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venerdì 31 dicembre 2021

QUALI AUGURI PER IL 2022? / 7° giorno dell'Ottava.

 


Buona fine, buon inizio! Il passaggio da un anno all’altro con lo scorrere del tempo che non si ferma nemmeno un secondo ci indica che la vita non è fatta di risultati e poteri acquisiti per sempre ma di processi in costante divenire, molti indipendenti dalla nostra volontà e capacità, altri invece affidati a noi. Ci sono certamente delle tappe e i doni di Dio ci accompagnano ma quando preferiamo “sederci” su risultati inamovibili, già entriamo in una logica diversa da quella di Dio. Papa Francesco dice che le realtà nuove nella Chiesa diventano presto vecchie se crediamo che la novità sia acquisita per sempre e non abbia bisogno di sviluppi e purificazioni. Chi vuole fermare la Storia si fossilizza.

La prima lettura ci ricorda però che abbiamo da Dio la capacità di discernere il bene e il male. Ci serve oggi per fare il bilancio del periodo trascorso e affrontare il futuro che si presenta.

Il Vangelo che chiude l’anno è il Vangelo di un inizio, anzi, l’inizio dell’inizio. La Bibbia comincia con la stessa espressione: “In principio…” e racconta la Creazione. Giovanni va alla radice: il Creato è un progetto di amore conforme al Verbo di Dio che era “in principio”.

Chi è in Cristo riposa su solide fondamenta, sulla Roccia, ma vivrà nel tempo e ci sarà il conflitto tra le tenebre e la luce anche nel 2022. Facciamoci gli auguri di un felice anno 2022 vissuto con una fede sempre più forte in Colui che è il Principio di ogni cosa e anche il loro Fine, un 2022 ricco di grazia e di discernimento.

 

Prima Lettura  1 Gv 2, 18-21
Avete ricevuto l’unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.
Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ora voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Canto al Vangelo 
  Gv 1,14.12 
Alleluia, alleluia.

Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

Vangelo   Gv 1, 1-18

Il Verbo si fece carne.

Dal vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

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