Questa lettura da san Giovanni è impressionante. Una
lode a Dio: vi sono stati perdonati i peccati in virtù del nome di Gesù e avete
potuto aprire gli occhi e vedere, conoscere il vero Dio, il Vivente, lontani dagli
idoli, quelli pagani e quelli con etichette ebraiche ma che non sono meno idoli
dei primi.
Colpisce che si dica che i giovani sono
forti e hanno vinto il Maligno. Quelli di oggi li vediamo così fragili e
incerti, soprattutto nella fede ma non solo. È possibile che giovani che vengono
da una vita pagana siano di colpo forti, mantenendosi lontano dai peccati?
Sì, se rimane in loro la Parola di Dio, e in particolare la certezza della
Risurrezione che non è solo speranza per una vita futura, chiedendoci cosa ci stiamo
a fare su questa terra a soffrire se la vera vita è dopo. La Risurrezione di
Gesù è risurrezione dell’umanità, flusso potente di grazia per far crescere il
Regno di Dio già quaggiù, collaborando alla nuova Era aperta da Dio.
Sta a noi a formare i bambini e i giovani. Il dovere
educativo della famiglia non violenta la libertà delle nuove generazioni, la
nutre. Essere libero è certamente essere innanzitutto liberi da una vita senza senso, dalle varie droghe e alienazioni, essere resi capaci di fare cose buone
e coraggiose, audaci nel bene.
Prima
Lettura 1 Gv 2, 12-17
Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Scrivo a voi, figlioli,
perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome.
Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il Maligno.
Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.
Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95
Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Date
al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate
offerte ed entrate nei suoi atri,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite
tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Canto al Vangelo Gv 1,14.12
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.
Alleluia.
Vangelo Lc 2, 36-40
Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione.
Dal
vangelo secondo Luca
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per
presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù
di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo
il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non
si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e
parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno
in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava,
pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
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