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mercoledì 7 marzo 2018

CHE SIGNIFICA: COMPIERE LA LEGGE? / mercoledì III sett. Quaresima


Come per ogni Parola di Dio, anche per quella di oggi ci sono vari approcci. Gesù dice: “Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.”
Per anime scrupolose o legaliste come ne ho conosciute o in ambienti tali, questi versetti sono una vera trappola e una contraddizione con il Vangelo. L’interpretazione scrupolosa e legalista è appena
sopportabile in ambienti chiusi e stabili come i monasteri  di clausura per esempio, ma tende comunque a far prevalere le tradizioni umane sul Vangelo o addirittura sostituirlo.  In Società in cui i cambiamenti erano molto lenti, spesso la Chiesa si è stabilizzata su tradizioni e regole e, in genere, le ha moltiplicate. Tra i francescani c'è stato la “teoria delle siepi”. Una siepe delimita con precisione e protegge un campo. Così si aggiungevano altre regole minuziose per proteggere l’osservanza integrale della Regola scritta da san Francesco. Ma poi nella stessa logica si creavano siepi protettrici della prima siepe, ecc.  Papa Francesco ricorda che tra i gesuiti, c'era un manuale di regole che interpretava e sostituiva le Costituzioni scritte da Sant’Ignazio, fino al punto che un giovane gesuita non leggeva le Costituzioni del suo Fondatore ma i commenti di un suo successore. Mio papà raccontava che, a Lourdes, fino al Concilio, se arrivavano alcuni gruppi di suore alle piscine, si prevedeva per loro il doppio del tempo perché dovevano recitare una preghiera speciale nel togliersi e rimettere ogni capo di vestiario e non erano preparate a ometterle in una situazione particolare.…
Non può essere questo quello che vuole dirci Gesù. Anche se l’intenzione è pura, questo modo di fare assomiglia troppo ai riti nevrotici e/o scaramantici che molte persone osservano prima di intraprendere qualcosa. Nessun popolo guarderebbe ammirato ad un altro popolo caricato di un giogo così rigido (cfr. prima lettura).
Invece Gesù ricorda a tutti che la Legge e i vari precetti sono uno strumento per educare alla Carità, per educare ad uscire dall’egoismo della propria volontà, non per chiudere in gabbie. Il suo modo veramente libero di interpretare la Legge è l’unico giusto: non porta alla trascuratezza, ma al compimento fino al dono di sé sulla Croce. Chiediamo dunque zelo per Dio e per il suo Regno, chiediamo la grazia  di una vita offerta in ogni momento e in ogni situazione, la grazia di amare il Prossimo come se stessi, nella piena donazione. Tutto questo passerà attraverso la fiducia obbediente ad imitazione di Cristo, e l’ordine, attraverso una disciplina personale e comunitaria.

Prima Lettura   Dt 4, 1. 5-9
Osserverete le leggi e le metterete in pratica.

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo e disse:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?
Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 147
Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo   Gv 6,63.68
Gloria e lode a te, o Cristo!
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo   Mt 5, 17-19
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

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