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venerdì 31 dicembre 2021

QUALI AUGURI PER IL 2022? / 7° giorno dell'Ottava.

 


Buona fine, buon inizio! Il passaggio da un anno all’altro con lo scorrere del tempo che non si ferma nemmeno un secondo ci indica che la vita non è fatta di risultati e poteri acquisiti per sempre ma di processi in costante divenire, molti indipendenti dalla nostra volontà e capacità, altri invece affidati a noi. Ci sono certamente delle tappe e i doni di Dio ci accompagnano ma quando preferiamo “sederci” su risultati inamovibili, già entriamo in una logica diversa da quella di Dio. Papa Francesco dice che le realtà nuove nella Chiesa diventano presto vecchie se crediamo che la novità sia acquisita per sempre e non abbia bisogno di sviluppi e purificazioni. Chi vuole fermare la Storia si fossilizza.

La prima lettura ci ricorda però che abbiamo da Dio la capacità di discernere il bene e il male. Ci serve oggi per fare il bilancio del periodo trascorso e affrontare il futuro che si presenta.

Il Vangelo che chiude l’anno è il Vangelo di un inizio, anzi, l’inizio dell’inizio. La Bibbia comincia con la stessa espressione: “In principio…” e racconta la Creazione. Giovanni va alla radice: il Creato è un progetto di amore conforme al Verbo di Dio che era “in principio”.

Chi è in Cristo riposa su solide fondamenta, sulla Roccia, ma vivrà nel tempo e ci sarà il conflitto tra le tenebre e la luce anche nel 2022. Facciamoci gli auguri di un felice anno 2022 vissuto con una fede sempre più forte in Colui che è il Principio di ogni cosa e anche il loro Fine, un 2022 ricco di grazia e di discernimento.

 

Prima Lettura  1 Gv 2, 18-21
Avete ricevuto l’unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza.

giovedì 30 dicembre 2021

POLEMICHE SUL PRESEPE.

 


Questo sì! E' inculturazione della fede.



Questo, no!
Il Mistero di Gesù è da una parte troppo storico,
e dall'altra troppo grande per sostituirlo 
con un'altra persona o categoria. 


Ci sono state molte polemiche sul presepe (anche) quest’anno. Ci sono quelli che non ammettono un presepe diverso da quello tradizionale europeo con i personaggi di carnagione bianca tranne eccezioni come nel caso dei re magi e vestiti tipici che non devono essere più recenti dell'800. Ogni inculturazione diversa da questa è per loro un’eresia riguardo alla tradizione artistica quando non si pensa addirittura che travisi la fede.

Papa Francesco ha preso le sue critiche anche quest’anno perché il presepe di piazza san Pietro era peruviano e non avendo trovato spiegazioni dei simboli, ognuno si è dato da fare per inventarsene una. In particolare il Condor ha fatto impressione e qualcuno vi ha visto un simbolo massonico, mentre è solo l'animale simbolico nazionale del Perù come l'aquila lo è di vari paesi del vecchio e del nuovo mondo… Quello che ho letto sui social lascia sgomenti. Che una fede universale come il cristianesimo sia vissuta in modo così gretto è proprio desolante. Anche perché la nostra tradizione presepiale è proprio un esempio di inculturazione!

Ma poi c'è l’altro versante: quello dei parroci o comunità che al posto di Giuseppe mettono Omar, e al posto di Maria Halima. E magari Gesù si chiama Nadir? Per favore, questo no! È ideologia lontana dalla fede. È vero, anche se non piace a tutti, è più che legittimo che gli immigrati siano presenti nel presepe di oggi come Dio volle i pastori allora, gente totalmente emarginata, e così anche tutti gli scartati della società. Inoltre Gesù è venuto per tutti, ma specificamente per chiamare i peccatori: è bello quindi che, in un modo o l’altro tutte le componenti della società siano rappresentate nel presepe, in particolari quelle più precarie. Metteremo anche accanto alle pecorelle (e al bue e l’asinello che non sono menzionati nei Vangeli) anche le specie in via di estinzione!? Perché no? Gesù è venuto a salvare il mondo intero. 

ANNA FIGLIA DI FANUELE / 6° giorno dell'Ottava di Natale.

 



Accanto al vecchio Simeone appare un’altra figura che sembra forse non aggiungere molto: Anna figlia di Fanuele.  Che non uno ma due persone riconoscano spontaneamente nel bambino Gesù il Messia atteso, è certamente un fatto positivo, un rinforzamento.

