 dicembre 2020

LA FAMIGLIA NON E' UN PROBLLEMA MA UNA RISORSA! FAMIGLIE CAMMINIAMO! / Domenica della Santa Famiglia.

 


Nel Vangelo di oggi della presentazione di Gesù al Tempio, risalta l’obbedienza! Ben cinque volte! viene menzionata l’osservanza delle prescrizioni della Legge da parte di Giuseppe e Maria. E c'è anche la docilità di Simeone e della vedova Anna allo Spirito Santo. Sono due modi di obbedire a Dio e l’obbedienza è una virtù indispensabile – eppure  spesso dimenticata o derisa – alla vita di ognuno di noi e alla vita delle famiglie, all’educazione dei figli. Questi due modi di obbedire a Dio, il compimento dei precetti e la docilità allo Spirito Santo non sono contraddittori ma complementari.

Quando Pietro e Giovanni corrono al Sepolcro la mattina di Pasqua e lo trovano vuoto come aveva detto Maria Maddalena, Giovanni “vide e credette”: in questo egli ”corre più veloce” di Pietro, eppure rispetta Pietro nel suo ruolo e aggiunge che la Scrittura conferma la sua intuizione, la sua esperienza di fede nello Spirito Santo. Mozione dello Spirito Santo, Istituzione e Scrittura, sono complementari per una vita di fede viva e solida.

Simeone e Anna sono dei laici, non hanno compiti istituzionali, e sono loro che riconoscono Gesù come il redentore di Israele. Non è un biasimo per i sacerdoti, ma una chiara indicazione che è lo Spirito Santo che ci illumina per credere nel Signore Gesù: “Voi chi dite che io sia?” Non serve a nulla e non ha forza la risposta scontata “così mi hanno detto i miei genitori…”, ecc., se non corrisponde ad un’esperienza personale interiore e nei fatti della mia vita.

“La Famiglia non è un problema, ma una risorsa, un dono immenso di Dio. Famiglie camminiamo” dice papa Francesco. Benediciamo le nostre famiglie, ogni suo componente, che non è un problema ma un dono, una risorsa, prima di chiedere a Dio di benedire in modo speciale le nostre famiglie in questa domenica.

Impariamo in questo anno che si apre a combattere lo spreco, in particolare lo spreco alimentare.

 

Prima Lettura  Gn 15, 1-6; 21, 1-3
Uno nato da te sarà tuo erede.

sabato 26 dicembre 2020

MA E' LO SPIRITO DEL PADRE VOSTRO CHE PARLA IN VOI / Santo Stefano, 27 dicembre

 



“Non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli (Stefano) parlava”. Si realizza la promessa di Gesù: “non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi”. Quando abbiamo Gesù, crocifisso e risorto, come unica ricchezza, quando siamo davvero poveri  e non abbiamo più alcun ricorso se non Lui, è Lui che parla per mezzo nostro. In momenti di grande difficoltà, mi sono meravigliato di come le mie parole fossero misurate e appropriate.  E questo genera una consolazione profonda.

Affinché questo succeda sempre, o almeno in modo abituale – come dovrebbe essere per un cristiano, sopratutto un ministro del Vangelo – dovrei vivere volontariamente in questa situazione di precarietà ,di dipendenza totale da Gesù, mia unica ricchezza.

Dio dona lo Spirito Santo a coloro che si sottomettono a Lui. Possiamo dire che per la maggior parte sfioriamo soltanto ciò che è il Cristianesimo.

 

Prima Lettura  Atti 6,8-10; 7,54-60
Ecco, comtemplo i cieli aperti.

giovedì 24 dicembre 2020

ENTRARE NELLA VOLONTA' DI DIO ATTRAVERSO IL SILENZIO E LA PURIFICAZIONE / 24 Dicembre.



