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sabato 30 marzo 2024

TESTO COMPLETO DELLA LETTERA PASQUALE DI SUA BEATITUDINE S. SCHEVCHUK / Pasqua 2024.


(Segue da 
La Gioia del Vangelo: COME ANNUNCIARE LA GIOIA DI PASQUA IN UCRAINA / lettera pastorale dell'Arcivescovo Maggiore Greco Cattolico)

LETTERA PASTORALE DI PASQUA 

DI SUA BEATITUDINE SVIATOSLAV


prot. ВА 24/075 ITA


Reverendissimi Arcivescovi e Vescovi, Molto Reverendissimi e Reverendissimi Padri, Venerati Fratelli e Sorelle nella vita monastica e religiosa, Carissimi laici in Cristo della Chiesa greco-cattolica ucraina

O mio Salvatore, sacrificio vivo e non consumato! Come Dio, ti sei offerto volentieri al Padre, E hai rialzato con te il capostipite di tutti, Adamo, essendo risorto dal sepolcro. (Ode 6, Canone pasquale)


Cristo è risorto!


Amati in Cristo!

Mentre celebriamo nuovamente la Pasqua di Cristo in mezzo agli orrori di una guerra su vasta scala, giunta ormai al suo terzo anno, entriamo sempre più in profondità nel grande mistero del sacrificio offerto dal Signore Gesù per la nostra salvezza. Il Figlio di Dio, facendosi uomo, restituisce al Padre ciò che c'è di più prezioso: la sua vita! L’essenza del potere della Pasqua, l’unica capace di superare la violenza, l’abuso e la morte, ci viene rivelata nell’auto-sacrificio volontario di Cristo. Ciò è affermato magnificamente nell'anafora della Divina Liturgia di san Basilio Magno: «E quando fu disceso per mezzo della Croce negli inferi, per colmare di Sé tutte le cose, sciolse i dolori della morte e risorse il terzo giorno, e aprì la strada a ogni carne mediante la risurrezione dai morti, perché non era possibile che il Principe della vita fosse dominato dalla corruzione».

O mio Salvatore, sacrificio vivo e non consumato!

COME ANNUNCIARE LA GIOIA DI PASQUA IN UCRAINA E TRA NOI / Pasqua di Risurrezione 2024.

"La Madre Patria chiama ancora"
(родина-мать снова зовет
rodyna-mat' snova zovet). 
Il cartellone con la donna
spada in mano, incita a entrare 
nel progetto diabolico di
annientamento di un popolo
che rivendica solo la sua libertà.



Mentre in Russia si prepara una nuova mobilitazione e il progetto dichiarato è distruggere il popolo ucraino fisicamente, culturalmente e politicamente, di rovesciare con la violenza tutto ciò che contraddice il dominio russo sul mondo, gli ucraini celebrano la Pasqua per la prima volta insieme a noi in questa notte. Come annunciare la gioia della Pasqua in una Ucraina martoriata? Dove sta il Signore? Il vescovo Shevchuk, senza giri di parole, ci fa entrare più profondamente nel Mistero Pasquale. Cristo non ci invita a un teatrino annuale. Il Dio della vita condivide concretamente tutta la nostra condizione umana, soffre e muore realmente, ma trionfa altrettanto realmente e vuole che il suo potere cambi nei fatti la vita dell'umanità. È un progetto globale che tocca tutta la società, tutte le dimensioni della vita umana, ma che passa attraverso la conversione e la salvezza di ogni figlio di Dio, donandosi al Signore e ai fratelli.

Scrive il vescovo Shevchuk:

"IN PREGHIERA CON GESÙ SULLA VIA DELLA CROCE" 4/4 STAZIONI 13-14 E INVOCAZIONI FINALI. TESTO DELLA VIA CRUCIS DEL COLOSSEO 2024.



13. Gesù è deposto dalla croce tra le braccia di Maria

Simeone […] a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2,33-35).

Maria, dopo il tuo “sì” il Verbo si fece carne nel tuo grembo; ora adagiata sul tuo grembo c’è la sua carne martoriata: quel bimbo che tenevi tra le braccia è un cadavere straziato. Eppure adesso, nel momento più sofferto, risplende la tua offerta: una spada ti trapassa l’anima e la tua preghiera continua ad essere un “sì” a Dio. Maria, noi siamo poveri di “sì” e ricchi di “se”: se avessi avuto genitori migliori, se fossi stato più compreso e amato, se mi fosse andata meglio la carriera, se non ci fosse quel problema, se solo non soffrissi più, se Dio mi ascoltasse… Perennemente a chiederci il perché delle cose, fatichiamo a vivere il presente con amore. Tu avresti tanti “se” da dire a Dio, ma dici ancora “sì”. Forte nella fede, credi che il dolore, attraversato dall’amore, porta frutti di salvezza; che la sofferenza con Dio non ha l’ultima parola. E mentre tieni tra le braccia Gesù esanime, risuonano in te le ultime parole che ti ha rivolto: Ecco tuo figlio. Madre, sono io quel figlio! Accoglimi tra le tue braccia e chinati sulle mie ferite. Aiutami a dire “sì” a Dio, “sì” all’amore. Madre di pietà, viviamo un tempo spietato e abbiamo bisogno di compassione: tu, tenera e forte, ungici di mitezza: sciogli le resistenze del cuore e i nodi dell’anima.

