"Vedrai cose maggiori di queste" (Giovanni 1, 50). |
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Vedere e ascoltare è una grazia. Gli apostoli hanno visto
e ascoltato, e hanno lasciato tutto, spendendo la vita fino al dono del sangue per
diffondere il lieto annuncio di bene.
Se l'aver visto e ascoltato ha dato una tale carica di amore agli Apostoli, noi, cosa abbiamo visto e ascoltato?
C'è chi annuncia che conquisterà il mondo ma è solo ambizione umana perché non ha ascoltato né visto e dopo poco tutto vivacchia.
C'è chi crede - o gli hanno fatto credere - di aver visto e ascoltato, e si
accontenta di quello che ha, convinto che non esista null’altro. Sono tutti i battezzati ingannati delle nostre parrocchie
e comunità cristiane. C'è chi è doppiamente ingannato perché corre dietro a visioni e rivelazioni fasulle (non andateci, non credeteci, dice Gesù). C'è chi ha scelto di non vedere e non ascoltare.
Ma il Signore viene a dirci oggi che abbiamo ancora molto da vedere e ascoltare (Giovanni 1,50), vedere cioè scoprire intimamente il senso profondo di quello che sta davanti a noi, ascoltare e comprendere col cuore e lo spirito e non solo sentire suoni. Anche se abbiamo realmente visto e ascoltato e questo ha cambiato la nostra vita, è ancora molto poco nei confronti di quello che il Signore vuole rivelarci. Se il Mistero dei Cieli è rivelato ai piccoli e agli umili, è ovvio che quando il Signore ci ha chiamati dalle nostre tenebre, non eravamo né piccoli, né umili, e neppure ancora oggi. Che questo tempo di Avvento sia un tempo gioioso di ascolto e di scoperta del Signore Gesù e del progetto di Dio, progetto di pace e non di sventura, progetto di salvezza e di dignità per l’uomo e non di condanna, di comunione con Lui che viene per essere Uno con noi.
Prima
Lettura Is 11, 1-10
Su di lui si poserà lo spirito del Signore.
Dal libro del profeta Isaìa
In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 71
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
O Dio,
affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Nei
suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
Perché
egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Il suo
nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Ecco, viene il Signore nostro Dio con potenza grande,
illuminerà gli occhi dei suoi servi.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 21-24
Gesù esultò nello Spirito Santo.
Dal
vangelo secondo Luca
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse:
«Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre,
perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre
mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il
Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò
che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che
voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo
ascoltarono».
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