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domenica 12 dicembre 2021

RALLEGRATEVI NEL SIGNORE, VE LO RIPETO, RALLEGRATEVI! / III Dom di Avvento, C.



Chi ha conosciuto il Signore, chi ha sperimentato la salvezza da Dio, chi ha incontrato Cristo, esulta di gioia come il Signore stesso esulta e grida di gioia per il suo popolo al quale fa misericordia.

Così erano i primi cristiani, anche se i problemi anche allora erano tanti. Così è la gioia del Natale che basta a sé stessa per la grandezza e la bellezza del Mistero che ci viene offerto. Attraverso il memoriale della sua celebrazione questo Mistero rinnova in noi tutta la gioia e la sorpresa dei pastori svegliati nella notte dal coro degli angeli e dal meraviglioso spettacolo soprannaturale che offrono, più bello di ogni immaginazione.

“Vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo” dice l’angelo della notte di Natale. È anche quello che annuncia Giovanni Battista nel Vangelo di oggi: chiede ad ognuno un passo concreto di apertura per poter accogliere con cuore docile il Regno che viene. Basta questo primo passo – anche se sarà il primo di molti altri – perché Dio vuole salvare tutti, ricchi e poveri, potenti e umili, grandi e piccoli. Tutti possono gustare la gioia di Dio che colma il cuore, non c'è età per rallegrarsi spiritualmente di fronte al mistero di Natale.

 

Prima Lettura  Sof 3,14-18a
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.

Dal libro del profeta Sofonìa

Rallegrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!

Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.

In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente.
Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

 
Salmo Responsoriale 
 Is 12,2-6

Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;

io avrò fiducia, non avrò timore,

perché mia forza e mio canto è il Signore;

egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia

alle sorgenti della salvezza.

 

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere,

fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,

le conosca tutta la terra.

Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,

perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

 
Seconda Lettura   
Fil 4,4-7
Il Signore è vicino!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!

Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.

E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
 
Canto al Vangelo 
  Is 61,1
Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Alleluia.

 

Vangelo  Lc 3,10-18
E noi che cosa dobbiamo fare?

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».

Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

 

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