Preghiamo dicendo: Prendimi per mano, Maria

Quando cedo alla recriminazione e al vittimismo   Prendimi per mano, Maria
Quando smetto di lottare e accetto di convivere con le mie falsità   Prendimi per mano, Maria
Quando indugio e non trovo il coraggio di dire “sì” a Dio  Prendimi per mano, Maria
Quando sono indulgente con me e inflessibile con gli altri   Prendimi per mano, Maria
Quando voglio che la Chiesa e il mondo cambino, ma io non cambio   Prendimi per mano, Maria


14. Gesù è deposto nel sepolcro di Giuseppe di Arimatea

"IN PREGHIERA CON GESÙ SULLA VIA DELLA CROCE" 3/4 STAZIONI 9-12 TESTO DELLA VIA CRUCIS DEL COLOSSEO 2024.


9. Gesù è spogliato delle vesti

“Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. […] Risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25,37-40).

Gesù, sono le parole che hai detto prima della Passione. Ora capisco questa tua insistenza nell’immedesimarti coi bisognosi: tu sei stato carcerato; tu straniero, condotto fuori della città per esser crocifisso; tu sei nudo, spogliato delle vesti; tu, malato e ferito; tu, assetato sulla croce e affamato d’amore. Fa’ che ti veda nei sofferenti e che veda i sofferenti in te, perché tu sei lì, in chi è spogliato di dignità, nei cristi umiliati dalla prepotenza e dall’ingiustizia, da guadagni iniqui fatti sulla pelle degli altri nell’indifferenza generale. Ti guardo, Gesù, spogliato delle vesti, e capisco che m’inviti a spogliarmi di tante esteriorità. Perché tu non guardi le apparenze, ma il cuore. E non vuoi una preghiera sterile, ma feconda di carità. Dio spogliato, metti a nudo anche me. Perché è facile parlare, ma poi io ti amo veramente nei poveri, tua carne ferita? Prego per chi è spogliato di dignità? O prego per coprire solo i miei bisogni e rivestirmi di sicurezze? Gesù, la tua verità mi mette a nudo e mi porta a mettere a fuoco quel che conta: te crocifisso e i fratelli crocifissi. Dammi di capirlo ora, per non essere trovato spoglio d’amore quando mi presenterò dinanzi a te.

Preghiamo dicendo: Spogliami, Signore Gesù!

Dell’attaccamento alle apparenze   Spogliami, Signore Gesù!

Della corazza dell’indifferenza   Spogliami, Signore Gesù!

Del credere che soccorrere gli altri non tocchi a me   Spogliami, Signore Gesù!

Di un culto fatto di perbenismo ed esteriorità   Spogliami, Signore Gesù!

Della convinzione che la vita va bene se va bene a me   Spogliami, Signore Gesù!

"IN PREGHIERA CON GESÙ SULLA VIA DELLA CROCE" 2/4 STAZIONI 5-8 TESTO DELLA VIA CRUCIS DEL COLOSSEO 2024.


5. Gesù viene aiutato dal Cireneo

Mentre [i soldati] lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù (Lc 23,26).

Gesù, quante volte, davanti alle sfide della vita, presumiamo di farcela da soli! Com’è difficile chiedere una mano, per paura di dare l’impressione di non essere all’altezza, noi sempre attenti ad apparire bene e a metterci in bella mostra! Non è facile fidarsi, ancor meno affidarsi. Ma chi prega sa di essere bisognoso e tu, Gesù, sei abituato ad affidarti nella preghiera. Così non disdegni l’aiuto del Cireneo. Esponi le tue fragilità a lui, un uomo semplice, un contadino al ritorno dai campi. Grazie perché, facendoti sostenere nel bisogno, cancelli l’immagine di un dio invulnerabile e distante. Non sei inarrestabile nel potere, ma invincibile nell’amore, e ci insegni che voler bene significa soccorrere gli altri proprio lì, nelle debolezze di cui si vergognano. Allora le fragilità si trasformano in opportunità. È accaduto al Cireneo: la tua debolezza gli ha cambiato la vita e lui si accorgerà un giorno di aver soccorso il suo Salvatore, di essere stato redento mediante quella croce che ha portato. Perché anche la mia vita cambi, ti prego, Gesù: aiutami ad abbassare le difese e a lasciarmi amare da te: lì, dove più mi vergogno di me.

Preghiamo dicendo: Guariscimi, Gesù!

Da ogni presunzione di autosufficienza  Guariscimi, Gesù!

Dal pensare di farcela senza te e senza gli altri   Guariscimi, Gesù!

Dalle smanie del perfezionismo   Guariscimi, Gesù!

Dalla ritrosia nell’affidarti le mie miserie   Guariscimi, Gesù!

Dalla fretta di fronte ai bisognosi che incontro nel cammino   Guariscimi, Gesù!

"IN PREGHIERA CON GESÙ SULLA VIA DELLA CROCE" 1/4 INTRODUZIONE, STAZIONI 1-4 TESTO DELLA VIA CRUCIS DEL COLOSSEO 2024


In parrocchia abbiamo usato i testi scritta da Papa Francesco per la Via Crucis per quest'anno. Sono stati molto apprezzati. E anche se sono molto facili da trovare, è parsa una buona idea di metterli sul Blog divisi in 4 post. Ecco il primo: Introduzione, Stazioni 1-4


VIA CRUCIS 2024: “In preghiera con Gesù sulla via della croce”

Introduzione

Signore Gesù, guardiamo la tua croce e capiamo che hai dato tutto per noi. Noi ti dedichiamo questo tempo. Vogliamo trascorrerlo vicini a te, che dal Getsemani al Calvario hai pregato. Nell’Anno della preghiera ci uniamo al tuo cammino di preghiera.

