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venerdì 10 dicembre 2021

VI ABBIAMO SUONATO IL FLAUTO / venerdì II sett. di Avvento.

  


Gesù si lamenta della sua generazione che trova sempre da ridire, qualche scusa per non convertirsi con decisione. C'è chi erige questo modo a principio di dignità e maturità: "bisogna pensare con la propria testa!" come se i santi non pensavano con la propria testa... 

Beato chi è legato dal voto di obbedienza perché può conoscere sempre la volontà di Dio. Ma anche nella vita religiosa è possibile non consegnarsi pienamente, con mille giustificazioni. Ma il pericolo degli abusi di potere e di coscienza? Quando c'è un vero problema, la Chiesa è più grande della mia comunità e Dio fa trovare gli aiuti necessari ai suoi servi sinceri, conferma le intuizioni del cuore. E l'apertura costante alla Chiesa e alla ricchezza e varietà delle sue esperienze ed espressioni, impedisce di cadere nella trappola di una visione angusta, della comunità settaria, ecc. Ma nel quotidiano c'è chi fa del suo meglio in modo sollecito, ilare, completo, rinnegando sé stesso mille volte al giorno e chi ha sempre il freno a mano tirato e gira su se stesso più che può.

Affidiamo alla Vergine fedele, alla Vergine del sì,  il nostro sì tanto fragile, esitante, spesso contraddittorio, perché ci sostenga, ci rincuori, ci guidi nel buio, ci rialzi dopo le cadute, ci stringa a sé nei momenti di tentazione, di paura e di voglia di fuggire.

 

Prima Lettura    Is 48, 17-19
Se tu avessi prestato attenzione ai miei comandi!

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele:
“Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
La tua discendenza sarebbe come la sabbia
e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena;
non sarebbe mai radiato né cancellato
il tuo nome davanti a me”. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 1
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. 

Canto al Vangelo 

Alleluia, alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è il principe della pace.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 11, 16-19

Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell'uomo.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

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