Ma la figura di Anna ci mostra altri valori fondamentali. Ha trasformato la sua vedovanza in un servizio positivo e impegnato al Signore. Ci da l’esempio del digiuno e della preghiera costante nell’attesa della iniziativa di Dio. Solo Dio salva. Gli ebrei sono convinti che la preghiera accelera la venuta del Messia. Di fatto solo la preghiera (col digiuno) dà lucidità, sventa e allenta i lacci del demonio, rende il cuore docile alla grazia di Dio …

Anna loda Dio di fronte al Bambino e subito ne parla attorno a sé. L’evangelizzazione è così necessaria, oggi più che mai: parlare di Gesù a chi non ha speranza, la cui vita non ha un senso. Al tempo di Anna, sarà necessario aspettare ancora molto ma già sapere che Dio è all’opera, che il Messia è presente in mezzo a noi, solleva il cuore, rafforza la volontà nel bene. A maggior ragione quanto più potente è la Notizia che ci è stata affidata: Dio si è fatto nostro fratello, ha condiviso per amore la nostra vita tranne che nel peccato e si è dichiarato colpevole al posto nostro confidando nella misericordia assoluta del Padre che lo ha costituito Signore liberandolo dalle angosce della morte per mandarlo a noi a portarci la benedizione in un meraviglioso progetto di riconciliazione universale. Rimane però un mistero: perché le tenebre non lo hanno accolto, comprese le tenebre che sono ancora in noi e ci infiachiscono quando non ci fanno deviare dalla Via? Ma Egli è capace di portare il peso della nostra umanità mediocre e malata, rimanendo misericordioso e paziente, e invitandoci alla preghiera autentica e costante e alla purificazione come Anna.

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 12-17
Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

mercoledì 29 dicembre 2021

PERCHE' NON FACCIO ESPERIENZE SIMILI AL VECCHIO SIMEONE? / 5° giorno dell'Ottava di Natale.

 


Liturgicamente Natale è circondato dal Magnificat di Maria, dal Benedictus di Zaccaria, e dal Nunc Dimittis del vecchio Simeone, tre cantici stupendi con i quali la Chiesa scandisce ogni giorno la sua preghiera, alle Lodi, ai Vespri e a Compieta. È bello pensare che la nostra preghiera, fondata sulla Passione Morte e Risurrezione di Gesù, ritorna ogni giorno all’umile e straordinaria inizio dell’Incarnazione, della famiglia di Nazareth.

Oggi incontriamo il vecchio Simeone. È un uomo dell’Antica Alleanza ma giusto e pio, e fa esperienza così intima e abituale dello Spirito Santo che questi lo guida nei suoi pensieri e nei suoi movimenti. Facciamoci allora una domanda. Io sono stato battezzato in Spirito Santo e fuoco, e mi è stato promesso che dopo essere dimorato presso di me (come per il vecchio Simeone) per la Parola di Gesù ricevuta, lo Spirito sarà dentro in me (Gv 14,7). È possibile che io non faccia nemmeno esperienze come quelle di Simeone?

Ma sai, ci sono anche tanti esaltati nella Chiesa, in alcuni gruppi… Lo so, ne incontro ogni giorno. Ma Simeone ha un segreto: è giusto e pio. Cioè osserva la Legge e i suoi precetti (è giusto), non solo esternamente ma dal profondo della sua fede, del suo cuore (è pio). È il segreto di Giuseppe e Maria: nel Vangelo di oggi viene ricordato tre volte che obbediscono alla Legge. Nell’obbedienza e l’umiltà risiede la loro difesa contro loro spirito del male, contro le tentazioni di esaltazione o di deviazione dalla fede.

Il problema è che molti non invocano nemmeno lo Spirito Santo, non si mettono in ascolto, si accontentano di qualche pratica o preghiera esterna. Non crediamo che Dio vuole essere Uno con noi, chiamarci amici, e non viviamo in comunione con Dio.

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 3-11
Chi ama suo fratello, rimane nella luce.

martedì 28 dicembre 2021

PERCHE' DIO HA SALVATO IL BAMBINO GESU' E NON GLI ALTRI BAMBINI DI BETLEMME? / Santi Innocenti, 28 dicembre.

 


Bambini lasciati massacrare mentre Gesù viene salvato? Com’è possibile? Gesù, crescendo, l’avrà certamente saputo. L’essere stato risparmiato lo avrà aiutato a maturare la visione della sua vita come dono, come missione?

Mentre la debolezza di Gesù neonato nel presepe ci intenerisce, la sua debolezza nel massacro di Betlemme forse ci scandalizza, comunque ci interroga: perché Dio non è intervenuto? Questo episodio difficile ci mette di fronte all’essenza del cristianesimo: la Buona Notizia della presenza di un Salvatore non è quella di un Dio potente (avido di preghiere di figli prostrati prima di concedergli le grazie richieste e neppure a tutti) che mette tutto a posto facendo piazza pulita dei cattivi. Questa presenza può essere rifiutata, la libertà non viene annullata, ma solo chiamata a scegliere. Il giusto può allontanarsi dalla giustizia e morire, come il malvagio può convertirsi a Dio. Questo è un tema costante nella Bibbia. Vedi in particolare Ezechiele 18, 21 – 32.  Erode ha ricevuto la Buona Notizia attraverso i Magi ma l'ha rifiutata, e il malvagio non nuoce solo a sé stesso...