Dal Vangelo secondo Marco (14,32-37)

Giunsero a un podere chiamato Getsemani […]. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: “[…] Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, cadde a terra e pregava […]: "Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu". Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: "[…] Non sei riuscito a vegliare una sola ora?”

venerdì 29 marzo 2024

SOLO CALCAI IL TORCHIO / Venerdì Santo 2024


“Solo calcai il torchio” di don Clemente Rebora


Solo calcai il torchio:

con me non era nessuno:

calcarono su me tutti:

inebriato quasi spreco di sangue

in una rossa follia:

solo il torchio calcai:

liquido amore profuso

in estremo furore,

calcai il torchio, solo:

solo a torchiare,

solo a spremere il sangue mio:

tutto il mio Sangue sparso,

tutto in me già arso

dall’Immacolato Cuore di Maria:

invisibile ardore, quaggiù:

l’incomprensibile amore del Padre.

Gesù Gesù Gesù!


Tratto da  “Canti dell’infermità” 1956.

giovedì 28 marzo 2024

GUAI A QUELL'UOMO! IL TRADIMENTO DI GIUDA CI INTERROGA PROFONDAMENTE. / Mercoledì Santo 2024.


Questi giorni ci confrontano con la figura controversa di Giuda Iscariota, il traditore. Ho letto tanti tentativi di riabilitarlo: era il più intelligente; voleva forzare Gesù a manifestare la sua gloria; ecc. Il riferimento alla richiesta di denaro e l'accettazione di sole trenta monete di argento non depongono in favore di una grande personalità, ma piuttosto di un uomo meschino e  egoista, un ladro interessato a piccoli guadagni. Il suo pentimento successivo gli ridà dignità. Purtroppo il punire sé stesso per il crimine commesso fa vedere che non ha compreso il messaggio di misericordia di Gesù: doveva riconoscere la sua incapacità a comprendere il bene e chiedere perdono. Orgoglio. Le persone meschine sono spesso orgogliose. E lo siamo tutti. Il fatto che non c'era più Gesù a chi chiedere perdono? Qualcuno suggerisce a Giuda di andare dalla Madonna. Eccellente suggerimento per noi che conosciamo da secoli l'importanza della Vergine Maria. Sì, andiamo verso Maria quando il peccato ci opprime. È comunque la visione di Dio e della Legge che in Giuda è sbagliata. Ma vediamo che era il caso anche degli altri discepoli. L'interpretazione che dona il film "la Passione di Cristo" è molto interessante: Giuda, schiacciato dalla sua colpevolezza, va in giro senza meta e si rintana in un cantuccio. Cerca di pensare. Dei bambini lo vedono e con la curiosità e la compassione spontanea dei bambini si avvicinano. Lui, li respinge con stizza: lasciatemi in pace! I bambini la prendono male e allo stesso modo spontaneo cominciano a deriderlo. Diventano allora strumenti inconsapevoli del demonio e Giuda fugge, preda facile di Satana che fa di tutto per impedirgli di rientrare in sé stesso. Fino al tragico epilogo.

L'ipotesi più sbagliata e pericolosa è quella di dire che Giuda era obbligato a tradire Gesù, era predestinato a questo, ecc…, semplice comparsa di un teatro divino tragico che schiaccia l’uomo e la sua libertà, e anche l’immagine di Dio, cancellando ogni sua bontà e trasformandolo in burattinaio assetato di sofferenza. Ma non è forse Gesù che indica questo? :  “guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”. La frase di Gesù palesa la gravità del peccato di tradimento e le sue conseguenze ma non indica nessuna predestinazione. Giuda può benissimo, di fronte al castigo che merita il peccato che premedita, fare marcia indietro e desistere. 

La figura di Giuda ci turba e viene ad interrogarci molto profondamente:  “Gesù, sono forse io? Anch’io potrei tradirti. Aiutami! Non mi abbandonare a me stesso e al male che sento dentro di me, alle mie ambiguità…”. Il tradimento di Giuda mi mette in guardia ed esalta la grandezza e gratuità dell’amore di Gesù per me, pronto a morire per chi non merita più nulla e a salvarlo oltre ogni limite.


Vangelo   Mt 26, 14-25

Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!

mercoledì 27 marzo 2024

LA STRAGE DI MOSCA E UN QUARTO DI SECOLO SPRECATO: I RETROSCENA / Mondo Russo di d. Stefano Caprio del 25 Marzo 2024


È esploso alla nostra coscienza l'attentato al Krokus City Hall (City Hall: tutte parole inglesi in una Russia che sola difenderebbe i valori - russi da sempre - contro l'Occidente depravato! Imparando a leggere il russo, noto molte parole di origine occidentale...). La riflessione di don Caprio ci apre gli occhi sul passato rimasto lontano dai riflettori!  

La strage di Mosca e un quarto di secolo sprecato

di Stefano Caprio  25 marzo 2024

        Il terribile attacco terroristico al Krokus City Hall toglie ai russi l’illusione di vivere sotto una campana di vetro infrangibile. In una Russia che a 25 anni degli attentati della prima guerra in Cecenia e a una settimana dall'apoteosi di Putin si ritrova ancora una volta al suo anno zero.

Correva la prima metà di settembre del 1999, quando una serie di attentati terroristici di matrice islamica scuoteva la Russia, facendo saltare in aria caseggiati pieni di persone inermi a Bujnaksk in Daghestan, due volte a Mosca e a Volgodonsk nel sud del Paese. Morirono 307 persone, oltre 1700 persone rimasero ferite e iniziò la seconda guerra in Cecenia, per volontà del nuovo presidente del consiglio appena insediato, Vladimir Putin, che inaugurò la sua “epoca della rivincita” con frasi volgari e minacciose, allora nei confronti dei terroristi, e col tempo si è capito che intendeva rivolgersi al mondo intero.

martedì 26 marzo 2024

CORRERE TENENDO FISSO LO SGUARDO SU GESÙ: MEDITARE LA PASSIONE / Martedì Santo 2024.


