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venerdì 24 dicembre 2021

BENEDIZIONE E TIMORE / 24 dicembre.

 


Per farci entrare nello spirito del Natale la Chiesa ci propone, ieri il Magnificat di Maria, oggi il Benedictus, il canto di lode e benedizione a Dio di Zaccaria.

La Lode e la Benedizione a Dio come preghiera perfetta, dei perfetti. Non tanto preghiera di ammirazione per la bellezza, grandezza e forza di Dio, ma e soprattutto perché egli è il nostro alleato fedele, che ama il suo popolo, i poveri, attraverso in piano di salvezza che dura nei secoli e si realizza per vie non immediatamente comprensibili per l’uomo. Impariamo da Zaccaria e da Maria la Lode, la comprensione del piano di Dio. Dio abita nella benedizione.

Chi benedice nel Vangelo di oggi? Un uomo giusto, attento, che è vissuto desiderando un figlio e non l’ha avuto, ha visto soffrire giorno dopo giorno la sua moglie che si vergognava di essere sterile, ha dovuto consolarla senza fine e forse hanno litigato, un uomo che aveva perso ogni speranza essendo ormai vecchi tutti e due. Quando appare l’angelo che gli dice che la sua deesis (preghiera di domanda) è stata esaudita non gli crede e viene castigato con nove mesi di silenzio!... Secondo i criteri dell’uomo moderno dovrebbe essere solo arrabbiato con Dio. E invece …

Pochi giorni fa, raccontando un episodio cruciale della mia vita dove ho visto il Signore salvarmi da un mio grosso errore, ho capito meglio fino a che punto tutti sono nelle sue mani, molto più di quanto avevo creduto finora, pur rimanendo io libero. Questa luce nuova sulla mia vita, dopo 40 anni, mi fa sentire infinitamente piccolo, protetto, ancora più confermato nella certezza di essere stato chiamato, e mi incute il timore che trovo in Giacobbe, in Giuseppe venduto dai fratelli, in Elia…  in Zaccaria e in Maria di Nazareth. Vorrei anche avere il loro stesso amore.

 

Prima Lettura    2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16
Il regno di Davide durerà in eterno.

Dal secondo libro di Samuèle.
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’, e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 88 
Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele». 
      
Canto al Vangelo 

Alleluia, alleluia.

O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 1, 67-79
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
 

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