Siamo anche solidali – possiamo spesso dire vittime – di un contesto più o meno positivo o negativo. Ma chi cerca Dio con tutto il cuore troverà la salvezza, perché il Dio debole di Betlemme è anche il Dio onnipotente e sapiente che guida la Storia e il sangue di Gesù è stato offerto in espiazione per i peccati di tutto il mondo e purifica i credenti in lui.

 

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

lunedì 27 dicembre 2021

TESTIMONE CORAGGIOSO DELLA VITA / San Giovanni Apostolo

 


A Natale un sacerdote ha ricordato che secondo il Talmud se cade una pecora in un pozzo, salvala, se cade un pubblicano o un pastore, lasciali nel pozzo! Questo dà molta forza a quello che sapevamo del disprezzo che circondava i pastori e dell’amore di Dio stesso per gli ultimi che fa di loro i primi testimoni della sua nascita, dell’amore contro corrente di Gesù che accoglie pubblicani e peccatori, è amico delle prostitute e dei samaritani e non esita a mangiare a tavola con tutti costoro.

San Giovanni che festeggiamo oggi sembra molto tranquillo paragonato a san Paolo, scrive in modo sicuro e con toni pacati. Non lasciamoci ingannare. Assieme al fratello Giacomo erano chiamati da Gesù “figli del tuono”. Nei suoi scritti mette in evidenza il contrasto e la lotta tra luce e tenebre, vita e morte. L’ “apprendistato” come discepolo, assieme agli altri apostoli, non è stato una passeggiata. Fino all’ultimo: dopo la tragedia infinita della morte di Gesù in croce, ecco che nemmeno il corpo di Gesù viene lasciato in pace: non si trova più! Un'altra grana che non ci voleva proprio. Ma si alzano e vanno a vedere, anche Pietro, per amore di Gesù che egli ha rinnegato vigliaccamente.

Che siamo i pastori rigettati da tutti, oppure Pietro che ha tradito o Giovanni, alziamoci e andiamo in cerca di Gesù finché l’avremo trovato, vivo, serviamolo con costanza. La Scrittura è la nostra garanzia, lampada che brilla nell’oscurità della nostra vita.

 

Prima Lettura  1 Gv 1,1-4
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.

domenica 26 dicembre 2021

DIO DEVE ESSERE IL PRIMO NELLA FAMIGLIA? / Festa della Sacra Famiglia 2021

 

Il piccolo Samuele al tempio, non è un bambino di due anni abbandonato che dovrà vivere solo con un vecchio. Egli entra nella famiglia di Eli, dei suoi figli e dei loro bambini. Ma comunque riteniamo oggi che questo sia inadeguato per un bambino. Solo la fede di Anna rimane un insegnamento validissimo per oggi. Ci ricorda che anche nella maternità Dio deve essere il primo servito e che i genitori sono al servizio della vocazione cristiana dei loro figli.

San Giovanni afferma la grandezza della nostra vocazione cristiana anche se il mondo non ci conosce e neppure noi stessi comprendiamo veramente cosa significa essere figli di Dio.

Anche Gesù dodicenne che rimane al Tempio di Gerusalemme all’insaputa dei genitori ribadisce il primato di Dio nella sua vita e nella vita della famiglia. C'è un particolare: egli lo fa da bambino e non siede sul tronetto. Infatti ritorna a Nazareth ed è sottomesso a Giuseppe e Maria. Ma non solo: Gesù non insegna ai Dottori come si dice spesso. Infatti “Li ascoltava e li interrogava”. Ha rispetto per i maestri e per gli adulti. Solo se interrogato apre la bocca e risponde e tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.” Chiaramente le domande e le risposte di Gesù piene di sapienza diventano una testimonianza e un insegnamento per questi maestri.

Ci sono sempre stati bambini prodigi, geni che si manifestano precocemente. Non è buono esaltarli. Gli influencer di oggi quasi sempre sono influencer del vuoto e del capriccio, ma specialmente quando sono bambini fargli credere di essere già arrivati, di dover tutto a sé stessi, è una premessa di infelicità per loro. Anche perché molti non reggono il successo e una volte sfruttati dagli interessi economici vengono abbandonati nelle loro difficoltà di crescita, di identità. Molti purtroppo pensano in fondo che la vita sia intrinsecamente cattiva e, quindi, invece di preparare alla vita adulta, l'infanzia deve essere una bolla che protegge quanto più possibile dalla crescita e dalla responsabilità. C'è chi vuole preparare alla vita adulta, ma propone solo la ricerca di sicurezza, vantaggi a corto termine, e non ideali nobili, degni dell'uomo e di figli di Dio. Anche questo soffoca l'anima e le capacità migliori di sviluppo della personalità.