 

Davide ha un’idea buona: costruire un Tempio al Signore. Ma non è l’idea di Dio. Mi viene il paragone di chi va in macchina rispettando il codice stradale. Cosa ottima e gradita a Dio. Sì, per quanto possa sorprendere, Dio, proprio lui, vuole che si rispetti il Codice stradale! Ma se non vado al posto che Egli mi ha chiesto di raggiungere, non faccio ancora la sua volontà. Non sono mai dispensato dal rispettare il Codice stradale ma conta essenzialmente andare al posto voluto da Dio. Molti vivono facendo la propria volontà, spesso senza nemmeno una meta particolare, riducendo tutto allo sforzo di “rispettare il Codice stradale”.

Davide non ha spontaneamente l’idea che piace a Dio, e nemmeno il profeta Nathan, ma conosciuta la sua Parola si sottomettono.

Zaccaria che era un uomo giusto è stato molto maltrattato” da Dio: muto per nove lunghi mesi durante la gravidanza della moglie, ed emarginato. Infatti, potevano chiedergli dall’inizio quale nome voleva dare a suo figlio, ma in un primo momento, lo ignorano completamente, lui il padre!: ormai Zaccaria è un povero handicappato muto che non conta. Non ha nemmeno potuto esprimere i suoi sentimenti quando è nato il bambino! Eppure uscendo dal silenzio, non si lamenta, ma loda Dio! In questi nove mesi egli  è rientrato in sé stesso, ha compreso molte cose su di sé e sulla vita, sul mondo, ed esce dalla crisi trasformato.

Nel suo cantico Zaccaria afferma che la salvezza dalle mani dei nemici che odiano Israele sta nella remissione dei peccati dei singoli e del popolo tutto. Probabilmente nove mesi prima, Zaccaria avrebbe detto altro. Probabilmente anche noi diciamo o pensiamo altro.

E poi, non è possibile purificarsi sempre? Gli israeliti avevano già dei riti di purificazione. Ma il battesimo di Giovanni è in tutto una iniziativa di Dio, realmente efficace per la cancellazione dei peccati, che si colloca in un tempo preciso, per aprire la strada a Gesù.

Che questo Natale strano sia per  noi un vero kairos, che ci riporti al cuore della volontà di salvezza di Dio per noi.

 

Prima Lettura    2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16
Il regno di Davide durerà in eterno.

martedì 22 dicembre 2020

ERA NECESSARIO CHE MARIA FOSSE CONCEPITA IMMACOLATA O SOLO SOMMAMENTE CONVENIENTE?

 

Disputa sull'Immacolata - Carlo Portelli, 1555.

 Ieri nel post, seguendo il Vangelo, ho scritto che Elisabetta proclama Maria beata non perché è stata prescelta ma perché ha creduto. Sono stato subito “completato” e “corretto”, da varie persone, anche da qualche "teologo/a" improvvisati, che mi hanno ricordato che Maria è stata concepita senza peccato e per questo è grande. Qualcuno poi ha riletto ciò che avevo scritto e ha capito che non andavo contro la fede. Ma visto l'importanza dell'argomento vorrei rispondere a un'obiezione che mi è stata presentata: “Come si può pensare che il Divino Dio potrebbe nascere da un corpo qualsiasi, se non senza macchia di peccato, stiamo parlando della Madre di Dio!”.  Sarà utile ripercorrere la Storia del Dogma dell’Immacolata Concezione per comprendere meglio il posto di questo mistero nella nostra fede e nel piano di salvezza di Dio per noi. Attingo a piene mani da Wikipedia.

Il dogma dell'Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. Questo dogma non è da confondere con il concepimento verginale di Gesù nel grembo di Maria. 

