Visualizzazioni totali

sabato 31 marzo 2018

EGLI E' RISORTO, DITELO A TUTTI! / PASQUA 2018



Per il suo sangue redentore versato su di noi, che possiamo passare dalla morte alla vita.
Auguri ai fratelli e sorelle perché la loro fede ha vinto il maligno. 
Grazie a tutti per l'amicizia e la pazienza.  

venerdì 30 marzo 2018

14 NISSAN / INIZIO DELLA PASQUA EBRAICA


Oggi, Venerdì Santo per noi, è anche il plenilunio di primavera e quindi il primo giorno di Pesach, della Pasqua ebraica (30 marzo - 7 aprile 2018). 
Ho tratto dal sito della comunità ebraica di Bologna alcune riflessioni molto interessanti spiritualmente per noi. Auguri ai nostri fratelli e sorelle ebrei, che ci hanno trasmesso le Promesse, la Legge, i Profeti e dal loro popolo è nato Gesù. 

Mai più antisemitismo, e mai più oppressione dell'Uomo sull'Uomo.

Come ci si prepara ad accogliere la festa
Ogni festa ebraica richiede un’accurata preparazione che coinvolge soprattutto la donna: ma quella di Pesach necessita di un impegno particolare.
E’ scritto: “Per sette giorni mangerete pane azzimo, ma prima che giunga il primo giorno toglierete dalle vostre case ogni lievito; osserverete quindi questo giorno in tutte le vostre generazioni” (Es 12, 15-17).
Per rivivere nel tempo il momento fatidico della loro liberazione dalla schiavitù e della loro nascita a popolo libero, gli ebrei mangiano tuttora ogni anno a Pesach, per sette giorni (fuori di Israele otto), il pane azzimo. E’ facile comprendere come l’ordine di eliminare dalla casa ogni tipo di sostanza lievitata imponga alla donna il dovere di compiere un’accuratissima pulizia della casa. Un impegno che peraltro le donne eseguono con entusiasmo e con estrema spolverando, lavando ogni recondito angolo dei mobili, dei ripostigli, e di tutta la casa, per prepararla a introdurvi il pane azzimo, cioè il pane non lievitato che in ebraico si chiama matzah.
La ragione per cui a Pesach gli ebrei mangiano pane azzimo è da rintracciarsi nel fatto che uscirono così frettolosamente dall’Egitto che non ebbero il tempo per fare lievitare il pane. Se poi esaminiamo la storia e gli usi dell’antico popolo di Israele, possiamo scoprire nel pane non lievitato significati assai più profondi e mistici: il pane azzimo era quello che il sommo sacerdote mangiava sull’altare durante i sacrifici. Secoli dopo divenne il pane comunemente usato dalla setta mistica degli esseni.
Evidentemente l’antica civiltà ebraica aveva un certo rifiuto per il lievito forse perché, essendo il risultato della fermentazione di un impasto di farina, gli faceva perdere le caratteristiche di un alimento puro, trasformandolo in cibo impuro: esso assume perciò nella concezione ebraica il simbolo di quel che non deve essere, in pratica simbolo del male. Interessante a questo proposito notare l’attinenza fra i nomi hametz, “cibo lievitato”, e hamas, “violenza”, quindi ingiustizia e immoralità. Il far scomparire dalla casa ogni genere di cibo lievitato va quindi interpretato anche come un invito a sgomberare il nostro animo da ogni tipo di hametz, o di hamas, da ogni residuo di odio, di rancore, di violenza, di corruzione, per presentarsi liberi e puri dinanzi al Signore, degni pertanto di offrire il zevach pesach, il “sacrificio pasquale”.
Cena di Pesach.

Il Seder

giovedì 29 marzo 2018

NON ALZANDO MAI LA TESTA OLTRE IL POLPACCIO ... / Giovedì Santo 2018

La grazia di servire facilmente e in un colpo solo ammalati, poveri, carcerati e molti stranieri.


