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sabato 23 marzo 2024

TI LAPIDIAMO PER UNA BESTEMMIA! / sabato V sett. di Quaresima, 2024.


Gesù cerca solo di aiutare i suoi interlocutori. Misura le sue parole affinché chi lo ascolta possa comprenderlo, fare un passo avanti, ragionando. Anche nel Vangelo di oggi invita i suoi avversari a riflettere sulle opere che egli ha compiuto e la sua irreprensibilità affinché possano vedere/intuire che la sua missione è autentica, viene da Dio. 

Purtroppo questi non sono disposti a mettersi in discussione. Ascoltare è sempre difficile. Quando il cuore è chiuso è impossibile. L'abitudine a manipolare la verità è troppo strutturata in loro. Se però sei cosciente che hai ricevuto un seme di verità non distruggerlo, lascialo crescere. Ti può salvare un giorno. 


Prima Lettura    Ger 20, 10-13  Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.

Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:  «Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».

Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile.

Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa!

Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.


Salmo Responsoriale    Salmo 17  Nell'angoscia t'invoco: salvami, Signore.

Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti infernali; già mi avvolgevano i lacci degli ínferi, già mi stringevano agguati mortali.

Nell’angoscia invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. 


Canto al Vangelo   Gv 7,63.68 Lode e onore a te, Signore Gesù. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Lode e onore a te, Signore Gesù.

Vangelo   Gv 10, 31-42  Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

 Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».

Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.


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