Ma da dove viene questo dogma? Era necessario per l’Incarnazione del Verbo che la sua Madre fosse Immacolata? I Santi hanno sempre creduto che Maria fosse stata Concepita Immacolata?

lunedì 21 dicembre 2020

BEATA NON PERCHE' FAVORITA, MA PERCHE' HA CREDUTO / 21 dicembre

 




Diceva un mio confratello convertito dal luteranesimo: “I protestanti mettono da parte Maria, eppure lei è il migliore testimonial del “Sola Fide”. Infatti non poteva in nessun modo meritare di diventare la Madre di Dio. Benché solo Lei sia stata concepita senza peccato originale, Maria è salvata unicamente per la Grazia come noi. E la Grazia della Maternità Divina l'ha ricevuta solo attraverso la Fede”. "Il Dio che ti ha creato senza di te (io col peccato originale, Maria preservata da esso), non ti salverà senza di te" diceva il Santo Dottore Francesco di Sales.

È quello che ci dicono i Vangeli di questi giorni. Elisabetta proclama Maria beata, non perché è stata prescelta, favorita, ma perché ha creduto che la Parola di Dio si compie. Parola di Dio specifica indirizzata a lei, quindi ascolto di Lui e non di sé stessa. Fa silenzio interiore. Obbedisce, non mormora.

Ognuno di noi riceve le Parole che servono al suo cammino, alla sua missione. Ogni Parola rivolta a me si trova nella Parola di Dio totale che è Gesù. Gesù significa “Egli (Dio) salva”. Perché questa è la volontà di Dio che tutti gli uomini siano salvi, anche tu, anch’io. Gratuitamente, anche se non senza la nostra partecipazione. Il Signore mi salva attraverso la mia fede, cioè la mia obbedienza. Come siamo bravi a ridimensionare la Parola di Dio alle nostre forze, le nostre idee! E dopo diciamo: forse Dio non mi vuole, non mi aiuta a me! Abramo credette a quella promessa folle e gli fu contato come giustizia. Teresina credette nelle piccole cose lì dove le sue consorelle scappavano. Come faccio io. Ma Dio rimane fedele alla sua Alleanza.

 

Prima Lettura   Ct 2, 8-14
Ecco, l’amato mio viene saltando per i monti.

domenica 20 dicembre 2020

IL SI' DI MARIA E IL CAMBIAMENTO DI MENTALITA' PASTORALE / IV Domenica di Avvento

 

Santa Maria in Fiore, Cattedrale di Firenze.

Firenze, una diocesi di 800 000 abitanti non avrà nessun nuovo seminarista nel 2021, e ci sarà una sola ordinazione sacerdotale, mentre non ce n’è stata nessuna nel 2020! Ma anche i matrimoni sono in crisi. Diminuisce il numero delle celebrazioni, e soprattutto è fragile la durata e stabilità delle unioni. Si moltiplicano separazioni, divorzi e infedeltà. Infatti c'è una crisi generale della dimensione vocazionale dell’esistenza umana, del sì per sempre. L’infinito per cui è fatto l’uomo diventa una corsa a fare esperienze varie e piacevoli, rigettando quelle spiacevoli o dolorose. Questo distrugge la stabilità delle relazioni, anche le più fondamentali.

Invece il sì umile, totale, definitivo, di Maria, accompagnato dal sì di Giuseppe, del sì di Abramo e di tutti i santi patriarchi e profeti, è stato il fondamento del sì di Gesù sulla Croce e di una civiltà che ha portato speranza e dignità a popoli interi. Questa civiltà si è chiamata Cristianità. Ora, che lo si voglia o no, la Cristianità è tramontata! La nostalgia di certe forme e dei vantaggi che poteva procurare, diventa un ostacolo al vangelo e all’evangelizzazione. Papa Francesco disse ai membri della Curia l’anno scorso: “Fratelli e sorelle, non siamo nella cristianità, non più! Oggi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati”. “Abbiamo pertanto bisogno di un cambiamento di mentalità pastorale, che non vuol dire passare a una pastorale relativistica. Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede – specialmente in Europa, ma pure in gran parte dell’Occidente – non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata”.

