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giovedì 30 dicembre 2021

ANNA FIGLIA DI FANUELE / 6° giorno dell'Ottava di Natale.

 



Accanto al vecchio Simeone appare un’altra figura che sembra forse non aggiungere molto: Anna figlia di Fanuele.  Che non uno ma due persone riconoscano spontaneamente nel bambino Gesù il Messia atteso, è certamente un fatto positivo, un rinforzamento.

Ma la figura di Anna ci mostra altri valori fondamentali. Ha trasformato la sua vedovanza in un servizio positivo e impegnato al Signore. Ci da l’esempio del digiuno e della preghiera costante nell’attesa della iniziativa di Dio. Solo Dio salva. Gli ebrei sono convinti che la preghiera accelera la venuta del Messia. Di fatto solo la preghiera (col digiuno) dà lucidità, sventa e allenta i lacci del demonio, rende il cuore docile alla grazia di Dio …

Anna loda Dio di fronte al Bambino e subito ne parla attorno a sé. L’evangelizzazione è così necessaria, oggi più che mai: parlare di Gesù a chi non ha speranza, la cui vita non ha un senso. Al tempo di Anna, sarà necessario aspettare ancora molto ma già sapere che Dio è all’opera, che il Messia è presente in mezzo a noi, solleva il cuore, rafforza la volontà nel bene. A maggior ragione quanto più potente è la Notizia che ci è stata affidata: Dio si è fatto nostro fratello, ha condiviso per amore la nostra vita tranne che nel peccato e si è dichiarato colpevole al posto nostro confidando nella misericordia assoluta del Padre che lo ha costituito Signore liberandolo dalle angosce della morte per mandarlo a noi a portarci la benedizione in un meraviglioso progetto di riconciliazione universale. Rimane però un mistero: perché le tenebre non lo hanno accolto, comprese le tenebre che sono ancora in noi e ci infiachiscono quando non ci fanno deviare dalla Via? Ma Egli è capace di portare il peso della nostra umanità mediocre e malata, rimanendo misericordioso e paziente, e invitandoci alla preghiera autentica e costante e alla purificazione come Anna.

 

Prima Lettura   1 Gv 2, 12-17
Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Scrivo a voi, figlioli,
perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome.
Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il Maligno.
Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.
Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo 
  Gv 1,14.12 
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.
Alleluia.


Vangelo 
  
Lc 2, 36-40
Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione.

Dal vangelo secondo Luca
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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