Per il nostro Giovedì Santo ancora Madeleine Delbrêl con una poesia forse più conosciuta:

Il catino di acqua sporca


Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato,
del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio
il tuo Amore.


Prima Lettura  Es 12, 1-8. 11-14
Prescrizioni per la cena pasquale.

mercoledì 28 marzo 2018

HO PRESENTATO IL MIO DORSO AI FLAGELLATORI / mercoledì santo



È forte il contrasto o piuttosto il paradosso per noi, visto che in Gesù queste due cose sono perfetta unità e armonia, tra la “remissività” di chi presenta (presenta!) il dorso ai flagellatori, le guance a chi gli strappa la barba  … e la capacità di confronto: affrontiamoci! (prima lettura) o la parola chiara – ma non colpevolizzante – di colui che dice: “uno di voi mi tradirà!”(Vangelo). Gesù riesce a rispondere affermativamente a Giuda che chiede: “Sono forse io?” senza svegliare i sospetti degli altri discepoli che l’avrebbero impalato seduta stante. 

Come ha fatto?

lunedì 26 marzo 2018

CREDI TU AL POTERE DI GESU' SULLE TUE MORTI? / Lunedì Santo 2018

Risurrezione di Lazzaro - Sebastiano del Piombo.



Attorno a Gesù la vita è una festa. Nella casa di Lazzaro c'è una cena piena di amicizia e di gratitudine dove molti vengono attirati dalla presenza di Gesù e anche da quella di Lazzaro risuscitato dai morti. Maria, sua sorella esprime il suo amore riconoscente a Gesù con il regalo di un profumo molto prezioso sparso sui suoi piedi. Giuda si adira e la colpevolizza gettando un’ombra di tristezza su quel gesto e su quella serata. Il Vangelo nota che lo fa perché è ladro. Dice san Paolo: “L’attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni  hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori” (1 Tm 6,10). Se è così (e la Parola di Dio non può essere annullata) conviene esaminarci sul nostro attaccamento ai soldi. Non rubiamo nella cassa forse, ma questo non siamo attaccati al denaro. E se è questa la radice di tutti i mali ….
Gesù invece rincuora Maria spiegando il valore del suo gesto.

sabato 24 marzo 2018

ARRIVARE IMPREPARATI ALLA PASQUA / Settimana Santa

Un bel ricordo della festa e della gente.


Ieri sera abbiamo celebrato una via crucis interparrocchiale per le vie della città molto ben preparata e di qualità. Ogni anno ci prepariamo alla Pasqua con la Quaresima e le opere di conversione. Ci sono anche tante cose da preparare per la Settimana Santa e il Triduo ed è giusto prepararsi al meglio. Eppure ogni anno arriviamo sempre impreparati. Ed è buono anche questo.

UNA MENTALITA' DA SCONFITTI / sabato V sett. Quaresima

Il Sommo Sacerdote Caifa  - Zeffirelli, "Gesù di Nazareth".


La gente parla sempre, commenta, elabora scenari. Così è nell’Italia dei venti milioni (almeno) di allenatori della Nazionale più quelli del Club del cuore, l’Italia dello share dei talk show, dei tribunali televisivi, e della posta per te, delle varie isole e delle case per guardoni, con le loro storie inventate o per lo meno modificate per fare più spettacolo, delle discussioni sulla politica, sui programmi e le coalizioni miracolose che tengono a malapena il tempo di una campagna elettorale, ecc… In Italia, ma non solo in Italia: in Francia, in Spagna, in tutte le nazioni e anche nell’Israele di duemila anni fa.

venerdì 23 marzo 2018

LE DIMISSIONI DI MONS. VIGANO'.


Qualcuno mi chiede della vicenda di Mons. Viganò che ha dato le dimissioni e di cui si parla molto in questi giorni sui media.

