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mercoledì 16 dicembre 2020

IL DIO CHE SORPRENDE GIOVANNI BATTISTA / mercoledì 3a sett. Avvento

 

Il Battista manda discepoli a Gesù.

Dal Dio personale in mezzo ad altre divinità (ci ha scelto per amore, è il nostro unico Dio, tradire l’Alleanza non conviene ed è peccato, è punibile), al tempo di Isaia si è compreso che gli altri dèi non sono nulla, che esiste un solo Dio, e ha tutto in mano.  

C'è quindi un progresso nella conoscenza di Dio. Ma progresso non significa fine del cammino. Nessuno può mettersi Dio in tasca. “Non farti né idolo né immagine scolpita!” ((Eso 20:4 De 4:16 e 23; 5:8; 27:15). Giovanni Battista, pur così grande, non comprende tutti i comportamenti di Gesù e gli invia discepoli per chiedergli se è davvero Colui che deve venire. Gesù lo rimanda alla Scrittura attraverso le sue azioni, perché  comprenda che è il Messia.

Dio vuole dunque che lo conosciamo, che progrediamo nella sua conoscenza, e le verità ricevute da lui sono sicure, ma ci mette in guardia dal chiuderlo in qualche definizione. Egli è il Dio del Cammino, il Dio che rimane sempre aldilà proprio mentre si fa vicino, che vuole innanzitutto amore, fare Alleanza, è il Dio delle sorprese. Alcuni saputelli si improvvisano maestri degli altri pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure”.( 1 Tim 1:7). Metto di nuovo in guardia chi diffonde video, insegnamenti, riflessioni senza avere la capacità di valutarli, e semina confusione e divisione. Se qualcuno vuol diventare Dottore, va benissimo, ma si formi adeguatamente. Altrimenti si ricordi l’ammonizione di san Giacomo (3:1):  “Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo”. Sono successi vari episodi in parrocchia. Ultimamente qualcuno ha postato un video di un prete filonazista. Non è accettabile che un gruppo parrocchiale non stia attento a queste cose e che la correzione debba venire da fuori. C'è tanto da dire per incoraggiare in modo semplice ad amare di più il Signore e il prossimo, senza entrare in “livelli teologici superiori”!!!

 Però anche chi si chiude e non accetta le sorprese di Dio si sclerotizza e diventa idolatra. Come un albero. La radice è sempre la stessa e anche il tronco, ma se i rami non crescono, la sagoma non evolve, è segno che quell’albero sta seccando, sta morendo.  Ora Dio, sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre, non è il Dio che hai in testa o nel tuo libricino, non è il Dio della routine, è il Dio della fedeltà e delle sorprese.

 

Prima Lettura  Is 45, 6-8. 18. 21-25
Stillate, cieli, dall'alto.

Dal libro del profeta Isaìa
«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.
Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo».
Poiché così dice il Signore,
che ha creato i cieli,
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l’ha resa stabile,
non l’ha creata vuota,
ma l’ha plasmata perché fosse abitata:
«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c’è altro dio;
un dio giusto e salvatore
non c’è all’infuori di me.
Volgetevi a me e sarete salvi,
voi tutti confini della terra,
perché io sono Dio, non ce n’è altri.
Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la giustizia,
una parola che non torna indietro:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
per me giurerà ogni lingua».
Si dirà: «Solo nel Signore
si trovano giustizia e potenza!».
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti ardevano d’ira contro di lui.
Dal Signore otterrà giustizia e gloria
tutta la stirpe d’Israele.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 84
Stillate cieli dall’alto e le nubi facciano piovere il giusto.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. 

Canto al Vangelo  
 Is 40, 9
Alleluia, alleluia.

Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie;
ecco, il Signore Dio viene con potenza.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 7, 19-23
Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». 

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