 

Prima Lettura  1 Sam 1,20-22.24-28
Samuele per tutti i giorni della sua vita è richiesto per il Signore.

 

sabato 25 dicembre 2021

NATALE: DONO DI RINASCITA / Natale 2021

 


I pastori erano tra le persone considerate ai margini, e dopo aver visto Gesù sono rimasti pastori. Forse la loro vita non è cambiata come quella della samaritana che è stata chiaramente reintegrata nel suo villaggio dopo che i compaesani hanno creduto al suo annuncio: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto» (Gv 4,39). Ma certamente Gesù è venuto a cambiare la loro vita. Interiormente qualcosa è successo, ed è l’occasione di un nuovo inizio, di un processo di rinascita. «Se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». (Gv 3,3). Ogni incontro con Cristo vivo è una rinascita.

Ieri ho visto su TV2000 l’intervista di un giovane uomo oggi scarcerato da quattro anni dopo la condanna per un omicidio compiuto a 15 anni, sposato, impegnato in un lavoro onesto. Il giornalista gli ha ricordato che a TV2000 sono anche molto attenti al dolore delle vittime e delle loro famiglie. Le prime parole della sua risposta furono: “chiedere perdono e guardare avanti, andare avanti”. Sul momento mi è sembrato molto poco. Ma poi ascoltando il resto della conversazione e vedendo la sua sensatezza e sobrietà ho capito che il peso che porta questo fratello è ancora troppo forte. Non è facile guardare il tuo fallimento così profondo e atroce quando hai ucciso un tuo simile. E nel suo percorso di rinascita egli ha aperto gli occhi. Alcuni lo fanno da soli e entrano in disperazione. Altri ancora non riescono nemmeno ad aprire gli occhi sulla realtà e il loro “andare avanti” è solo una fuga avanti. Molti hanno vissuto fallimenti molto profondi anche se non hanno ucciso con l’aborto o in altro modo. Molti vivono costantemente un senso di inadeguatezza. Andare avanti è sempre necessario. Andare avanti nel cammino col cuore aperto permette alla grazia di inserirsi. Ma siamo invitati a fermarci. Fermarci vicino al presepe, dove sono perdonati tutti i nostri peccati, a ripartire da lì, a lasciarci prendere la mano dal piccolo, a rinascere e crescere davvero con lui.

 

Prima Lettura  Is 62,11-12
Ecco, arriva il tuo Salvatore.

venerdì 24 dicembre 2021

BENEDIZIONE E TIMORE / 24 dicembre.

 


Per farci entrare nello spirito del Natale la Chiesa ci propone, ieri il Magnificat di Maria, oggi il Benedictus, il canto di lode e benedizione a Dio di Zaccaria.

La Lode e la Benedizione a Dio come preghiera perfetta, dei perfetti. Non tanto preghiera di ammirazione per la bellezza, grandezza e forza di Dio, ma e soprattutto perché egli è il nostro alleato fedele, che ama il suo popolo, i poveri, attraverso in piano di salvezza che dura nei secoli e si realizza per vie non immediatamente comprensibili per l’uomo. Impariamo da Zaccaria e da Maria la Lode, la comprensione del piano di Dio. Dio abita nella benedizione.

Chi benedice nel Vangelo di oggi? Un uomo giusto, attento, che è vissuto desiderando un figlio e non l’ha avuto, ha visto soffrire giorno dopo giorno la sua moglie che si vergognava di essere sterile, ha dovuto consolarla senza fine e forse hanno litigato, un uomo che aveva perso ogni speranza essendo ormai vecchi tutti e due. Quando appare l’angelo che gli dice che la sua deesis (preghiera di domanda) è stata esaudita non gli crede e viene castigato con nove mesi di silenzio!... Secondo i criteri dell’uomo moderno dovrebbe essere solo arrabbiato con Dio. E invece …

Pochi giorni fa, raccontando un episodio cruciale della mia vita dove ho visto il Signore salvarmi da un mio grosso errore, ho capito meglio fino a che punto tutti sono nelle sue mani, molto più di quanto avevo creduto finora, pur rimanendo io libero. Questa luce nuova sulla mia vita, dopo 40 anni, mi fa sentire infinitamente piccolo, protetto, ancora più confermato nella certezza di essere stato chiamato, e mi incute il timore che trovo in Giacobbe, in Giuseppe venduto dai fratelli, in Elia…  in Zaccaria e in Maria di Nazareth. Vorrei anche avere il loro stesso amore.

 

Prima Lettura    2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16
Il regno di Davide durerà in eterno.

giovedì 23 dicembre 2021

LE SORPRESE DI DIO / 23 dicembre.

 


“Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore:.. perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio.”

