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martedì 20 giugno 2023

COME FAR FIORIRE LA TUA VITA / Martedì XI sett. T.O., B, 2023.


La Chiesa in questi giorni proclama il Discorso della Montagna. Questo Discorso è piuttosto largamente conosciuto. Ma chi lo prende in considerazione nella vita di tutti i giorni? Forse il precetto che arriva più facilmente al cuore è quello del perdono, della non vendetta. Mi ha colpito una donna ucraina dell’oblast di Kherson fuggita dopo il crollo della diga di Kakhovka, che ritorna col marito alla sua casa e la trova sommersa fino al tetto. Esclama: “maledetti russi, possano morire tutti!” però aggiunge subito facendo il segno di croce: “Dio mi perdoni!”. Il suo gesto davanti a Dio è il frutto di una capillare educazione cristiana e di adesione di cuore al Vangelo. Ma rimuoviamo facilmente le parole di Gesù lette come una legge. Proclamare il Discorso della Montagna a chi viene in chiesa solo per le “occasioni”  pone quindi un problema: un modo è scivolare - tanto non capiscono - ; un altro modo è affrontare con realismo la Scrittura. Ieri il brano era “porgi l’altra guancia” (Mt 5,38-42). L’ho collegato alla Vita Eterna (era l’Anniversario di morte di un defunto). In paradiso la nostra vita fiorirà e finalmente il male sarà vinto, ci sarà solo pace e armonia. Ma la Buona Notizia è che Gesù risorto e costituito Signore ci dona il potere di iniziare fin d’ora la Vita Eterna. Siamo deboli è vero ma il Vangelo è l’Unica Via della Vita. O camminiamo su questa Via o camminiamo sulla via della morte. La difficoltà è affrontare la rimozione della morte che abita in noi, anche se un credente sa che proprio il potere di guardare in faccia la morte gli viene da Cristo risorto e rende la sua vita più densa di significato, con scelte più chiare e forti per il bene e contro il male. Purtroppo molti emarginano Dio dal centro della loro vita e rimangono schiavi tutta la vita per paura della morte. La morte introdotta dall’invidia del Nemico che ne ha il potere, Nemico di Dio e dell’Uomo.


Prima Lettura  2 Cor 8, 1-9  Cristo si è fatto povero per voi

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedònia, perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità.

Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest’opera generosa.

E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri.

Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 145  Loda il Signore, anima mia.

Loda il Signore, anima mia: loderò il Signore finché ho vita, canterò inni al mio Dio finché esisto.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio, che ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto contiene, che rimane fedele per sempre.

Rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri.  


Canto al Vangelo  Gv 13,34  Alleluia, alleluia. Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Alleluia.

Vangelo   Mt 5, 43-48 Amate i vostri nemici.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?

Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».


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