Visualizzazioni totali

venerdì 15 marzo 2024

QUANTE "MONETE FALSE" AI FUNERALI? / Venerdì IV set.. di Quaresima. 2024.

Immagine del purgatorio
ispirato alla Divina Commedia


La prima lettura oggi è preceduta nella Bibbia da discorsi di ribellione degli empi contro Dio perché "La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti. Siamo nati per caso …” (Sap. 2,1-2). Siamo nati per caso : argomento attualissimo! È poi seguita dagli ultimi due versetti del capitolo 2, e da un testo usato abbondantemente e in modo superficiale nei funerali (Sap 3,1-9). Leggiamo questa lettura però fino a Sap. 3,9 : 

12 "Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta. 13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore. 14 È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, 15 perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. 16 Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre. 17 Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. 18 Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19 Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. 20 Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà". 21 Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati. 22 Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.

23 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. 24 Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.

3,1 Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà. 2 Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, 3 la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. 4 Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta piena d'immortalità. 5 In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé; 6 li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come l'offerta di un olocausto. 7 Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia correranno qua e là. 8 Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. 9 Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell'amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti". (Sap. 2,12 -3,9).

Per il libro della Sapienza i giusti sono solo persone perseguitate per la loro fede! Il giusto è “insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure”. “È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri” perché la sua condotta mette in evidenza l’ipocrisia o almeno la superficialità di coloro che dicono di credere, di accettare i comandamenti di Dio, ma in pratica ne sono molto lontani. 

Nei funerali, per quante “monete false” risuonano queste parole come un anestetico, un tragico placebo : “Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà”? Quante volte si proclama questa lettura per defunti che in nulla hanno brillato per una fede viva, operosa, fedele, ma hanno solo seguito il modo comune di vivere? Io spero sempre di sbagliarmi, e spero di vero cuore che tutti siano nella pace del paradiso. Difendo sempre la verità di fede che “l’inferno potrebbe essere vuoto”. Però la Chiesa dice “potrebbe”, non dice “è vuoto”. Soprattutto nei funerali ricordo il purgatorio, segno di estrema misericordia da parte di Dio e consolazione per noi, ma anche segno di fallimento per l’uomo che, pur avendo ricevuto tutte le grazie necessarie, ha mancato l'unico traguardo che conta: essere pienamente realizzato come essere umano sotto la guida amorevole di Dio. Egli allora soffre e rimpiange profondamente la sua vita vissuta male, essendo ancora privo della pace preparata per i giusti. 


Nessun commento:

Posta un commento