Ma appare Gesù che accoglie con dolcezza e incoraggia tutti, mangia con i peccatori... Noi diremmo oggi che egli inaugura “la Chiesa della misericordia, la Chiesa inclusiva, la Chiesa di Fratelli tutti” e per questo viene aspramente criticato: “la fa troppo facile!”. Giovanni Battista non lo critica ma rimane pure lui perplesso perché dalle profezie come quella di Malachìa che abbiamo appena sentita, si era fatto un’idea diversa del Messia.

Gesù prosegue predicando le esigenze del Regno di Dio e invita a seguirlo per andare fino in fondo, a lasciarsi “affinare come oro e argento”; egli invita a prendersi cura dei poveri, della casa comune, ad accogliere e integrare lo straniero e il profugo, a difendere i valori cristiani non chiudendoci ma vivendo il Vangelo. Gesù viene ancora criticato dagli stessi – che non lo seguono – perché “la fa troppo dura, impossibile”. Dicono, per usare le parole di oggi, che Gesù getta la maschera e rivela il suo volto di “comunista”, di “massone”, di “servo di satana” …. E anche “da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui” (Gv 6, 66). Gli stessi discepoli sono smarriti.

Chi si comporta oggi come Gesù volendo una Chiesa serva, inclusiva, universale, cioè cattolica, invitando e incoraggiando tutti a credere nel Signore Gesù e a trovare posto nella Chiesa? Chi sottolinea sempre che questo è possibile solo con la dinamica della grazia,  ma non nasconde le esigenze del Regno? Chi ha indovinato mandi un messaggio.

Anche Giovanni Battista poneva molti interrogativi«Che sarà mai questo bambino?»

 

Prima Lettura   Ml 3, 1-4.23-24
Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elia.

mercoledì 22 dicembre 2021

LA BEATA VERGINE MARIA, E' CATTOLICA O PROTESTANTE? / 22 dicembre.




 I protestanti mettono molto l’accento sulla salvezza per grazia ma scartano la Vergine Maria per paura di idolatria. I cattolici riconoscono la grandezza e il ruolo di Maria come Madre del Dio incarnato quindi Madre di Dio, ma spesso insistono tanto sul merito e il peccato, mettendo in secondo piano la salvezza per grazia. Il paradosso è che proprio la vera Maria di Nazareth, la “super cattolica” Vergine Maria, è la più perfetta espressione della salvezza per grazia. La sua maternità divina è pura grazia, nonché il suo essere Immacolata Concezione. Anche la sua fedeltà è senz’altro merito suo ma anche frutto costante della grazia. “Nei santi, Dio corona le sue grazie”.

Il Magnificat esprime il vero atteggiamento del credente: benedire Dio costatando la sua generosità e la sua fedeltà, magnificando il suo progetto di salvezza per l’umanità nel quale, senza merito, vengo inserito. Anche Anna, la mamma di Samuele, nel suo sacrificio incomprensibile per la nostra sensibilità moderna, esprime il primato assoluto della grazia: non ho merito, non ho diritti, tutto, in particolare questo bambino, è del Signore. Anche se si incontra spesso la gratitudine per il dono della maternità, sarebbe importante che le mamme, le famiglie, approfondissero questo senso della gratuità, del servizio del Signore, riguardo i loro figli.

 

Prima Lettura  1 Sam 1, 24-28
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.

"PER LA SUA STESSA NATURA IL BATTESIMO DEI BAMBINI RICHIEDE UN CATECUMENATO POST BATTESIMALE".

Battistero monumentale di 
S. Giovanni in Fonte, Napoli, 
il più antico in Occidente.

 

Ancora sotto la minaccia della pandemia, il nostro lavoro pastorale ha ripreso. Da più parti, durante il lockdown, si era augurato di approfittare delle restrizioni per progettare il nuovo, “di fare un anno sabatico, dedicandolo alla contemplazione del Mistero e al ripensamento della nostra pastorale” come disse un vescovo campano. È vero, in quel periodo, parlo con gratitudine della nostra realtà locale, si sono spese molte energie nelle urgenti e benemerite opere di carità, e nella catechesi in DAD per non far perdere del tutto quel periodo ai bambini in età di catechismo e ai candidati ai sacramenti. Ma mi sembra che di progettazione nuova se ne veda poca. Ora, in tanti campi, liturgico, profetico e comunionale, il Concilio Vaticano II non è ancora applicato. Per esempio il Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992, voluto in conformità al Concilio, afferma la necessità del catecumenato post battesimale. Dopo 30 anni, chi ne parla?

 

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

PARTE II / SEZIONE II /

CAPITOLO I : I SACRAMENTI DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA

ARTICOLO 1 : IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito (« vitae spiritualis ianua »), e la porta che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione:4 « Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l'acqua e la parola ».5

….

