Maria di Nazareth è il Capolavoro di Dio in una condizione sociale
umilissima e non appariscente. La Scrittura non dice nulla della sua
intelligenza, la sua memoria, le sue abilità umane. Lei si considera abbassata
davanti al suo Dio, ma appariva così anche alla maggior parte dei suoi
contemporanei. Era di quella bellezza conosciuta da Dio e invisibile all’occhio
umano grossolano anche perché non voleva essere conosciuta né dagli uomini né
da se stessa ma da Dio solo, e benché Dio gliene avesse dato il potere non
voleva fare nessun miracolo, dice san Luigi di Montfort.
Questo non le impediva di fare scelte molto forti, perché la vita spirituale
non è condizionata dal rango sociale o dalle doti umane, e ancora meno dall’apparire
ma dal cuore. Infatti, anche se il mistero non ci è rivelato del tutto, il suo «Come avverrà questo,
poiché non conosco uomo?» rivolto all’angelo Gabriele può indicare solo una
situazione eccezionale.
Maria, scelta da Dio, ha scelto Dio, ma ha scelto anche noi, in modo
particolarmente forte sotto la croce, affinché creati in modo unico non finiamo
come volgari fotocopie di qualche personaggio famoso o del grigio comune dei
tanti. I santi sono tutti “pezzi unici” e Dio vuole che scopriamo la bellezza
del nostro essere uomini e figli suoi. Anche noi siamo un dono di pura grazia
da parte di Dio ci dice san Paolo attraverso la lettera agli efesini, chiamati
ad un compimento straordinario che va infinitamente al di là delle nostre
capacità umane e della nostra condizione di fragilità e mortalità. Attraverso Maria
scopriamo la bellezza di Dio e la bellezza dell’essere a sua immagine.
Benediciamo il Signore per il dono che ci ha fatto oggi con la
celebrazione dei tre sacramenti dell’Iniziazione di Assunta.
Prima
Lettura Gn 3,9-15.20
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Cantate al Signore un canto nuovo,
perchè ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un
canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto
conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della
terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Seconda Lettura Ef 1,3-6.11-12
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Canto al Vangelo Cfr. Lc 1,28
Alleluia, alleluia.
Rallègrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.
Vangelo Lc 1,26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
«Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto
come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia
presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il
trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo
regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo
e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei,
che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua
parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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