I fatti sono quelli:
Dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV) è partita una nuova collana intitolata ‘La Teologia di Papa Francesco’, con i contributi di vari teologi. Mons. Viganò ha chiesto a papa Benedetto di farne la prefazione. Papa Benedetto gli ha risposto con una lettera a carattere privato, ma questi ha voluto leggere ai giornalisti alcune frasi molto chiare che riprendo sotto:
“Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi”.
 “I piccoli volumi (i contributi di vari teologi sulla teologia di Papa Francesco che Papa Benedetto ha ricevuto) mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento”.

giovedì 22 marzo 2018

SIGNORE FA CHE IO TI CONOSCA! / giovedì V sett. Quaresima



Abramo crede nella promessa di Dio e sta diventando poco a poco il suo amico stretto (El Khalyl come lo chiamano gli arabi). Infatti Dio gli cambia il nome e questo cambiamento indica un cambiamento di destino (come il cambiamento di nome di chi viene eletto vescovo di Roma, Papa). Allo stesso modo Sarai diventerà Sara. Secondo la nota nella Bibbia il nuovo nome di Abramo non cambia nulla al significato precedente (è lo stesso per Sara). Ma c'è una cosa nel testo ebraico che non vediamo nella traduzione italiana: ‘BRM (‘aBRaM) diventa ‘BRHM (‘aBeRaHaM - Abraham), e Sarai (SRY) diventa Sarah (SRH). In tutt’e due viene aggiunta la lettera “H” che troviamo nel Tetragramma cioè il nome del Signore: YHWH. È come se il Signore desse loro, in modo uguale, una lettera del suo nome, infatti la metà del suo nome divino. Li fa suoi facendosi loro, consegnandosi a loro! Che cosa stupenda!

Abramo (e Sara) va verso Dio, entra sempre più in comunione con Lui.

mercoledì 21 marzo 2018

PRIMAVERA: AMO LA MIA CITTA' E LO DICO CON I FIORI! 21 marzo 2018


Per il Bene Comune due pilastri fondamentali sono : amare la nostra città e l’impegnarci in iniziative concrete da parte di tutti quelli che desiderano migliorarla.
Se (de)gli adulti non incominciano ad impegnarsi singolarmente in molte (piccole) azioni quotidiane positive per amore della propria città, tutti gli eventi collettivi, o il lavoro presso le scuole e i giovani, perderanno molta forza, se non saranno del tutto annullati.
L’amore è creativo. Se ho a cuore l’amore per la mia città, troverò sempre più modi nuovi per renderla più bella e accogliente per tutti. Ci sono molte cose che fanno parte del bene comune e alle quali siamo stati forse poco attenti finora:
-       

martedì 20 marzo 2018

LA GRAZIA DELLA VERGOGNA / Martedì V sett. Quaresima

Serpente di bronzo - Michelangelo, Cappella Sistina.

Gesù nel Vangelo (Giovanni 3, il dialogo con Nicodemo) riprenderà il simbolo del serpente innalzato nel deserto da Mosè che ci narra la prima lettura di oggi, tratta dal libro dei Numeri. Comprendiamo il senso di questo serpente di bronzo: guardare il male e in particolare il proprio peccato sotto e con lo sguardo di Dio. Senza lo sguardo di Dio non si può affrontare  il proprio peccato. Se uno tentasse di farlo con le proprie forze entrerebbe in disperazione. E anche con la grazia, vediamo quanto è difficile riconoscersi peccatore, non accusare  piuttosto gli altri o le circostanze. Rileggiamo questo testo del libro dei Numeri così importante e facciamone profitto: è un pilastro della nostra fede.

lunedì 19 marzo 2018

QUANDO IL RANGO SOCIALE DIVENTA UN OSTACOLO / san Giuseppe 19 marzo


Battistello - san Giuseppe col bambino.

Ringrazio i papi, in particolare Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Francesco, che mi fanno comprendere lo spessore della figura di san Giuseppe, vero Padre e Custode, Servo giusto e fedele, pieno di attenzioni.

Questo anno ho notato un particolare che forse può servire. Il Signore annuncia

domenica 18 marzo 2018

GESU' IMPARO' L'OBBEDIENZA / V domenica di Quaresima

Crocifisso - Salvador Dalì.