L'iniziazione cristiana

martedì 21 dicembre 2021

SIGNORE DONACI SANTI, FAMMI DIVENTARE SANTO / 21 dicembre 2021.



 Nella Visitazione, la presenza concreta, fisica di Gesù, santifica Giovanni Battista e sua madre. Dio è sempre lo stesso eppure le grazie non sono sempre le stesse: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! (Mt 13:17; anche Lc 10:24). La presenza rende efficace, operante il progetto di Dio. E notiamo che è Maria che porta Gesù, lo dona, come tutti i santi e noi stessi abbiamo come missione di portare la presenza di Gesù nel mondo. Affinché il cristianesimo non muoia, o rimanga roba da museo, c'è bisogno di cristiani vivi, anzi di santi. “Ma – mi dirai – il cristianesimo cattolico non può morire, Gesù ha promesso che le porte degli inferi … ecc.,!!!” Questa promessa di Gesù però non include tutti i luoghi, tempi e persone. Una parrocchia può languire e morire fino a scomparire del tutto.

Un Cardinale di Parigi (Suhard?) preoccupato per le periferie scristianizzate si mise a chiedere a Dio “Santi per la sua città”. Dopo aver iniziato a pregare intensamente, si rese conto che non aveva ancora chiesto di diventare santo lui stesso. E facendolo scopriva dentro di sé esitazioni, resistenze ad una piena conversione. Non è forse questa la situazione in cui ci troviamo tutti? Chiediamo santi per questo tempo, così necessari, ma prima di tutto chiediamo di diventare santi noi, rispondendo pienamente oggi alle sollecitazioni della grazia.


Prima Lettura   Ct 2, 8-14
Ecco, l’amato mio viene saltando per i monti.

lunedì 20 dicembre 2021

LE CONSEGUENZE DEL SI' / 20 dicembre.

 



Il re Acaz si riveste di apparenze pie per rifiutare il segno che gli propone Dio: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». L’intervento di Dio disturberebbe il suo progetto già ben definito.

Anche Maria, come ogni essere umano, ha un suo progetto che, inevitabilmente, è più a sua misura, può gestire. La proposta di Dio manda tutto per aria, salvandola da ogni autoreferenzialità. Senz’altro l’annuncio dell’angelo apre un orizzonte meraviglioso, ma impegna tutta la sua vita, implica una consegna senza ritorno. Abramo si incamminò senza sapere dove andava. Il popolo nel deserto si lasciava guidare dalla colonna di nube. Maria non sa per dove passerà assieme a suo figlio. Anzi, in quei primi momenti, oltre ad una esperienza di libertà interiore straordinaria di cui siamo certi senza conoscerne i particolari, lei vede sicuramente anche l’oscurità del suo cammino non avendo altri appoggi che in Dio.

Anche noi abbiamo detto “Sì” nel nostro battesimo. Fino a che punto vogliamo compierlo fino alla pienezza, consegnandoci totalmente a Dio?

 

Prima Lettura   Is 7, 10-14
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio.

domenica 19 dicembre 2021

QUANDO LA COMPRENSIONE VA ALDILA' DELLE PAROLE / IV Domenica di Avvento.

 


Il Vangelo della Visitazione di oggi mi dona sempre grande gioia: “Maria si alzò e andò in fretta …”. Maria è semplice e premurosa e la vedo col suo passo giovane e svelto correre verso l’anziana cugina incinta per aiutarla e condividere la sua gioia. Imitiamola.

Ma più straordinario è quanto succede attraverso il suo saluto a Elisabetta, un semplice saluto come lo fanno tutte le persone normali: Giovanni Battista sente la grazia investirlo e sussulta, Elisabetta è riempita di Spirito Santo e comprende il Mistero davanti a sé. Tutto questo perché la parola di Maria è Uno con la Parola, col Verbo.

Ma solo Lei ha concepito nel grembo il Figlio di Dio! Io come posso fare? Anch’io sono Uno con Dio se faccio la sua volontà. Ci sono incontri in cui la comprensione va molto aldilà delle parole dette. Dio ci usa come suoi strumenti, come e quando vuole. Però lo può fare meglio con i suoi amici fedeli, con chi si sottomette a Lui in tutto. Ricordo tra altri, nell‘89, l’incontro con il Cardinal Duval, ormai novantenne, a Notre Dame d’Afrique ad Algeri. Meno di mezz’ora. Disse cose molto semplici. Ma se l'autostop da Tunisi ad Algeri fosse servito solo per questo incontro, ne valeva la pena. Il Curato d’Ars alla fine aveva solo 5 denti e si comprendevano male le sue parole, eppure convertiva la gente. Prima di morire egli confidò ai suoi parrocchiani: “il Signore vi ha visitato (in me) in modo quasi fisico”.