Il tramonto della Cristianità non significa che Cristo sia tramontato. Confondere Cristianesimo e Cristianità, vuol dire non essere in ascolto di Cristo e quindi non annunciarlo. E questo è uno dei motivi della scristianizzazione attuale: non abbiamo annunciato Cristo ma i modelli della Cristianità, talvolta imponendoli. “Abbiamo pertanto bisogno di un cambiamento di mentalità pastorale, che non vuol dire passare a una pastorale relativistica (il Papa non ha mai detto che tutte le religioni si equivalgono!)”.

Ma ogni pastorale sana passerà sempre attraverso dei Sì totali. Bisogna formare coloro che accolgono l ‘annuncio di Cristo affinché possano esprimere questo sì definitivo e perseverare in esso. La testimonianza della Chiesa dei primi secoli si è nutrita con profitto della pedagogia del catecumenato che permette di passare da una mentalità pagana e naturale alla mentalità evangelica. Perché non si vuole mettere in opera questo, anche se si trova nel programma del Concilio Vaticano II?

 

Prima Lettura  2 Sam 7, 1-5.8b-12.14a.16
Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.

sabato 19 dicembre 2020

VERGOGNA, LA FERITA NASCOSTA / 19 dicembre



 Sansone nasce da una coppia sterile, come Giovani Battista. Dei genitori di Sansone sappiamo poco. Invece i sentimenti profondi di Zaccaria ed Elisabetta ci sono delineati. Zaccaria è un sacerdote, e quindi ha una posizione rispettata, ed è personalmente molto rispettabile. Anche Elisabetta, come discendente di Aronne e moglie di un sacerdote ha anche lei una posizione nella società ed è pure lei giusta. Ma hanno una ferita evidente: non hanno figli. Ma forse nessuno si accorge della profondità di questa ferita. Nemmeno tra loro forse sanno della profondità della sofferenza dell’altro. Infatti è così comune, così banale che marito e moglie non si conoscano fino in fondo. C’entra la superficialità, l’egoismo, ma anche la paura del giudizio dell’altro e la paura della propria morte che vedrei riflessa nella sofferenza dell’altro. Ci sentiamo spesso quasi impotenti di fronte alle vere ferite della vita. Eppure è così importante che qualcuno sappia aiutarci ad aprirci. 

Questa ferita è così grave che ha fatto perdere ogni freschezza alla fede di Zaccaria! Non perde del tutto la fede e la sua preghiera perseverante non viene dimenticata: avrà un figlio che sarà il più grande nato da donna! Che consolazione per la sua vecchiaia e la sua vita familiare che questo bambino!

E Elisabetta? Mi ha colpito specialmente questa mattina la parola che usa per definire la sua sterilità: la mia vergogna fra gli uomini. L’interlineare traduce “Ignominia”, san Girolamo dice  “Opprobrium”, obbrobrio.  Una vergogna che ha investito la sua giovinezza e tutta la sua vita. Zaccaria si rendeva conto di questa vergogna, o era accecato dalla propria sofferenza, dalla propria paura, forse dal giudizio verso la moglie sterile, ed è rimasto ai margini di questo abisso? In quanto giusti tutti e due, plasmati dalla preghiera e dalla parola di Dio si saranno venuti incontro l’uno all’altra, ed è importantissimo che sia stato così, e che non ci sia stato solo il silenzio che diventa muro contro muro o grida e litigio. Ma fino a che punto hanno potuto e saputo fare questo cammino?

Gesù scende nel più profondo della tua sofferenza, solo lui lo può fare e ti invita a farlo con lui, a scendere gradino dopo gradino nella tua sofferenza e anche nella sofferenza dell’altro. Solo lui può giustificare la nostra vita e pacificarla.

 

Prima Lettura   Gdc 13, 2-7. 24-25a
La nascita di Sansone è annunciata dall'angelo.

venerdì 18 dicembre 2020

CON CUORE DI PADRE: SAN GIUSEPPE / 18 dicembre

 

Giuseppe accetta la divina maternità di Maria.
Maria si abbandona nelle sue braccia.
Affresco chiesa di sant'Andrea, Spello.