La maggior parte delle persone è profondamente schiava delle “preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, che soffocano la Parola e questa rimane senza frutto”. (Marco 4, 19). S
i rivolgono a Dio solo per ottenere la soluzione ad un loro problema terreno, affettivo, di soldi, di integrazione nel gruppo o nella società, ecc. Ed è questo problema che occupa il centro dei loro pensieri.

Quando si parla di contemplazione, approfondimento della Parola, non hanno tempo, hanno altre urgenze oppure temono che sia “angelismo”, rifiuto di impegnarsi a costruire un mondo migliore o lottare contro le ingiustizie. Si dice: la Chiesa e ogni cristiano devono servire! È molto difficile far comprendere che solo con Cristo al centro della vita si possono risolvere i problemi e trovare la felicità.

Gesù passò 40 giorni e notti nel deserto, passava notti in preghiera o si alzava presto per pregare, rimproverò Marta perché si lasciava prendere tutta dai molti servizi. È vero che molte persone non hanno molte possibilità di allontanarsi per pregare in solitudine o approfondire la conoscenza della Parola di Dio. Ma bisogna anche saper prendere il tempo, fare scelte, comprendere ciò che è essenziale, comprendere che senza Dio si va alla deriva, che Dio trasforma la vita e la fa crescere. Dubito moltissimo che una vita possa essere davvero riuscita e felice senza coltivare il rapporto con Dio. Piuttosto chi è senza Dio si riempie di cose, di nevrosi, si attacca al denaro o agli affetti e rimane sempre più frustrato. Comunque, dopo viene la morte. Ora “quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita?” (Marco 8, 36). In ogni caso bisogna trovare il modo, anche nell’attività di tenere “fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede”, perché egli è il senso e la misura di tutto, è la via che deve percorrere ogni cristiano che desidera riuscire la sua vita e vederla fiorire nell’eternità del Regno di Dio. E, come vediamo dalla lettura tratta da Ebrei 12, il conoscere intimamente Gesù e rimanere in comunione con lui non è "angelismo" ma genera conseguenze molto concrete per la vita quotidiana.  


Camminiamo con lo sguardo fisso su Gesù

Dalla lettera agli Ebrei 12, 1-13

lunedì 25 marzo 2024

CON UN DIO RE SIAMO ANCORA PAGANI, CON UN DIO CROCIFISSO SIAMO GIÀ CRISTIANI / Lunedì Santo 2024.


Agitando i rami, pieni di allegria, abbiamo gridato “ viva il re, il figlio di Davide che entra trionfante a Gerusalemme”. Non ci dispiace il puledro d’asino come montatura. Anche Davide era semplice. Ma avremmo voluto fermarci là. Che bella processione abbiamo fatto! Non ci aspettavamo tanta partecipazione. Era tutto ben organizzato. Adesso tutti si impegneranno di più per il bene comune, per la legalità e per l’ambiente, cose che, come sappiamo, rappresentano ferite profonde del nostro vivere civile. Facciamoci sentire al palazzo comunale. Nessuno rimanga indifferente. 

Purtroppo questo è un giorno scandaloso. Questo re che abbiamo acclamato muore sulla croce, giustiziato come un criminale. Perché? Era proprio necessario? Perché tanti che gridavano “Viva il Regno del nostro Padre Davide” e stendevano i loro mantelli davanti a Lui, hanno poi cambiato e hanno gridato: “crocifiggilo!”? Sono le due domande lancinanti, una dal lato di Dio, l'altra dal lato dell'uomo. 

domenica 24 marzo 2024

I CRISTIANI NEL MONDO / dalla lettera a Diogneto.


I cristiani nel mondo* 

"I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Questa dottrina che essi seguono non l’hanno inventata loro in seguito a riflessione e ricerca di uomini che amavano le novità, né essi si appoggiano, come certuni, su un sistema filosofico umano. 

Risiedono poi in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile. Abitano ognuno nella propria patria, ma come fossero stranieri; rispettano e adempiono tutti i doveri dei cittadini, e si sobbarcano tutti gli oneri come fossero stranieri; ogni regione straniera è la loro patria, eppure ogni patria per essi è terra straniera. Come tutti gli altri uomini si sposano ed hanno figli, ma non ripudiano i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il letto. 

PERCHÉ SI LEGGE SOLO DUE VOLTE ALL'ANNO LA PASSIONE DEL SIGNORE? / Domenica delle Palme 2024


Iniziano le celebrazioni della Settimana Santa con letture lunghe e molto toccanti, tra cui - solo due volte all’anno - la Passione del Signore.  

Perché solo due volte? Non si tratta forse del nucleo dell’annuncio cristiano? Non è forse ciò che fa del cristiano ciò che è? I primi cristiani sottolineavano come non portavano vesti speciali, obbedivano alle leggi e rispettavano le autorità e le istituzioni del paese dove abitavano, mangiavano ciò che gli altri mangiavano … ma avevano una speranza speciale e da questa speranza discende un comportamento diverso da tutti gli altri (vedi Lettera a Diogneto: La Gioia del Vangelo: I CRISTIANI NEL MONDO / dalla lettera a Diogneto.)

Due volte all’anno la comunità cristiana tutta solennizza quel nucleo, quell’evento che è il suo fondamento e la fonte di tutta la sua energia, che è la luce che la guida nel profondo, più profondo di ogni ragionamento ma anche guida ogni sua riflessione, ogni sua decisione. Ma nella vita pratica di ogni giorno è così? Spessissimo i discorsi dei cristiani si limitano a valori giustissimi, anche necessari, ma che possano essere condivisi dal Consiglio municipale, da una riunione di condominio o di comitato di quartiere, da una classe di scuola pubblica, in un incontro interreligioso. 