 

Prima Lettura  Mic 5,1-4a
Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele

sabato 18 dicembre 2021

LE GRANDI LEZIONI SPIRITUALI DI GIUSEPPE (E DI MARIA) / 18 dicembre.

 


Giuseppe non sa nulla e quando Maria torna dalla cugina è evidentemente incinta e non da lui. Un adulterio, un tradimento, ama un altro uomo. Giuseppe pensa di ripudiarla in segreto. Lei gli ha fatto del male ma egli non vuole farle del male. Che grande lezione.

C'è nella tradizione cristiana un’altra lezione che si può dedurre solo dalla qualità di fede di Maria e Giuseppe. Quando Giuseppe ha saputo dall’angelo quello che era avvenuto, dice a Maria: “perché non me lo hai detto? Ti avrei creduto!” – “Non volevo mettermi tra te e Dio !”. Maria credendo in Dio e offrendogli il suo “Sì” pieno, vuole dipendere totalmente da Lui, essere difesa solo da Lui. Rischia fino in fondo. Questo permette però a Dio di introdurre Giuseppe direttamente in questo Mistero invece che attraverso la parola di Maria.

Prendendo Maria con sé, Giuseppe "prende anche il suo peccato”. Non tutti credono che il figlio sia suo : nei piccoli villaggi si spia ogni movimento e si parla. Anche se il figlio fosse di Giuseppe, lei soprattutto, ma anche lui hanno dato scandalo, escono diminuiti agli occhi dei loro compaesani e ne portano il peso.

  

Prima Lettura   Ger 23, 5-8
Susciterò a Davide un germoglio giusto.

venerdì 17 dicembre 2021

PAPA FRANCESCO COMPIE 85 ANNI / 17 dicembre.

 


Auguri papa Francesco. Ero stato impressionato nel 2000 – e anche in altre occasioni – della creatività nella vecchiaia di Giovanni Paolo II quando infilò una sua preghiera nel Muro del Tempio a Gerusalemme. Papa Francesco, oggi hai compiuto 85 anni e hai sempre una “(cagionevole) salute di ferro” come dicono i tuoi medici, ma soprattutto hai questo coraggio e questa lucidità creativa che ti muovono, frutto, al tuo livello di responsabilità, non più tanto della tua intelligenza e della tua esperienza, che contano, ma soprattutto di un abbandono totale alla volontà di Dio.

Scoprire che Giovanni Paolo II ha fatto errori seri, come per esempio nel caso del Fondatore dei Legionari di Cristo, o del Cardinale MacCarrick, ecc., mi permette di comprendere quanto la tua missione sia difficile e quanto il Papa, ogni Papa, ha bisogno dell’aiuto di tutti. Ognuno nella Chiesa è, si può dire, necessario, con la preghiera, la bontà, ma anche la lucidità e il coraggio. Se il Papa è solo non potrà far diventare carne e vita quotidiana della Chiesa anche le cose più sante. L’abbiamo visto con i Papi precedenti: benché siano da tutti lodati come santi e ispirati, figure di statura mondiale, non hanno impedito la deriva della Società, e la disaffezione di molti battezzati riguardo ai valori cristiani e umani.

Ma Dio non ci abbandona. Come poteva pensare la famiglia Bergoglio accogliendo un nuovo figlio, che sarebbe diventato quello che è oggi? Sta a noi a credere oggi in Dio che evidentemente si fida di sé ma anche di noi e non solo ci ama infinitamente senza condizioni, ma ci affida il compimento delle sue promesse. La genealogia di Gesù ne è l’esempio chiaro: questa successione pienamente umana di generazioni è segnata anche dal peccato, a volte molto grave, ma cammina verso la pienezza e il suo frutto è il Dio con noi, il Dio incarnato che assume pienamente la fragilità dei suoi antenati, non solo come natura mortale ma anche come storia di peccato e non si vergogna di chiamarsi loro figlio.

 

Prima Lettura   Gn 49, 2.8-10
Non sarà tolto lo scettro da Giuda.

giovedì 16 dicembre 2021

HANNO RESO VANO IL DISEGNO DI DIO SU DI LORO / giovedì III sett. di Avvento.

 


Dopo che i suoi inviati sono partiti, Gesù fa l’elogio di Giovanni Battista, dimostrando  una grande cortesia e fratellanza, ma anche facendo un annuncio, una rivelazione del piano di Dio. Gesù conferma la missione del Battista e l’importanza del suo battesimo. Giovanni non è il Messia ma è la porta per la quale bisogna passare per poter accogliere il Messia. Ed ecco che chi rifiuta di abbassarsi nelle acque del Giordano per ricevere il perdono dei suoi peccati si mette fuori dalla Grazia che Dio offre.