Questa mattina ho fatto gli scrutini a tre candidate al battesimo secondo il rito dei fanciulli (7 – 15 anni). Era la prima volta, c'è stata la scoperta del rito e la riflessione insieme ai catechisti sul contenuto di fede che esso propone, l’organizzazione della celebrazione: che bellezza!  Grande gioia (un “miracolo” che si perpetua negli anni: nel contingente francese della base Nato di Napoli, malgrado un turnover rapido – ogni tre anni – si trovano, e si formano, sempre catechisti che si rendono disponibili per l’iniziazione cristiana dei giovani  e l’animazione di una piccola comunità cattolica molto viva, con una crescita costante in organizzazione e in proposte!).

sabato 17 marzo 2018

POSSA IO VEDERE LA TUA VENDETTA SUI MIEI NEMICI / sabato IV sett. Quaresima



Mi sembra che la chiave che ci permette di entrare nella scena che ci presenta il Vangelo è nella prima lettura, in particolare questa frase: “Signore … possa io vedere la tua vendetta su di loro”.

venerdì 16 marzo 2018

MONETE FALSE / venerdì IV sett. Quaresima


Il giusto non aggredisce, non esercita violenza ma la sua parola, il suo stesso stile di vita diventano rimprovero costante per gli altri che si sentono davanti a lui come monete false.
Cos'è una moneta falsa? È come i bitcoin: fin quando tutti li vogliono hanno un valore, ma sono senza garanzia. Se la domanda speculativa dei bitcoin dovesse finire, sarebbero carta straccia immediatamente. È come il Re nudo: fin quando tutti ammirano il suo vestito inesistente, questi è bellissimo. Se qualcuno rompe l’incantesimo, ecco che tutti vedono la sua nudità.

giovedì 15 marzo 2018

BRICIOLE PREZIOSE / giovedì IV sett. Quaresima

Mosè davanti al Roveto Ardente.

Spigolando nelle letture di oggi, risaltano alcune cose:
Mosè, convinto che il popolo non ha giustificazioni per la sua condotta profondamente sbagliata, usa con Dio un argomento decisivo: “Se castighi il popolo come merita, sarà una tua disfatta, non sarai stato capace di salvarlo”. Oltre che “furba” questa preghiera mette in evidenza una doppia verità: “In noi non abita il bene, siamo nulla più il nostro peccato, solo Tu sei il Salvatore della nostra vita” e: “devo testimoniare te, non permettere che la mia testimonianza sia troppo oscurata agli occhi di chi non crede!” che esprime il senso di responsabilità nei confronti della missione ricevuta. Facciamo con insistenza questa preghiera di Mosè per noi stessi e per le nostre comunità!

mercoledì 14 marzo 2018

GRATUITA' E' SALVEZZA / mercoledì IV sett. Quaresima

Mosaico di P. Rupnik - Gesù uguale al Padre.

Nota Bene dal Vangelo di oggi per i Testimoni di Geova e chi li incontra: i Giudei vogliono uccidere Gesù perché chiamando Dio suo Padre, capiscono che afferma di essere uguale a Dio, non la sua Creatura più eccelsa o l’Arcangelo Michele. Gesù è di natura divina, “generato non creato”.

La cosa sconvolgente per tutti noi invece è che, a gente che non lo ascolta, che vuole solo eliminarlo perché, secondo la loro logica di potere, non c'è posto per loro e per lui, Gesù rivela il suo Mistero e la sua natura profonda con amore. Facendo questo Gesù inizia ad aprire più domande infinite che donare risposte esaurienti.

martedì 13 marzo 2018

QUINTO ANNIVERSARIO DELLA ELEZIONE A VESCOVO DI ROMA: AUGURI PAPA FRANCESCO / 13 MARZO 2018


Prima del Conclave (la Riunione per eleggere il nuovo Papa) i Cardinali si incontrano e si confrontano sui problemi della Chiesa e le proposte di soluzioni, nonché sul profilo che dovrebbe avere il prossimo Papa.
Il 7 marzo 2013 uno di loro fece un intervento intitolato: “La dolce e confortante gioia dell’evangelizzazione” che iniziava ricordando che: «L’evangelizzazione è la ragion d’essere della Chiesa». L’intervento era strutturato in quattro punti semplici e profondi. 

