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mercoledì 15 dicembre 2021

SEI TU COLUI CHE DEVE VENIRE? / mercoledì III sett. Avvento.

 


Il Vangelo di oggi ci dà lezioni spirituali importantissime: i santi non sanno tutto, non sono tutto; non si vantano; sono aperti al dialogo fiducioso.

Infatti Giovanni Battista si rivela in modo inatteso per chi lo vede solo come un uomo vestito di pelle che grida nel deserto. Egli manda due suoi discepoli da Gesù per chiedergli se è il Messia. Infatti Gesù non si comporta come lui pensava. Avrebbe quindi buoni motivi di essere sospettoso: e se fosse un usurpatore? In questi giorni leggevo l’intervista di un prete che si vanta falsamente di essere il padre spirituale di una monaca. Che tristezza! Ma Giovanni aspetta prima la risposta di Gesù stesso per continuare la sua valutazione.

Gesù non risponde direttamente ma rimanda alla Scrittura che egli compie: da quel che faccio, concludete voi stessi. C'è chi si vanta di opere e numeri non veri e chi come san Paolo segue Gesù nell’umiltà: potrei vantarmi – dice - “ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me”. (2 Cor 12,6).

Questo Vangelo sottolinea anche un altro aspetto molto importante e delicato: i santi non sanno tutto, non sono tutto. “Padre Pio diceva…”. Di fronte a qualche “citazione” rimango perplesso perché ho il sentore che non sia autentica. Ma soprattutto è fondamentale situare una frase, un gesto, nel suo contesto. Benché la santità di P. Pio sia eccezionale, alcuni aspetti  rimangono legati al suo tempo: egli è “solo” Padre Pio. C'è chi invece vorrebbe fermare la Storia al proprio tempo, ai propri gusti o idee. Le polemiche di questi giorni sul presepe di Piazza san Pietro lo dimostrano. Ognuno ha il sacrosanto diritto di avere gusti personali, ma giudicare offensivo, ridicolo, un presepe solo perché viene da un’altra cultura e non rispecchia i canoni dei (bellissimi!) presepi napoletani del ‘700 è segno di una rigidità “provinciale” lontana dallo Spirito di Gesù Cristo. È grave quando questo atteggiamento appare in materia di espressione liturgica, o della dottrina, o di tradizione del proprio ordine religioso, ecc. Giovanni Battista invece è aperto alle sorprese di Dio.

 

Prima Lettura  Is 45, 6-8. 18. 21-25
Stillate, cieli, dall'alto.

Dal libro del profeta Isaìa
«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.
Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo».
Poiché così dice il Signore,
che ha creato i cieli,
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l’ha resa stabile,
non l’ha creata vuota,
ma l’ha plasmata perché fosse abitata:
«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c’è altro dio;
un dio giusto e salvatore
non c’è all’infuori di me.
Volgetevi a me e sarete salvi,
voi tutti confini della terra,
perché io sono Dio, non ce n’è altri.
Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la giustizia,
una parola che non torna indietro:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
per me giurerà ogni lingua».
Si dirà: «Solo nel Signore
si trovano giustizia e potenza!».
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti ardevano d’ira contro di lui.
Dal Signore otterrà giustizia e gloria
tutta la stirpe d’Israele.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 84
Stillate cieli dall’alto e le nubi facciano piovere il giusto.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. 

Canto al Vangelo  
 Is 40, 9
Alleluia, alleluia.

Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie;
ecco, il Signore Dio viene con potenza.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 7, 19-23
Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». 

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