Molti considerano la Grazia come qualcosa che si può tenere sullo scafale, a disposizione sempre, e quindi rimandano la conversione giorno dopo giorno. Non è così. C'è l’ora di Dio, ci sono i passaggi di Dio. Sant’Agostino li temeva, perché se egli non gli veniva incontro in quel momento, in quel modo che aveva deciso il Signore, non sapeva quando sarebbe ripassato, aveva perso un’occasione di salvezza preziosa.

Mentre il piano di Dio va avanti comunque i farisei e i dottori della Legge hanno reso vano il disegno di Dio su di loro”. Dio non li abbandona, ma la vita passa, diventa sempre più complicato liberarsi dagli impedimenti alla conversione. Dio ripassa, ma forse alcune possibilità non si ripresenteranno più.

Cerchiamo oggi di cogliere tutte le occasioni di conversione, anche le più piccole, non solo le grandi, perché se non alimentiamo il fervore con le grazie quotidiane che il Signore ci offre, è più che probabile che non avremo le forze necessarie per rispondere alle grazie grandi.

 

Prima Lettura  Is 54, 1-10
Come una donna abbandonata ti ha richiamata il Signore.

mercoledì 15 dicembre 2021

SEI TU COLUI CHE DEVE VENIRE? / mercoledì III sett. Avvento.

 


Il Vangelo di oggi ci dà lezioni spirituali importantissime: i santi non sanno tutto, non sono tutto; non si vantano; sono aperti al dialogo fiducioso.

Infatti Giovanni Battista si rivela in modo inatteso per chi lo vede solo come un uomo vestito di pelle che grida nel deserto. Egli manda due suoi discepoli da Gesù per chiedergli se è il Messia. Infatti Gesù non si comporta come lui pensava. Avrebbe quindi buoni motivi di essere sospettoso: e se fosse un usurpatore? In questi giorni leggevo l’intervista di un prete che si vanta falsamente di essere il padre spirituale di una monaca. Che tristezza! Ma Giovanni aspetta prima la risposta di Gesù stesso per continuare la sua valutazione.

Gesù non risponde direttamente ma rimanda alla Scrittura che egli compie: da quel che faccio, concludete voi stessi. C'è chi si vanta di opere e numeri non veri e chi come san Paolo segue Gesù nell’umiltà: potrei vantarmi – dice - “ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me”. (2 Cor 12,6).

Questo Vangelo sottolinea anche un altro aspetto molto importante e delicato: i santi non sanno tutto, non sono tutto. “Padre Pio diceva…”. Di fronte a qualche “citazione” rimango perplesso perché ho il sentore che non sia autentica. Ma soprattutto è fondamentale situare una frase, un gesto, nel suo contesto. Benché la santità di P. Pio sia eccezionale, alcuni aspetti  rimangono legati al suo tempo: egli è “solo” Padre Pio. C'è chi invece vorrebbe fermare la Storia al proprio tempo, ai propri gusti o idee. Le polemiche di questi giorni sul presepe di Piazza san Pietro lo dimostrano. Ognuno ha il sacrosanto diritto di avere gusti personali, ma giudicare offensivo, ridicolo, un presepe solo perché viene da un’altra cultura e non rispecchia i canoni dei (bellissimi!) presepi napoletani del ‘700 è segno di una rigidità “provinciale” lontana dallo Spirito di Gesù Cristo. È grave quando questo atteggiamento appare in materia di espressione liturgica, o della dottrina, o di tradizione del proprio ordine religioso, ecc. Giovanni Battista invece è aperto alle sorprese di Dio.

 

Prima Lettura  Is 45, 6-8. 18. 21-25
Stillate, cieli, dall'alto.

martedì 14 dicembre 2021

ANCORA BABBO NATALE: RIFLESSIONI 2 E CONCLUSIONI


( segue da: La Gioia del Vangelo: ANCORA SU BABBO NATALE: RIFLESSIONI SULLA POLEMICA RECENTE 1)

Un genitore cristiano, chiedendo il battesimo per i suoi figli si impegna a educarli nella fede, ad annunciargli la Buona Notizia, a fargli conoscere la bellezza del Regno di Dio e del Paradiso. Sorge allora una domanda: la nostro fede e la nostra esperienza di Dio sono così povere che non sappiamo che la realtà del Regno di Dio, la gioia della Risurrezione, superano ogni sogno più bello, e che ogni sua rappresentazione è più entusiasmante di qualsiasi Babbo Natale, che l’incontro con Dio e con la Vergine Maria nella preghiera eleva e consola un bambino più di qualsiasi favola? Ma i genitori cristiani educano i loro figli alla preghiera? A dire delle preghiere o "preghierine" quasi certamente sì, ma a pregare, a incontrare Dio? Inoltre, Dio è onnipotente e provvidente e dona dei segni del suo amore nella vita reale. Saperli riconoscere – Dio mi ama, si interessa di me - sono i regali migliori.

C'è ancora un’altra domanda: è educativo dire le bugie ai figli? Penso che ognuno conosca già la risposta.