QUINTO ANNIVERSARIO DELLA ELEZIONE DI PAPA FRANCESCO, LA LETTERA DI PAPA BENEDETTO / 13 marzo 2018


© OSSERVATORE ROMANO | AFP

In occasione della presentazione della collana ‘La Teologia di Papa Francesco’, edita dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV), Papa Benedetto ha voluto scrivere una lettera molto breve quanto significativa:

“Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi”.

 “I piccoli volumi (i contributi di vari teologi sulla teologia di Papa Francesco che Papa Benedetto ha ricevuto) mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento”.


lunedì 12 marzo 2018

GESU' USA UN LINGUAGGIO OSCURO / lunedì IV sett. Quaresima



Battistero di San Giovanni in Fonte, Napoli - La mano del Padre incorona la Croce gloriosa.
dalla Croce vengono ogni sorta di beni in abbondanza.
Il Signore per bocca del profeta Isaia promette cieli nuovi e terra nuova, la pienezza di vita, cioè la vita eterna, usando immagini di felicità terrena, per essere compreso dalla mente umana.

Gesù nel Vangelo ci offre opere di vita, di vita guarita, di vita felice, ma, prima, usa un linguaggio “oscuro”. Al padre disperato che gli chiede di guarire il suo figlio morente egli risponde bruscamente: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Che linguaggio è questo? Che modi, che carità? Possibile che ci sia più felicità nel credere senza chiedere segni o guarigioni in situazioni disperate? Dobbiamo costatare che è proprio ciò che il Signore ci suggerisce: c'è più felicità in una vita di fede pura. Ma, di fronte alla richiesta umile di questo papà addolorato, Gesù, dal profondo delle sue “viscere di misericordia”, opera la guarigione richiesta. Quindi, non è peccato chiedere, però Gesù vuole che non ci fermiamo alla grazia richiesta, ma che andiamo oltre. Perché ci vuole più felici, ci vuole dare la vita in abbondanza e non qualche grazia. So che è oscuro per noi …

domenica 11 marzo 2018

CHI CREDE IN CRISTO HA VINTO LA MORTE? / IV Domenica Quaresima

Gesù e Nicodemo - Mathias Stomer (1600 - 1650).


Il popolo si è così tanto allontanato dalla Saggezza che gli è stata consegnata al Sinai e dalla fedeltà all’Alleanza con l’Unico, da comportasi in tutto come i popoli pagani circostanti. Il Signore gli ritira la sua protezione e permette ai suoi nemici di sottometterlo e portarlo in esilio. Lì, nella sofferenza, si risveglierà la nostalgia per la Terra dei Padri e per la Legge degli Antenati.
Infatti da questa Prima Lettura tiriamo  alcuni insegnamenti molto preziosi.
Dio non condanna per sempre. Passato un certo tempo, che serve da maturazione, da presa di

sabato 10 marzo 2018

IL MESTIERE PIU' ANTICO DEL MONDO / sabato III sett. Quaresima

Schulz (Schulz era un cristiano dichiarato).


È una battuta ma seria: qual è il mestiere più antico e diffuso del mondo? Giudice volontario. La prestazione è gratuita ma i danni sono a volte incalcolabili … 