Lo specifico di un’Assemblea cristiana è che crede in Gesù Cristo inviato dal Padre e che egli è la misura e il senso di tutto, perché è insieme Dio e Uomo e quindi egli è la rivelazione del Padre e della Vita Eterna e l’Uomo pienamente realizzato. Se voglio riuscire la mia vita e vincere la morte devo seguire Lui che si fa per me, anzi, è la Via, la Vita.

Già credere in lui, accettare questa grazia e decidere di seguirlo mi salva. Di conseguenza mi cambia nel profondo e inizia un cammino. 

Proprio adesso, nell’angolo del mio schermo di computer, c'è una notifica di Adnkronos: “Sempre più a rischio il benessere mentale … Stress, ansia e depressione in agguato”. Non ho bisogno di aprire la notizia. Solo sentendosi amati nel profondo l’uomo può cambiare e non andare alla deriva. L’amore vero è sempre gratuito. Solo Gesù mi ha amato in questo modo e mi ha aperto l’orizzonte di una vita nuova. Solo vivendo in comunione con Cristo e conoscendo lui posso camminare sulla Via della Vita Vera. La Chiesa sa che abbiamo paura di colui che ci attira da quando è stato elevato sul trono della croce (Giovanni 13, 32) e affida all'amore di ciascuno, del pastore, di approfondire la necessaria conoscenza di Cristo crocifisso e risorto (vedi Ebrei 12, 14).


Prima Lettura   Is 50,4-7  Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso.

Dal libro del profeta Isaìa

sabato 23 marzo 2024

TI LAPIDIAMO PER UNA BESTEMMIA! / sabato V sett. di Quaresima, 2024.


Gesù cerca solo di aiutare i suoi interlocutori. Misura le sue parole affinché chi lo ascolta possa comprenderlo, fare un passo avanti, ragionando. Anche nel Vangelo di oggi invita i suoi avversari a riflettere sulle opere che egli ha compiuto e la sua irreprensibilità affinché possano vedere/intuire che la sua missione è autentica, viene da Dio. 

Purtroppo questi non sono disposti a mettersi in discussione. Ascoltare è sempre difficile. Quando il cuore è chiuso è impossibile. L'abitudine a manipolare la verità è troppo strutturata in loro. Se però sei cosciente che hai ricevuto un seme di verità non distruggerlo, lascialo crescere. Ti può salvare un giorno. 


Prima Lettura    Ger 20, 10-13  Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.

Dal libro del profeta Geremìa

venerdì 22 marzo 2024

OGNIQUALVOLTA LO SPIRITO SANTO FA GERMINARE IMPULSI DI UNA MAGGIORE FEDELTÀ AL VANGELO...

 


A pochi giorni del passaggio al Padre del Cardinal Cordes, per chi ha a cuore l'Evangelizzazione di questa nostra generazione e la formazione dei cristiani, è utile rileggere e meditare attentamente questa lettera di Giovanni Paolo II. Diceva Mons. Cordes: "ogni vescovo ha il discernimento per la sua diocesi. Il vescovo di Roma ha il discernimento per tutta la Chiesa. Per tanto la lettera "Ogniqualvolta"  ha un valore di approvazione universale del Cammino Neocatecumenale". Da allora il Cammino ha ricevuto un'approvazione più completa e ufficiale, definitiva, sotto il Pontificato di Benedetto XVI. Non possiamo non essere grati per il coraggio e la coerenza di Mons. Cordes nel servire la Chiesa e nel discernere le indicazioni dello Spirito Santo.


LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II

«OGNI QUALVOLTA»* 

AL VENERATO FRATELLO MONSIGNOR PAUL JOSEF CORDES, INCARICATO

«AD PERSONAM» PER L'APOSTOLATO DELLE COMUNITÀ NEOCATECUMENALI,

VICE PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI¹

 

Ogniqualvolta lo Spirito Santo fa germinare nella Chiesa impulsi di una maggiore fedeltà al Vangelo, fioriscono nuovi carismi che manifestano tali realtà e nuove istituzioni che le mettono in pratica. È stato così dopo il Concilio di Trento e dopo il Concilio Vaticano II.

Tra le realtà generate dallo Spirito ai nostri giorni figurano le Comunità Neocatecumenali, iniziate dal Signor K. Argüello e dalla Signora C. Hernandez (Madrid, Spagna), la cui efficacia per il rinnovamento della vita cristiana veniva salutata dal mio predecessore Paolo VI come frutto del Concilio : « Quanta gioia e quanta speranza ci date con la vostra presenza e con la vostra attività . . . Vivere e promuovere questo risveglio è quanto voi chiamate una forma di "dopo il Battesimo" che potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e di approfondimento che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di preparazione al Battesimo » (Paolo VI alle Comunità Neocatecumenali, Udienza Generale, 8 maggio 1974, in Notitiae 96-96, 1974, 230).

giovedì 21 marzo 2024

DIO FA PROMESSE PIÙ GRANDI DI QUANTO DESIDERIAMO E IMMAGINIAMO / Giovedì V sett. di Quaresima, 2024.


Dio fa promesse più grandi di quello che desideriamo o immaginiamo, e le realizza.

Nel capitolo 17 della Genesi da cui è tratta la prima lettura di oggi, Dio promette ad Abramo un figlio e una discendenza innumerevole. Ma è passato già così tanto tempo e Abramo e Sara non sono ringiovaniti, anzi!... Ma forse Ismaele - che c'è già -, potremmo accontentarci di lui… “Abramo disse a Dio: "Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!".” (Gen 17,18). Anche Ismaele sarà benedetto. Dio è molto generoso. Ma la Promessa passerà attraverso Isacco=Egli ride. Si chiama così perché Abramo ha visto il giorno del Cristo nella sua nascita. Ha visto la vittoria di Dio nella vita generata da un uomo di cento anni e da una donna di novant’anni. 

