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lunedì 18 marzo 2024

PREGARE SIGNIFICA SEMPRE AVERE FEDE?


“Se uno prega significa che ha fede!”  È vera questa frase? C'è chi bestemmia e dice che è segno che è credente. Ovviamente questo è un abuso. Ma chi prega, e anche molto, ha sempre fede?  
Ascoltiamo il Vangelo:  

"In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: "Passiamo all'altra riva". E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: "Maestro, non t'importa che siamo perduti?". Si destò, minacciò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: "Perché avete paura? Non avete ancora fede?". E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?"." (Marco 4, 35-41).

I discepoli, sentendosi perduti, già annegati, svegliano Gesù con impeto e lo implorano di salvarli. È una preghiera di supplica molto forte. Ma la conclusione di Gesù è che questa preghiera non proviene dalla fede, ma dall’assenza di fede. Molte preghiere sono tanto più insistenti o lunghe che la fede è maggiormente assente, che non si ha il coraggio della fede. 

La fede si nutre di preghiera. La preghiera accompagna sempre la fede. Ma fede non è pregare. Fede è fidarsi. In ebraico aver fede significa appoggiarsi a Dio, alle sue promesse. In greco significa dare credito a Dio. Sia l'ebraico che il greco ricoprono lo stesso atteggiamento dell’uomo verso Dio. In altri episodi Gesù rimprovera i suoi discepoli per la loro poca fede, associando fede e comprendere, ossia saper leggere gli avvenimenti della propria vita per dedurne che Egli sarà al nostro fianco anche oggi, e quindi riposare in lui. 

“Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora egli li ammoniva dicendo: "Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!". Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: "Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Dodici". "E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Sette". E disse loro: "Non comprendete ancora?". (Marco 8, 14-21; vedi anche Matteo 16,5-12).

La fede richiede all'uomo un affidamento totale. Eppure, come Abramo e tutti quelli che hanno seguito, bisogna imparare ad avere fede. Cioè aprire gli occhi su Dio e su sé stessi, e confermare la scelta di fidarsi di Lui. La fede viene provata col tempo e con gli avvenimenti della vita, della relazione con Dio. È inevitabilmente cammino. Non può essere statica! Chi non vuol cambiare non sarà mai credente. “Santità è cambiare molto spesso” (S. John Henry Newman).


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