venerdì 9 marzo 2018

IL VALORE DEL MONOTEISMO / venerdì III sett. Quaresima


Il Tetragramma del Nome Divino.
Nel Vangelo di oggi Gesù viene interrogato sul Primo Comandamento:  “Amerai l’Unico, non v’è altro Dio all’infuori di Lui”. Noi cristiani siamo monoteisti, al pari degli Ebrei e dei Musulmani. Per questo non dobbiamo perdere nessuna briciola della forza incredibile che questa Rivelazione dona all’uomo: c'è un Solo Dio! Qualcuno cerca di spiegare in senso naturale la fede monoteista: i Semiti era gente che viveva in zone aride, desertiche, c'era poca varietà di cose e vegetazioni, questo spingeva a credere in un solo Dio. Di fatto, non è così:  tra il suo clan politeista (che credeva in molti dèi), e Abramo, le condizioni esterne di cultura e di ambiente sono le stesse. Ma Abramo riceve la grazia di credere nell’Unico Dio. Non crede ancora che esiste un solo Dio. Quel Dio

giovedì 8 marzo 2018

IL TERRIBILE INDURIMENTO DEL CUORE / giovedì III sett. Quresima

Gesù scaccia i demonio muto.

Alcuni accusano Gesù scacciare i demoni per mezzo di Beelzebùl (“il Signore delle Mosche”, un modo dispregiativo ma molto evocativo di indicare Satana presso gli Ebrei). È un rovesciamento totale della Verità!

Come si può arrivare a tanto? Mi colpisce il suggerimento che ci fa la Chiesa attraverso la Prima Lettura. Geremia ci presenta un popolo che indurisce il proprio cuore, si ostina nella via del peccato, volgendo le spalle al Signore. Attraverso l’indurimento del cuore si può arrivare a rinnegare la Verità e la Fede. Potrebbe capitare a noi? Rimaniamo increduli. Invece sì, può capitare.

Quante volte senti anche tu nel tuo cuore emergere quella durezza, quel no profondo a delle proposte concrete di conversione al Vangelo? Io lo sento. Se me ne accorgo e chiedo perdono dopo aver acconsentito, oppure, meglio ancora, mi rendo conto di quel no e prima di acconsentirvi invoco l’aiuto di Dio: “Signore aiutami, non ho voglia di pregare, sono pieno di collera e non riesco a perdonare, ho paura e mi sembra sopra le mie forze di fidarmi della tua provvidenza – di accusarmi per questa colpa – di accettare questa umiliazione, ecc. …!”

Perché è chiaro che non siamo convertiti. Il cammino è ancora lungo, e il buio ci stringe, ma se facciamo un passo dopo l’altro, se invochiamo costantemente e sinceramente l’aiuto del Signore, lasciandoci guidare, lo Spirito Santo ci porterà sicuramente alla Casa.

L’immagine è presa da un sito e penso che il commento sul mutismo come segno dell’azione del demonio, che ho letto molto veloce, può interessare: http://kairosterzomillennio.blogspot.it/2012/03/cristo-e-il-demonio-muto_15.html

Prima Lettura   Ger 7, 23-28
Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio.

Dal libro del profeta Geremìa
Così dice il Signore:
«Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”.
Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle.
Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri.
Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 94
Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Canto al Vangelo   Gl 2,12-13
Gloria e lode a te, o Cristo!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.
Gloria e lode a te, o Cristo!


Vangelo
   Lc 11, 14-23
Chi non è con me, è contro di me.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde». 

mercoledì 7 marzo 2018

CHE SIGNIFICA: COMPIERE LA LEGGE? / mercoledì III sett. Quaresima


Come per ogni Parola di Dio, anche per quella di oggi ci sono vari approcci. Gesù dice: “Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.”
Per anime scrupolose o legaliste come ne ho conosciute o in ambienti tali, questi versetti sono una vera trappola e una contraddizione con il Vangelo. L’interpretazione scrupolosa e legalista è appena

martedì 6 marzo 2018

UN PUNTO DI VISTA DIVERSO SULLA GUERRA IN SIRIA DA CHI LA SUBISCE GIORNO DOPO GIORNO


Dare spazio a punti di vista diversi è necessario. Almeno per comprendere che possiamo essere condizionati dalle nostre fonti di informazione alle quali troppo spesso crediamo senza riflettere, in modo acritico. Un altro punto molto importante che ci offre questa lettera è di cominciare a misurare quanto siamo tutti facili a giudicare gli altri, ad indignarci delle cose che non vanno a casa loro, senza guardare le stesse cose, o peggio, che non vanno a casa nostra. Anzi, come puntualizza questa lettera, spesso siamo noi, in parte, la causa delle storture a casa degli altri. 

