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venerdì 17 dicembre 2021

PAPA FRANCESCO COMPIE 85 ANNI / 17 dicembre.

 


Auguri papa Francesco. Ero stato impressionato nel 2000 – e anche in altre occasioni – della creatività nella vecchiaia di Giovanni Paolo II quando infilò una sua preghiera nel Muro del Tempio a Gerusalemme. Papa Francesco, oggi hai compiuto 85 anni e hai sempre una “(cagionevole) salute di ferro” come dicono i tuoi medici, ma soprattutto hai questo coraggio e questa lucidità creativa che ti muovono, frutto, al tuo livello di responsabilità, non più tanto della tua intelligenza e della tua esperienza, che contano, ma soprattutto di un abbandono totale alla volontà di Dio.

Scoprire che Giovanni Paolo II ha fatto errori seri, come per esempio nel caso del Fondatore dei Legionari di Cristo, o del Cardinale MacCarrick, ecc., mi permette di comprendere quanto la tua missione sia difficile e quanto il Papa, ogni Papa, ha bisogno dell’aiuto di tutti. Ognuno nella Chiesa è, si può dire, necessario, con la preghiera, la bontà, ma anche la lucidità e il coraggio. Se il Papa è solo non potrà far diventare carne e vita quotidiana della Chiesa anche le cose più sante. L’abbiamo visto con i Papi precedenti: benché siano da tutti lodati come santi e ispirati, figure di statura mondiale, non hanno impedito la deriva della Società, e la disaffezione di molti battezzati riguardo ai valori cristiani e umani.

Ma Dio non ci abbandona. Come poteva pensare la famiglia Bergoglio accogliendo un nuovo figlio, che sarebbe diventato quello che è oggi? Sta a noi a credere oggi in Dio che evidentemente si fida di sé ma anche di noi e non solo ci ama infinitamente senza condizioni, ma ci affida il compimento delle sue promesse. La genealogia di Gesù ne è l’esempio chiaro: questa successione pienamente umana di generazioni è segnata anche dal peccato, a volte molto grave, ma cammina verso la pienezza e il suo frutto è il Dio con noi, il Dio incarnato che assume pienamente la fragilità dei suoi antenati, non solo come natura mortale ma anche come storia di peccato e non si vergogna di chiamarsi loro figlio.

 

Prima Lettura   Gn 49, 2.8-10
Non sarà tolto lo scettro da Giuda.

Dal libro della Gènesi 
In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse:
«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!
Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 71 
Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. 

Canto al Vangelo
 
Alleluia, alleluia.
O Sapienza dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.
Alleluia.

Vangelo
   Mt 1, 1-17

Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

Dal vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

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