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martedì 12 marzo 2024

GLI UCRAINI NON HANNO SCELTA / Dichiarazione dei vescovi greco cattolici ucraini



Ci sono state molte reazioni e commenti alle ultime frasi del Papa sulla guerra della Russia contro l'Ucraina. Ribadendo che tutti dobbiamo stare dalla parte di tutte le vittime dirette e indirette della guerra e operare ciascuno secondo i suoi mezzi a favore della pace, i vescovi greco cattolici ucraini ci aiutano a comprendere la realtà concreta. Tutto quanto detto da loro è provato storicamente da infinite dichiarazioni, decisioni, azioni concrete di Putin e del suo regime da 25 anni (vedi l'articolo chiarissimo di Padre Nazar ripreso sul mio blog l'8 aprile 2022 
La Gioia del Vangelo: COMPRENDERE MEGLIO I RETROSCENA DELLA GUERRA CONTRO L'UCRAINA.). Dice il prof. Alain Bauer: "i Dittatori dicono sempre quello che vogliono fare. Siamo noi che ci vogliamo illudere". La traduzione del testo dei vescovi è mia. L'originale è al link : Statement of the Permanent Synod of the UGCC In light of the interview of Pope Francis Conducted by Radio Télévision Suisse | Materials | Ukrainian Greek Catholic Church


Dichiarazione del Sinodo Permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina, alla luce dell'intervista di Papa Francesco realizzata da Radio Télévision Suisse


Non disponiamo ancora della versione integrale dell'intervista rilasciata da Papa Francesco a RTS (Radio Télévision Suisse) che pare sarà pubblicata solo il 20 marzo. Secondo la Sala Stampa della Santa Sede, il riferimento a una “bandiera bianca” nell'intervista è un invito ai negoziati e non alla resa dell'Ucraina. Nel colloquio il Santo Padre non parla solo della guerra russa contro l'Ucraina ma anche della guerra tra Israele e Hamas. Come ha fatto più volte, Papa Francesco chiede soluzioni negoziate dei conflitti armati.

A questo proposito vorremmo riflettere non sulle dichiarazioni del Papa, ma sul punto di vista delle vittime dell’invasione russa dell’Ucraina. È importante comprendere la posizione della maggior parte degli ucraini.

Per chiunque sia sul campo in Ucraina è chiaro che i cittadini ucraini – come abbiamo affermato durante i nostri incontri con leader di chiese statunitensi, politici e  comunità della diaspora in Washington DC, Filadelfia e New York – sono “feriti ma non spezzati, stanchi ma resilienti". Gli ucraini non possono arrendersi perché arrendersi significa morte. Le intenzioni di Putin e della Russia sono chiare ed esplicite. Gli obiettivi non sono quelli di un singolo individuo: il 70% della popolazione russa sostiene la guerra genocida contro l'Ucraina, così come il patriarca Kirill e la Chiesa ortodossa russa. Gli obiettivi espressi si articolano in azioni concrete.

Nella mente di Putin, non esiste una cosa che sia l’Ucraina, la storia dell'Ucraina, la lingua ucraina e una vita ecclesiale ucraina indipendente. Tutte le questioni ucraine sono costruzioni ideologiche, buone per essere sradicate. L’Ucraina non è una realtà ma una mera “ideologia”. L’ideologia dell’identità ucraina, secondo Putin, è “nazista”.

Chiamando “nazisti” tutti gli Ucraini (quelli che rifiutano di essere russi e il dominio russo), Putin li disumanizza. I nazisti (in questo caso gli Ucraini) non hanno il diritto di esistere. Devono essere annientati, uccisi. I crimini di guerra a Bucha, Irpin, Borodianka, Izium e in altri luoghi occupati dalle forze russe hanno illustrato agli Ucraini (e a tutte le persone di buona volontà) il chiaro scopo di questa guerra: eliminare l’Ucraina e gli Ucraini. Vale la pena ricordare che ogni occupazione russa del territorio ucraino porta allo sradicamento della Chiesa cattolica ucraina, di qualsiasi Chiesa ortodossa ucraina indipendente e alla soppressione delle altre religioni e di tutte le istituzioni ed espressioni culturali che non sostengono l’egemonia russa.

Gli Ucraini continueranno a difendersi. Sentono di non avere scelta. La storia recente ha dimostrato che con Putin non ci saranno veri negoziati. L’Ucraina ha negoziato la rimozione del suo arsenale nucleare nel 1994, all’epoca il terzo più grande al mondo, più grande di quello di Francia, Regno Unito e Cina messi insieme. In cambio l’Ucraina ha ricevuto garanzie di sicurezza riguardo alla sua integrità territoriale (compresa la Crimea) e all’indipendenza, che Putin era obbligato a rispettare. Il memorandum di Budapest del 1994 firmato da Russia, USA e Regno Unito oggi vale meno della carta su cui è stato scritto. Così sarà per qualsiasi accordo“negoziato” con la Russia di Putin.

Nonostante i suggerimenti sulla necessità di negoziati provenienti da rappresentanti di diversi paesi, compreso lo stesso Santo Padre, gli Ucraini continueranno a difendere la libertà e la dignità per raggiungere una pace che sia giusta. Credono nella libertà e nella dignità umana donata da Dio. Credono nella verità, la verità di Dio. Sono convinti che la verità di Dio prevarrà.

I vescovi del Sinodo permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina, riuniti negli Usa:


Sua Beatitudine Sviatoslav, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halych Padre e capo dell'Ugcc

Mons. Borys Gudziak, Arcivescovo cattolico ucraino e metropolita di Filadelfia

Mons. Włodzimierz Juszczak, Vescovo dell'Eparchia di Breslavia-Koszalin

Mons. Bohdan Dzyurakh, Esarca Apostolico in Germania e Scandinavia

Mons. Josaphat Moshchych, Vescovo di Černivci


10 marzo 2024


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