Un invito pressante, quindi, a giudicare e criticare di meno e a operare e pregare di più, lì dove siamo, dove possiamo realmente incidere sulle situazioni, a fare realmente la Storia, briciola dopo briciola, e non esserne solo spettatori scontenti. 

In ogni caso - anche non volendo credere senza cautela a tutto ciò che afferma questa lettera - è verissimo che nella grande stampa, la vita e le sofferenze dei cristiani del Medio Oriente sono spesso passate sotto silenzio, così come le sofferenze della gente comune. - fra Sereno.

Qui sotto il link del Sito che riporta questa lettera:

http://oraprosiria.blogspot.it/2018/03/lettera-aperta-delle-monache-siriane.html


Lettera aperta delle Monache siriane: Chiamare le cose con il loro nome, è questo l'inizio della pace.


Quando taceranno le armi ? E quando tacerà tanto giornalismo di parte ?
Noi che in Siria ci viviamo, siamo davvero stanchi, nauseati da questa indignazione generale che si leva a bacchetta per condannare chi difende la propria vita e la propria terra.

lunedì 5 marzo 2018

DA CHI VIENE LA SALVEZZA? LA BIBBIA E IL VOTO / lunedì III sett. Quaresima

La ragazza ebrea, rapita dalla sua famiglia e venduta come schiava a Naaman il Siro,
 viene incontro con amore al suo padrone diventato lebbroso.

Nel Vangelo di oggi, Gesù è invitato dai suoi compaesani di Nazareth a costituire con loro una comunità di interessi reciproci: noi ti votiamo, tu ci fai  diventare il tuo “cerchio magico”. Invece Gesù sarà anche per loro, come annunciato dal vecchio Simeone,  un segno di contraddizione. Per questo motivo egli, malgrado il suo amore verso tutti, “spacca il suo popolo” e sarà finalmente rigettato dai più.

domenica 4 marzo 2018

I DIECI COMANDAMENTI, FRUTTO DELLA PASQUA? / III domenica di Quaresima

Theodor Romboots - Cristo caccia i venditori del Tempio.

La liturgia di oggi ci ripropone i Dieci Comandamenti. Non li conosciamo forse a memoria? L’esperienza dice che purtroppo non è così … Ma se dobbiamo impararli o re-impararli conviene farlo bene. Nella “riduzione catechistica” alla quale siamo stati abituati, si è talmente impoverito in modo particolare il primo comandamento che il suo senso ne è stato travolto. Il primo comandamento non esprime una occupazione di spazi tipico delle impostazioni di potere: “io sono l’Essere Supremo, non c'è Dio all’infuori di me” tipo “Allahu akbar wa la ilah illa l-llah!”: “Allah è il più grande e non c'è Dio se non Allah”. Sarebbe un Dio statico. Così era l’idea che mi sono fatta di Lui da bambino. Per fortuna c'era Gesù che gli dava un po’ di movimento anche se sentivo una specie di contraddizione tra Gesù e Dio.

sabato 3 marzo 2018

FIGLIOL PRODIGO E COMUNITA' / sabato 2a sett. Quaresima

Rembrandt - Il Figliol Prodigo.


“Il Figlio perduto è stato ritrovato, sano e salvo!” Tutta la potenza dell’amore del Padre si esprime in queste frasi che troviamo nel capitolo 15 di Luca e, prima ancora nei gesti di attesa e di accoglienza del Figlio che ritorna. Questo figlio, poverino, non aveva capito molto dell’amore del suo Padre. Riconosceva solo il suo legame con lui che ha confessato, e il vantaggio, ritornando a casa, di non essere più randagio.

Oggi cosa può incitare un uomo a ritornare a Dio? Dio non si vede e anche se è Lui che anima il cuore profondo di tutti noi, solo la Chiesa può mostrarne il Volto.