Spesso Papa Francesco si è espresso sul dovere di informare in modo onesto e anche competente. Ultimamente secondo Vida Nueva (riportato da Il Sismografo: Vaticano Papa Francesco: "Ci sono spioni che comprano informazioni sul Vaticano") avrebbe detto le seguenti frasi in un incontro con dirigenti di un’Associazione di Informatori e Giornalisti Cattolici: "La cosa importante è essere un buon professionista con statura etica". "E' una necessità urgente quella di formare professionisti [dell'informazione] all'Università, poiché viviamo tempi deboli in cui dobbiamo aiutare le persone a crescere e farle pensare e riflettere". "Bisogna portarle alla lotta delle idee, perché questo le fa crescere", e permette di raggiungere quello che il Papa chiama "statura etica".
Condividiamo tutti pienamente questa esigenza di sempre ma aumentata in modo esponenziale nel nostro tempo in cui è infinitamente più facile pubblicare, diffondere e anche falsificare prese di posizione e notizie. È quello che cerco di fare col Blog, sapendo che tutti abbiamo innanzitutto il bisogno vitale di nutrirci e lasciarci plasmare dalla Buona Notizia che salva.
Ho iniziato il Liceo subito dopo il ‘68 studentesco. E in quel clima di apertura alle novità e di contestazione delle tradizioni e dei valori comuni precedenti, sentivo prioritaria l’esigenza di costruirmi uno spirito critico di fronte ai problemi e alle fonti di informazione. Lo spirito critico è quello che non prende nulla per scontato e in particolare si chiede se ha gli strumenti e la formazione necessaria per giudicare rettamente una informazione, una situazione. Nel caso contrario sospende il giudizio e, se è il caso, approfondisce in modo adeguato le sue informazioni e le sue competenze. È esattamente il contrario dello “spirito della critica” - quello del criticone per intenderci. Chi sente una forte propensione ad interessarsi della verità, a giudicare la realtà, a emettere giudizi, deve essere molto prudente e critico anzitutto con sé stesso perché è facile proprio per lui cadere nella critica e, ugualmente, nella presunzione di sapere tutto.
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