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venerdì 3 dicembre 2021

RADICO' LA FEDE PER LA SUA PROFONDA UNIONE CON DIO / San Francesco Saverio, 3 dicembre.

 


San Francesco Saverio fu una mia grandissima scoperta in un periodo di collaborazione con una comunità saveriana in Sicilia. Come Gesù guarì i due ciechi del Vangelo di oggi, egli andò in cerca di chi non conosceva ancora la Luce del Vangelo, percorrendo per questo più di 80 000 km!

Egli è patrono delle missioni cattoliche assieme a santa Teresina che non è mai uscita dal suo monastero mentre lui da Roma via Lisbona ha circumnavigato l’Africa, mandato da sant’Ignazio in India in colonie allora portoghesi. Il suo lavoro apostolico portò migliaia di conversioni, anche in Giappone. Era un’evangelizzazione intelligente, nella lingua locale, diversa con i poveri pescatori della costa orientale dell’India e con le persone colte e influenti della società giapponese. Ma con tutti la sua predicazione si radicò fortemente per la sua profonda e costante unione con Dio. Specie con i pescatori indiani, malgrado una predicazione molto semplice, la fede cattolica resistette ai vari cambiamenti di padroni europei, mentre in altre zone la gente era cattolica quando c'erano i portoghesi, ma tendeva ad diventare calvinista quando vennero gli olandesi, e anglicana con gli inglesi.

San Francesco Saverio, patrono delle missioni, donaci l’apertura mentale che ti ha permesso di adattarti alle varie situazioni, e l’unione con Dio che ti ha reso santo ed evangelizzatore fecondo.

 

Prima Lettura   Is 29, 17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”». 

Salmo Responsoriale    Dal Salmo 26
Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.
Alleluia.
 
Vangelo 
  Mt 9,27-31

Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione

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