Il Vangelo di oggi ci presenta san Giuseppe confrontato con la gravidanza di Maria, e per intendere meglio questa situazione ascoltiamo papa Francesco nella Lettera Apostolica “Patris Corde”, con Cuore di Padre, al paragrafo 3 : Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni; e lo ha fatto tramite i sogni,  …

Giuseppe è fortemente angustiato davanti all’incomprensibile gravidanza di Maria: non vuole «accusarla pubblicamente», ma decide di «ripudiarla in segreto» (Mt 1,19). Nel primo sogno l’angelo lo aiuta a risolvere il suo grave dilemma: «Non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,20-21). La sua risposta fu immediata: «Quando si destò dal sonno, fece come gli aveva ordinato l’angelo» (Mt 1,24). Con l’obbedienza egli superò il suo dramma e salvò Maria.”

Per celebrare l’84° compleanno di papa Francesco di ieri e ringraziarlo del suo servizio fino alla fine alla Chiesa, un modo eccellente potrebbe essere di leggere tutta questa breve Lettera dell’8 dicembre scorso. È ricchissima di riflessioni e consigli utilissimi per la vita personale e di famiglia, e ci aiuta a comprendere meglio anche la Chiesa.

 

Prima Lettura   Ger 23, 5-8
Susciterò a Davide un germoglio giusto.

giovedì 17 dicembre 2020

NON SI E' SCIOLTO IL SANGUE DI SAN GENNARO. E MO'?

Si vede chiaramente il sangue rimasto solido.

NON SI E’ SCIOLTO IL SANGUE DI SAN GENNARO!!!

Una giornata di preghiera e di preghiere e … niente! Cosa sta succedendo, cosa sta per accadere? Cosa ci dice sul passato recente o il futuro immediato questo fatto?

ASSOLUTAMENTE NIENTE!

Ma non sai che quando non si scioglie il sangue di san Gennaro sono dolori, sono sciagure, sono cose tremende?

La prima domanda è: il sangue di san Gennaro non si scioglie tutte le volte che ci sono sciagure che coinvolgono Napoli e la sua popolazione? Evidentemente no.

la prima domanda bis è: ogni volta che si scioglie il sangue di san Gennaro va tutto bene a Napoli? Evidentemente, no!

La seconda domanda: allora il sangue di san Gennaro non si scioglie solo per alcuni eventi specifici, è specializzato nel genere di sciagure contro cui mettere in guardia i napoletani? Neppure questo.

Ma questo fenomeno ci avverte per cose a venire oppure per cose già avvenute? La risposta è: Dipende, a volte prima, avevo dopo, e non c'è un termine fisso di tempo tra l’evento e il miracolo del sangue.

È come dire che, quindi, tutto dipende da chi interpreta, soggettivamente, il fenomeno! Ognuno trova l’avvenimento a cui rapportare il non scioglimento del sangue di san Gennaro, ognuno da più o maggior peso a una delle tre date ufficiali, ognuno pensa quello che vuole. Se un po’ in tanti pensano in modo uguale, questa diventa la interpretazione giusta. Ma quale garanzia che sia così? Nessuna garanzia.

mercoledì 16 dicembre 2020

IL DIO CHE SORPRENDE GIOVANNI BATTISTA / mercoledì 3a sett. Avvento

 

Il Battista manda discepoli a Gesù.

Dal Dio personale in mezzo ad altre divinità (ci ha scelto per amore, è il nostro unico Dio, tradire l’Alleanza non conviene ed è peccato, è punibile), al tempo di Isaia si è compreso che gli altri dèi non sono nulla, che esiste un solo Dio, e ha tutto in mano.  

