A Natale un sacerdote ha
ricordato che secondo il Talmud se cade una pecora in un pozzo, salvala, se
cade un pubblicano o un pastore, lasciali nel pozzo! Questo dà molta forza a quello
che sapevamo del disprezzo che circondava i pastori e dell’amore di Dio stesso per
gli ultimi che fa di loro i primi testimoni della sua nascita, dell’amore
contro corrente di Gesù che accoglie pubblicani e peccatori, è amico delle
prostitute e dei samaritani e non esita a mangiare a tavola con tutti costoro.
San Giovanni che festeggiamo oggi
sembra molto tranquillo paragonato a san Paolo, scrive in modo sicuro e con toni
pacati. Non lasciamoci ingannare. Assieme al fratello Giacomo erano chiamati da
Gesù “figli del tuono”. Nei suoi scritti mette in evidenza il contrasto e la
lotta tra luce e tenebre, vita e morte. L’ “apprendistato” come discepolo, assieme
agli altri apostoli, non è stato una passeggiata. Fino all’ultimo: dopo la
tragedia infinita della morte di Gesù in croce, ecco che nemmeno il corpo di Gesù
viene lasciato in pace: non si trova più! Un'altra grana che non ci voleva proprio. Ma si alzano e vanno a vedere, anche Pietro, per amore di Gesù che egli ha rinnegato vigliaccamente.
Che siamo i pastori rigettati da tutti,
oppure Pietro che ha tradito o Giovanni, alziamoci e andiamo in cerca di Gesù finché
l’avremo trovato, vivo, serviamolo con costanza. La Scrittura è la nostra garanzia,
lampada che brilla nell’oscurità della nostra vita.
Prima
Lettura 1 Gv 1,1-4
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.
Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo
Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 96
Gioite, giusti, nel Signore.
Il
Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti
fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Una luce
è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.
Vangelo Gv 20,2-8
L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Dal
vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro
e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via
il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro
e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e
osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato
là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e
vide e credette.
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