E Dio nobilita Abram e Sarai cambiando i loro nomi, inserendovi parte del suo Nome: Abram diventa Abra-H-am e Sarai diventa Sara-H. 

La vittoria sulla morte sarà definitiva in Gesù: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”».

I Giudei non ci credono. Ma purtroppo la nostra generazione neppure. Altrimenti tutti si precipiterebbero per conoscere la sua Parola, nutrirsene e osservarla.


Prima Lettura    Gn 17, 3-9  Diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

Dal libro della Gènesi

mercoledì 20 marzo 2024

DIO LIBERA DAL PERICOLO MA SOPRATTUTTO RENDE LIBERI / Mercoledì V sett. Quaresima, 2024


Azaria e i suoi compagni sono persone intelligenti. Esiliati a Babilonia e immersi in una società pagana sanno adattarsi senza irrigidirsi sugli aspetti secondari (perfino il cambio di nome: Azaria diventa Sadrach…). Ma non rinnegano i valori essenziali della loro fede: quando si tratta di rendere culto agli idoli pagani, messi di fronte alla scelta radicale o cedere o morire, rimangono fermi nella fedeltà al Dio dei Padri.

Colpisce l’apparire allora dell’immensa dignità di ogni uomo determinato di fronte al re che può schiacciarlo: “Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito”: non puoi disporre di noi. Con tutto il tuo potere, come uomo non sei superiore a noi! È qualcosa di assolutamente rivoluzionario a quei tempi, è un dono immenso fatto all’umanità dagli ebrei. Questa superiorità della fede nel Dio del cielo, nel Dio unico di Abramo, Isacco e Giacobbe, si manifesta anche nell’impossibilità di strumentalizzarlo. Dio può salvare ma non è obbligato a farlo.

La libertà di Dio diventa la libertà dei suoi figli come ce lo testimonia anche il Vangelo: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Se, come dice Gesù, Abramo aveva Dio per Padre lui che a livello morale è ancora molto lontano dalle Beatitudini, questo conferma che ciò che salva non sono le opere ma il pieno abbandono a Dio, la fede senza riserve, dalla quale scaturiscono opere moralmente sempre più perfette. 


Prima Lettura      Dn 3, 14-20. 46-50. 91-92. 95  Dio ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi.

Dal libro del profeta Daniele

martedì 19 marzo 2024

SAN GIUSEPPE, AUDACE NELL'UMILIARSI E MITE CON CHI HA SBAGLIATO / San Giuseppe, 19 marzo 2024.


Nella prima lettura e nel Vangelo c'è un aspetto comune: Dio ti cambia la vita e anche molto. 

Davide è quell’ultimo figlio, ancora ragazzo. Iesse, suo padre, quando sa che viene Samuele intuisce che si tratta di una cosa importante e convoca tutti i suoi giovanotti, atletici e atti a combattere, e dimentica Davide. Ma Samuele lo fa chiamare e unge proprio lui re d'Israele (1 Sam. 16,4-13). Da pastorello che non conta nella famiglia, brillerà come una stella, diventerà re, difensore e pastore del popolo di Dio . Ecco che verso la fine della sua vita travagliata, grato per tanti benefici e tanta misericordia, Davide vuole costruire un Tempio al Signore ma Dio glielo rifiuta. Eppure questa umiliazione reale non è mancanza di generosità da parte di Dio: un suo discendente sarà il Figlio di Davide atteso che regnerà per sempre!

Nel Vangelo Giuseppe è sconvolto perché visibilmente è stato tradito da Maria sua sposa prima ancora che andassero a vivere insieme. Maria non dice nulla, ma sembra così felice, ha trovato un amore più grande ed è persino incinta. Giuseppe è ridotto a nulla. Non ha più futuro. Eppure vuole proteggere Maria anche a costo di passare per debole agli occhi dei paesani. Quando però sa che è un progetto di Dio, egli entra con tutta la sua volontà nella missione che gli viene affidata. Ecco la grandezza di Giuseppe: forte nelle rinunce e nelle umiliazioni per poter essere mite con chi ha sbagliato, e forte nell’azione a servizio di Dio, pronto al cambiamento dei suoi piani. Chi non accetta che Dio gli cambi la vita, chi non vuole camminare su strade sconosciute, non può essere discepolo di Gesù.

Unendo nella fede in Dio, audacia, determinazione e mitezza, tenerezza, Giuseppe è veramente il modello del Padre.


Prima Lettura  2 Sam 7,4-5.12-14.16  Il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre.

 Dal secondo libro di Samuèle  

PAUL JOSEPH CORDES (1934 - 2024), LA RIVOLUZIONE DEI MOVIMENTI ECCLESIALI.

Mons. Cordes e gli iniziatori del Cammino
concelebrano con Giovanni Paolo II
 a Castelgandolfo, 28 dicembre 1986.


È entrato nella luce della risurrezione il Cardinale Paul Joseph Cordes, 89 anni. Ieri i funerali. Oltre qualche contatto diretto, ho letto con immenso interesse alcuni suoi libri: le sue memorie “Tre Papi, la mia vita”, e prima ancora “Chiamati a santità. Orientamenti teologico-pastorali per le comunità del rinnovamento carismatico” e “Partecipazione attiva all’eucaristia. La actuosa participatio nelle piccole comunità” in difesa della Eucarestia celebrata in piccole comunità.

Voglio rendere profondamente omaggio a questo Servo di Cristo e della Chiesa. 

