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sabato 17 giugno 2023

CUORE IMMACOLATO DI MARIA E GUERRA IN UCRAINA. UN PO' DI GEOPOLITICA CRISTIANA / Memoria del Cuore Immacolato di Maria, 17 giugno 2023.



C’è tanto da dire sul Mistero della Vergine Maria e sulla nostra gratitudine immensa verso di Lei. Oggi vorrei ricordare la promessa fatta ai Pastorelli di Fatima: “alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”, e applicarla alla situazione attuale, fare un po’ di Geopolitica cristiana. 

Ai Pastorelli la Madonna disse nel 1917 che (riprendo da Wikipedia)  «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.» (Traduzione del testo delle “Quarte Memorie” di Suor Lucia in Fatima nelle parole di Lucia, Postulation Centre, Fatima, 1976 p. 162).

La cosa tragica è che la Seconda Guerra Mondiale, peggiore della Prima, ha avuto luogo, la Chiesa e i cristiani sono stati perseguitati da Stati atei, ma anche folle di persone, specie quelle desiderose di libertà, e sono morte a decine di milioni. Da certe fonti, secondo suor Lucia, la catastrofe annunciata nel Terzo Segreto reso pubblico sotto “forma diplomatica” dal Vaticano, doveva avvenire nel 1967. Non si è verificato.

Oggi abbiamo di nuovo una enorme catastrofe in Ucraina con una guerra terribile che, oltre la sua crudeltà, diventa cruciale per il mondo perché tocca alcuni aspetti essenziali, e mette in scena potenze nucleari. 

Vedo che si fanno tanti commenti come se fossimo esperti di Geopolitica. Cosa invece ci può insegnare il messaggio di Fatima?

La Vergine Maria ha annunciato la pace e messo in guardia contro altri flagelli peggiori, condizionandoli però alla conversione e alla preghiera. Cioè se un numero sufficiente di persone si fosse convertito a Dio, a una vita di amore conforme al Vangelo, la seconda guerra mondiale, la diffusione dell’ateismo militante, la persecuzione dei cristiani e di milioni di persone e la loro uccisione non ci sarebbero state. Nella stessa luce, ma in senso positivo, si può vedere la non realizzazione finora della catastrofe annunciata nel terzo segreto di Fatima, la non morte del “vescovo vestito di bianco”, la liberazione di tante nazioni dal "carcere dei popoli" nel 1989. Ricordiamo che Giovanni Paolo II ha detto che l’esito miracoloso dell’attentato del 13 maggio 1981 era dovuto all’intercessione della Vergine Maria, e che il terzo Segreto di Fatima riguardava la sua persona e si era compiuto. 

Invece di erigerci a specialisti di Geopolitica senza averne la qualifica sappiamo che c'è una Geopolitica più profonda, più sicura, alla nostra portata di umili credenti. Una Geopolitica ma aperta alla Speranza: se mi converto, se ci convertiamo, se inondiamo la nostra vita di preghiera e di fede, Dio cambierà le sue promesse minacciose in frutti di pace. I potenti sono nelle mani di Dio e quindi dipendono anche dalla nostra conversione. Diceva il Curato d'Ars: “io credo che se avessimo la fede, saremo padroni della volontà di Dio; la terremmo incatenata né alcuna cosa ci sarebbe negata da lui”. Questo è conforme alla Scrittura, a tutta la Storia della Salvezza. 


Prima Lettura  Is 61, 10-11 Gioisco pienamente nel Signore.

 Dal libro del profeta Isaia 

Sarà famosa tra le genti la loro stirpe, la loro discendenza in mezzo ai popoli. Coloro che li vedranno riconosceranno che essi sono la stirpe benedetta dal Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti. 


Salmo Responsoriale  1 Sam 2,1.4-8 Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s’innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza.

L’arco dei forti s’è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria.


Canto al Vangelo  Lc 2,19 Alleluia, alleluia. Beata la Vergine Maria: custodiva la parola di Dio, meditandola nel suo cuore. Alleluia.

Vangelo  Lc 2, 41-51 Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

Dal vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.

Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.


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