C'è quindi un progresso nella conoscenza di Dio. Ma progresso non significa fine del cammino. Nessuno può mettersi Dio in tasca. “Non farti né idolo né immagine scolpita!” ((Eso 20:4 De 4:16 e 23; 5:8; 27:15). Giovanni Battista, pur così grande, non comprende tutti i comportamenti di Gesù e gli invia discepoli per chiedergli se è davvero Colui che deve venire. Gesù lo rimanda alla Scrittura attraverso le sue azioni, perché  comprenda che è il Messia.

Dio vuole dunque che lo conosciamo, che progrediamo nella sua conoscenza, e le verità ricevute da lui sono sicure, ma ci mette in guardia dal chiuderlo in qualche definizione. Egli è il Dio del Cammino, il Dio che rimane sempre aldilà proprio mentre si fa vicino, che vuole innanzitutto amore, fare Alleanza, è il Dio delle sorprese. Alcuni saputelli si improvvisano maestri degli altri pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure”.( 1 Tim 1:7). Metto di nuovo in guardia chi diffonde video, insegnamenti, riflessioni senza avere la capacità di valutarli, e semina confusione e divisione. Se qualcuno vuol diventare Dottore, va benissimo, ma si formi adeguatamente. Altrimenti si ricordi l’ammonizione di san Giacomo (3:1):  “Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo”. Sono successi vari episodi in parrocchia. Ultimamente qualcuno ha postato un video di un prete filonazista. Non è accettabile che un gruppo parrocchiale non stia attento a queste cose e che la correzione debba venire da fuori. C'è tanto da dire per incoraggiare in modo semplice ad amare di più il Signore e il prossimo, senza entrare in “livelli teologici superiori”!!!

 Però anche chi si chiude e non accetta le sorprese di Dio si sclerotizza e diventa idolatra. Come un albero. La radice è sempre la stessa e anche il tronco, ma se i rami non crescono, la sagoma non evolve, è segno che quell’albero sta seccando, sta morendo.  Ora Dio, sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre, non è il Dio che hai in testa o nel tuo libricino, non è il Dio della routine, è il Dio della fedeltà e delle sorprese.

 

Prima Lettura  Is 45, 6-8. 18. 21-25
Stillate, cieli, dall'alto.

martedì 15 dicembre 2020

I DIRIGENTI DELLE NAZIONI DICHARINO LO STATO DI EMERGENZA CLIMATICA! / Incontro ONU di sabato 12 XII

 Sabato scorso, l’ONU, con Regno Unito e Francia, ha organizzato un Summit in video conferenza di un giorno, per i 5 anni dell’accordo di Parigi sul Clima. Vi hanno partecipato 75 leader mondiali. Il Segretario Generale, Antonio Guterres, ha sottolineato che il cammino fissato nel 2015 per limitare il riscaldamento globale a un massimo di 2 gradi C. sui livelli preindustriali “non avanza nella direzione corretta” e che, “se non si cambia passo” “potrebbero essere superati i 3 gradi C. in questo secolo”.

Nella foto sotto, la realtà che non vediamo in Italia: il livello del mare si innalza e cancella villaggi di pescatori, e isole intere. 



Di fronte a questa prospettiva, il Segretario Generale ha chiesto ai dirigenti di tutto il mondo di dichiarare lo "Stato di Emergenza Climatica” per giungere al più presto possibile a zero emissioni gas serra: “qualcuno può negare ancora che ci troviamo di fronte a un’emergenza drammatica?” ha detto il leader dell'ONU.