Dalla sua autobiografia ecco alcuni tratti: 

Già vescovo, dialogando con uno psicoterapeuta, questi gli dice con ironia: "Mi colpisce la sua semplicità, per non dire ingenuità. Lei ha conservato la sua fede da bambino!” E lui: “Spero proprio di sì!”

lunedì 18 marzo 2024

PREGARE SIGNIFICA SEMPRE AVERE FEDE?


“Se uno prega significa che ha fede!”  È vera questa frase? C'è chi bestemmia e dice che è segno che è credente. Ovviamente questo è un abuso. Ma chi prega, e anche molto, ha sempre fede?  
Ascoltiamo il Vangelo:  

"In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che siamo perduti?". Si destò, minacciò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: "Perché avete paura? Non avete ancora fede?". E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?"." (Marco 4, 35-41).

I discepoli, sentendosi perduti, già annegati, svegliano Gesù con impeto e lo implorano di salvarli. È una preghiera di supplica molto forte. Ma la conclusione di Gesù è che questa preghiera non proviene dalla fede, ma dall’assenza di fede. Molte preghiere sono tanto più insistenti o lunghe che la fede è maggiormente assente, che non si ha il coraggio della fede. 

venerdì 15 marzo 2024

PUTIN NON È STATO ELETTO VALIDAMENTE PRESIDENTE DELLA RUSSIA NEL 2018! BROGLI ELETTORALI NELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 2012, 2018 E ... 2024

"КАНДИДАТ НЕДЕЙСТВИТЕЛьНьИЙ"
"Il Candidato non è valido"
Voto di protesta
nelle elezioni presidenziali
 in Russia, anno 2024

 

Novaya Gazeta Yevropa dona consigli per rendere nullo il proprio voto: se fai questi disegnini nella casella dove devi indicare la tua preferenza il tuo voto sarà nullo.

Usando l'intelligenza artificiale si è potuto dimostrare che l'elezione di Putin del 2018 è stata invalida. (Нелегитимный. Искусственный интеллект доказал, что Путин не был избран президентом в 2018 году — Новая газета Европа). Infatti contando le persone che hanno realmente votato partendo dalle registrazioni video dei seggi, si arriva al risultato che in 11 regioni su 23, l'affluenza reale è stata notevolmente inferiore ai risultati annunciati ufficialmente. Anche in Russia la legge afferma che se non si riesce a dare con certezza il risultato del voto la votazione è invalida e deve essere annullata. 

QUANTE "MONETE FALSE" AI FUNERALI? / Venerdì IV set.. di Quaresima. 2024.

Immagine del purgatorio
ispirato alla Divina Commedia


La prima lettura oggi è preceduta nella Bibbia da discorsi di ribellione degli empi contro Dio perché "La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti. Siamo nati per caso …” (Sap. 2,1-2). Siamo nati per caso : argomento attualissimo! È poi seguita dagli ultimi due versetti del capitolo 2, e da un testo usato abbondantemente e in modo superficiale nei funerali (Sap 3,1-9). Leggiamo questa lettura però fino a Sap. 3,9 : 

12 "Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. 13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore. 14 È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, 15 perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. 16 Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre. 17 Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. 18 Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19 Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. 20 Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà". 21 Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati. 22 Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.

MOSÈ PIÙ MISERICORDIOSO DI DIO? / giovedì IV sett. di Quaresima, 2024.


Un brano straordinario : Dio, deluso dagli israeliti, tenta Mosè, proponendo di annientare il popolo ribelle e ricominciare da lui e dai suoi discendenti, da un popolo fedele. Come Noè dopo il diluvio universale. Chi avrebbe potuto resistere a tale lusinga? Anche perché Mosè stesso è molto arrabbiato. Ma egli rimane lucido sia nel cuore che nella mente! Aveva  cominciato a difendere il popolo schiavo "prima di Dio stesso", a rischio della sua vita (Esodo 2). Lo scagliarsi contro l’Egiziano non era solo reazione contro l’ingiustizia ma già amore verso il suo popolo. Usa poi un argomento razionale verso Dio: se distrugge il popolo, la sua gloria, che Israele deve portare al mondo in quanto testimone dei suoi prodigi, sarà macchiata per sempre! si penserà che non è stato capace di provvedere al popolo nel deserto.  

La grandezza e nobiltà di Mosè traspare nei suoi Scritti, nella Torah. Purtroppo, invece di cercarvi il soffio che le anima, gli scribi del tempo di Gesù cercano solo prescrizioni da osservare. Invece di guardare la luna, guardano il dito che la indica. 


Prima Lettura   Es 32, 7-14  Desisti dall'ardore della tua ira.

Dal libro dell'Esodo

mercoledì 13 marzo 2024

13 MARZO, 11 ANNI DIFFICILI E CORAGGIOSI DI PONTIFICATO DI PAPA FRANCESCO.

Campagna di appoggio a Papa Francesco:
"Anche noi possiamo appoggiarlo, vero?"

“Non lo sai? Papa Benedetto ha dato le dimissioni! Il mondo sta veramente per finire!” mi dice una guardia nel carcere. Mi colpisce perché non era un uomo che frequentava molto la Chiesa. Io invece reagisco istintivamente con gioia e interesse: la Chiesa si mostra viva, capace di rompere gli schemi quando è necessario! L’indomani mi sento per un momento anch’io un po' orfano: il Papa è una figura molto importante. Nei giorni successivi il clima nei mezzi di comunicazione è pesante: si parla della Chiesa prevalentemente in termini di decadenza, scandali, corruzione, tesi complottiste ... Un mese dopo ecco il nuovo Papa. Nessuno aveva previsto lui perché ha già 78 anni. E subito il soffio della giovinezza: non “i signori cardinali!” ma “i miei fratelli cardinali!”. Vestito in modo più semplice, chiede al popolo di benedirlo, poi la preghiera insieme: Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre… . Come i predecessori si dichiara vescovo di Roma, ma questa volta buca lo schermo. Sento che il Concilio Vaticano II è salvato. Le nuvole nere si dissipano in un attimo. La Chiesa delle periferie, delle comunità cristiane più umili è arrivata a Roma. 

