San Francesco Saverio fu
una mia grandissima scoperta in un periodo di collaborazione con una comunità saveriana
in Sicilia. Come Gesù guarì i due ciechi del Vangelo di oggi, egli andò in cerca di chi non conosceva ancora la Luce del Vangelo, percorrendo per questo più di 80 000 km!
Egli è patrono delle missioni
cattoliche assieme a santa Teresina che non è mai uscita dal suo monastero mentre
lui da Roma via Lisbona ha circumnavigato l’Africa, mandato da sant’Ignazio in India in
colonie allora portoghesi. Il suo lavoro apostolico portò migliaia di
conversioni, anche in Giappone. Era un’evangelizzazione intelligente, nella lingua locale, diversa con i poveri pescatori della costa orientale dell’India
e con le persone colte e influenti della società giapponese. Ma con tutti la sua predicazione si radicò fortemente per la sua profonda
e costante unione con Dio. Specie con i pescatori indiani, malgrado
una predicazione molto semplice, la fede cattolica resistette ai vari cambiamenti
di padroni europei, mentre in altre zone la gente era cattolica quando c'erano i
portoghesi, ma tendeva ad diventare calvinista quando vennero gli olandesi, e anglicana
con gli inglesi.
San Francesco Saverio, patrono delle missioni,
donaci l’apertura mentale che ti ha permesso di adattarti alle varie
situazioni, e l’unione con Dio che ti ha reso santo ed evangelizzatore fecondo.
Prima
Lettura Is 29, 17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 26
Il Signore è la mia luce e mia salvezza.
Il
Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una
cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono
certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.
Alleluia.
Vangelo Mt 9,27-31
Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando:
«Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che
io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede».
E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena
usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione
Nessun commento:
Posta un commento