CONVERSIONE, ATTO PRIMO: PENTIRSI / martedì 3a sett. Avvento

 


Un uomo aveva due figlio. Il primo recalcitrava ma alla fine obbediva, il secondo diceva sempre di sì ma non faceva mai quello che gli si chiedeva. Evidentemente chi obbediva concretamente era nel giusto. Questo non significa che conviene mormorare sempre, trovare da ridire in tutto. Peggio ancora se, dopo aver mormorato, trovo il pretesto per non fare nemmeno l’obbedienza. Non significa neppure che non si possa chiedere di comprendere perché certe cose vanno fatte e altre no. Il Signore ci invita a comprendere le sue leggi e i suoi progetti perché il bene ha una base oggettiva nella Creazione. Alcuni teologi musulmani pensano che se Dio comandasse di rubare, rubare sarebbe giusto. Questo è molto pericoloso e contrario alla dignità dell’uomo. Rubare non va bene in sé, perché è intrinsecamente contrario alla ragione. Non a caso, di fronte al crescere in Occidente della soggettività pura come una metastasi, papa Giovanni Paolo II ha scritto un testo molto importante chiamato “Fides et Ratio”, Fede e Ragione, sul rapporto tra la Fede e la Ragione e contro ogni fideismo.

La Parabola di Gesù ha lo scopo di attirare l’attenzione su Giovanni Battista: “i poveri, i peccatori, quelli che avevano detto di no all’inizio, si sono convertiti. Perché voi no?” – “Non mi ha toccato il cuore…”  - “D’accordo, ma tutte queste conversioni attorno a voi, il comportamento santo di Giovanni Battista, dovevano mettervi in discussione”- “è vero: perché non mi tocca il cuore? Il mio cuore è diventato così sordo? Mi convertirò per poter (ri)diventare sensibile al richiamo, all’opera di Dio. Non sia mai che Egli visiti il suo popolo, lo salvi e io rimanga fuori!”

Il dramma immenso è che in questa nostra generazione, Dio ha operato in modo evidente attraverso i suoi messaggeri, i suoi santi. Abbiamo avuto tanti segni da Dio! E non ci siamo ancora convertiti a Lui con tutta la mente, tutto il cuore e tutte le forze.

Anche la crisi climatica e la pandemia devono mettere in discussione i nostri modelli di vita.

Oggi cominciamo.

 

Prima Lettura  Sof 3, 1-2. 9-13
La salvezza messianica è promessa a tutti poveri.

lunedì 14 dicembre 2020

FRATELLI TUTTI / 50. Gratuità che accoglie.

 


Gratuità che accoglie

139. Tuttavia, non vorrei ridurre questa impostazione a una qualche forma di utilitarismo. Esiste la gratuità. È la capacità di fare alcune cose per il solo fatto che di per sé sono buone, senza sperare di ricavarne alcun risultato, senza aspettarsi immediatamente qualcosa in cambio. Ciò permette di accogliere lo straniero, anche se al momento non porta un beneficio tangibile. Eppure ci sono Paesi che pretendono di accogliere solo gli scienziati e gli investitori.

140. Chi non vive la gratuità fraterna fa della propria esistenza un commercio affannoso, sempre misurando quello che dà e quello che riceve in cambio. Dio, invece, dà gratis, fino al punto che aiuta persino quelli che non sono fedeli, e «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45). Per questo Gesù raccomanda: «Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto» (Mt 6,3-4). Abbiamo ricevuto la vita gratis, non abbiamo pagato per essa. Dunque tutti possiamo dare senza aspettare qualcosa, fare il bene senza pretendere altrettanto dalla persona che aiutiamo. È quello che Gesù diceva ai suoi discepoli: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8).

141. La vera qualità dei diversi Paesi del mondo si misura da questa capacità di pensare non solo come Paese, ma anche come famiglia umana, e questo si dimostra specialmente nei periodi critici. I nazionalismi chiusi manifestano in definitiva questa incapacità di gratuità, l’errata persuasione di potersi sviluppare a margine della rovina altrui e che chiudendosi agli altri saranno più protetti. L’immigrato è visto come un usurpatore che non offre nulla. Così, si arriva a pensare ingenuamente che i poveri sono pericolosi o inutili e che i potenti sono generosi benefattori. Solo una cultura sociale e politica che comprenda l’accoglienza gratuita potrà avere futuro.