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domenica 10 marzo 2024

IL MESE DI RAMADAN È MESE DI PACE, DI CARITÀ, DI PERDONO E DI DIALOGO / 10 marzo 2024, 1 Ramadan 1445.


Oggi 10 marzo inizia il mese di Ramadan 2024 (1445 nel calendario islamico). Finirà il 10 aprile. Mentre il capo di Hamas promette un mese di ramadan incendiario contro i nemici, ecco l’appello dell’Imam Hassen Chalghoumi, tunisino naturalizzato francese : “Se siamo a favore della pace, siamo a favore degli ebrei”. Lancia questo appello a causa dell’attualità tragica in Terra Santa, ma anche perché secondo la fede islamica il mese di Ramadan è il “mese di pace, di carità, di perdono e di dialogo”. Infatti, già prima di Maometto il mese di Ramadan era il mese sacro di tregua tra le tribù arabe del Giazirat el ‘arab (la penisola araba), con un territorio sacro attorno alla Mecca. C'era già un santuario pagano, la Kaaba, dove era incastonata la “pietra nera”, divenuto poi la Moschea centrale dell’Islam. Questo mese permetteva scambi culturali e commerciali, alleanze, quindi prosperità.

Chalghoumi rivolge un appello perché “Hamas ascolti il messaggio di pace del Ramadan, ascolti le nostre preghiere, liberi tutti gli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza e permetta così di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco”. In modo che ”i palestinesi di Gaza e tutti i musulmani insieme a loro possano vivere il Ramadan in pace e serenità. Il mese sacro all’Islam non può essere accompagnato da un messaggio di morte, di massacro e conflitto. La nostra preghiera e speranza è che sia un mese senza conflitti e senza paura”.

In mezzo a tante dichiarazioni aberranti e perfino strumentalizzano a fini personali il desiderio di pace di tutte le persone di buona volontà, la posizione dell’Imam Chalghoumi si distacca per coraggio e realismo. 

Puoi leggere tutto l’articolo a questo link Israele, Imam francese sotto scorta: "Ramadan mese di dialogo, prego per fratelli ebrei" - Enti Locali Online

Preghiamo anche noi per la pace, evitando le dichiarazioni semplicistiche e di porgere la guancia dell’altro al posto della nostra. 

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