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domenica 24 marzo 2024

PERCHÉ SI LEGGE SOLO DUE VOLTE ALL'ANNO LA PASSIONE DEL SIGNORE? / Domenica delle Palme 2024


Iniziano le celebrazioni della Settimana Santa con letture lunghe e molto toccanti, tra cui - solo due volte all’anno - la Passione del Signore.  

Perché solo due volte? Non si tratta forse del nucleo dell’annuncio cristiano? Non è forse ciò che fa del cristiano ciò che è? I primi cristiani sottolineavano come non portavano vesti speciali, obbedivano alle leggi e rispettavano le autorità e le istituzioni del paese dove abitavano, mangiavano ciò che gli altri mangiavano … ma avevano una speranza speciale e da questa speranza discende un comportamento diverso da tutti gli altri (vedi Lettera a Diogneto: La Gioia del Vangelo: I CRISTIANI NEL MONDO / dalla lettera a Diogneto.)

Due volte all’anno la comunità cristiana tutta solennizza quel nucleo, quell’evento che è il suo fondamento e la fonte di tutta la sua energia, che è la luce che la guida nel profondo, più profondo di ogni ragionamento ma anche guida ogni sua riflessione, ogni sua decisione. Ma nella vita pratica di ogni giorno è così? Spessissimo i discorsi dei cristiani si limitano a valori giustissimi, anche necessari, ma che possano essere condivisi dal Consiglio municipale, da una riunione di condominio o di comitato di quartiere, da una classe di scuola pubblica, in un incontro interreligioso. 

Lo specifico di un’Assemblea cristiana è che crede in Gesù Cristo inviato dal Padre e che egli è la misura e il senso di tutto, perché è insieme Dio e Uomo e quindi egli è la rivelazione del Padre e della Vita Eterna e l’Uomo pienamente realizzato. Se voglio riuscire la mia vita e vincere la morte devo seguire Lui che si fa per me, anzi, è la Via, la Vita.

Già credere in lui, accettare questa grazia e decidere di seguirlo mi salva. Di conseguenza mi cambia nel profondo e inizia un cammino. 

Proprio adesso, nell’angolo del mio schermo di computer, c'è una notifica di Adnkronos: “Sempre più a rischio il benessere mentale … Stress, ansia e depressione in agguato”. Non ho bisogno di aprire la notizia. Solo sentendosi amati nel profondo l’uomo può cambiare e non andare alla deriva. L’amore vero è sempre gratuito. Solo Gesù mi ha amato in questo modo e mi ha aperto l’orizzonte di una vita nuova. Solo vivendo in comunione con Cristo e conoscendo lui posso camminare sulla Via della Vita Vera. La Chiesa sa che abbiamo paura di colui che ci attira da quando è stato elevato sul trono della croce (Giovanni 13, 32) e affida all'amore di ciascuno, del pastore, di approfondire la necessaria conoscenza di Cristo crocifisso e risorto (vedi Ebrei 12, 14).


Prima Lettura   Is 50,4-7  Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso.

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro.

Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso.


SALMO RESPONSORIALE  Dal Salmo 21   Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo: «Si rivolga al Signore; lui lo liberi, lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda, mi accerchia una banda di malfattori; hanno scavato le mie mani e i miei piedi. Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti, sulla mia tunica gettano la sorte. Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea. Lodate il Signore, voi suoi fedeli, gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe, lo tema tutta la discendenza d’Israele.


Seconda Lettura  Fil 2,6-11  Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.

Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.


Canto al Vangelo   Fil 2,8-9 Lode e onore a te, Signore Gesù! Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome. Lode e onore a te, Signore Gesù!

(Segue la lettura della Passione secondo Marco.)

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