Oggi sono 11 anni di un Pontificato che si prevedeva breve. Non tutti facili.

Ecco un bilancio (ho attinto le notizie sopratutto da Vaticano: De Lampedusa ao Sínodo, 11 momentos que definiram percurso do Papa (c/vídeo) - Agência ECCLESIA)

Primo viaggio: Lampedusa (6 luglio 2013). Mette in guardia contro la “globalizzazione dell’indifferenza”, critica il “dogma” neoliberista, denuncia l’economia che “uccide”, ribadisce l’attenzione alle “periferie” geografiche ed esistenziali.

martedì 12 marzo 2024

UN FIUME SENZA AFFLUENTI SI ALLARGA. COM'È POSSIBILE? : È LA GRAZIA / Martedì IV sett. Quaresima 2024.


Le due letture di oggi contrappongono il potere benefico di Dio che è come un fiume, il quale, benché senza affluenti, si ingrossa e si allarga, e le esitazioni e le chiusure dell’uomo. Esita il paralitico, chiuso nel suo dolore rassegnato che ne fa un lamentoso. Gesù deve quasi obbligarlo a guarire perché ha perso la disponibilità ad ascoltare. Si chiudono subito in modo aggressivo i farisei: mettono il sabato prima delle persone, l’osservanza prima di Dio. Sono diventati incapaci di stupore, di comunione con il prossimo.


Prima Lettura   Ez 47, 1-9. 12 Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle

GLI UCRAINI NON HANNO SCELTA / Dichiarazione dei vescovi greco cattolici ucraini



Ci sono state molte reazioni e commenti alle ultime frasi del Papa sulla guerra della Russia contro l'Ucraina. Ribadendo che tutti dobbiamo stare dalla parte di tutte le vittime dirette e indirette della guerra e operare ciascuno secondo i suoi mezzi a favore della pace, i vescovi greco cattolici ucraini ci aiutano a comprendere la realtà concreta. Tutto quanto detto da loro è provato storicamente da infinite dichiarazioni, decisioni, azioni concrete di Putin e del suo regime da 25 anni (vedi l'articolo chiarissimo di Padre Nazar ripreso sul mio blog l'8 aprile 2022 
La Gioia del Vangelo: COMPRENDERE MEGLIO I RETROSCENA DELLA GUERRA CONTRO L'UCRAINA.). Dice il prof. Alain Bauer: "i Dittatori dicono sempre quello che vogliono fare. Siamo noi che ci vogliamo illudere". La traduzione del testo dei vescovi è mia. L'originale è al link : Statement of the Permanent Synod of the UGCC In light of the interview of Pope Francis Conducted by Radio Télévision Suisse | Materials | Ukrainian Greek Catholic Church


Dichiarazione del Sinodo Permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina, alla luce dell'intervista di Papa Francesco realizzata da Radio Télévision Suisse


Non disponiamo ancora della versione integrale dell'intervista rilasciata da Papa Francesco a RTS (Radio Télévision Suisse) che pare sarà pubblicata solo il 20 marzo. Secondo la Sala Stampa della Santa Sede, il riferimento a una “bandiera bianca” nell'intervista è un invito ai negoziati e non alla resa dell'Ucraina. Nel colloquio il Santo Padre non parla solo della guerra russa contro l'Ucraina ma anche della guerra tra Israele e Hamas. Come ha fatto più volte, Papa Francesco chiede soluzioni negoziate dei conflitti armati.

A questo proposito vorremmo riflettere non sulle dichiarazioni del Papa, ma sul punto di vista delle vittime dell’invasione russa dell’Ucraina. È importante comprendere la posizione della maggior parte degli ucraini.

lunedì 11 marzo 2024

SE NON VEDETE SEGNI E PRODIGI, VOI NON CREDETE! / Lunedì IV sett. Quaresima 2024.


Collegando prima lettura e Vangelo probabilmente vediamo un annuncio di guarigioni fisiche, di benessere personale e sociale. Ed è così. Ma rischieremmo di perdere un aspetto, una frase, una reazione di Gesù, breve, tagliente, diciamolo: antipatica. Gesù è (anche) antipatico. Se fosse stato un bonaccione, sempre pronto a distribuire grazie, a dare la pacca sulla spalla, a dire che “tanto Dio è buono e ti ama così come sei e quindi non hai bisogno di convertirti”, mica l’avrebbero crocifisso. 

Qual è questa frase fuori luogo? : «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Ricordiamo la scena. Un uomo, un padre, ha un figlio che sta morendo. Va da Gesù pieno di angoscia, non per fare una discussione teologica ma per scongiurare la morte del suo figlio. Che modi sono questi di rispondergli: “Voi non credete”? Preso male potrebbe sembrare: Tu sei uno di quelli che non capiscono nulla, non vali nulla, non m’interessi, non farmi perdere tempo…

Invece gli dice una verità - difficile da comprendere ma fondamentale - Dio sta con te anche nella malattia e nella morte. Sono venuto affinché abbiate la pace, non quella che dà il mondo ma quella che viene da Dio e vi farà vivere “sempre liberi dal peccato e da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la vostra speranza”. Guarda verso Dio e non più alla tua angoscia. 

Ma davanti alla supplica di questo padre, Gesù “si arrende”, scende al livello di quest’uomo dopo aver però seminato in lui un seme di vita eterna. I "segni" sono fatti per andare oltre!


Prima Lettura   Is 65, 17-21  Non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia.