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mercoledì 21 giugno 2023

PERCHÉ NON FINISCI CIÒ CHE HAI NEL TUO PIATTO? SPRECO ALIMENTARE E GUERRA (IN UCRAINA E ALTROVE).


All'inizio del suo Pontificato, Papa Francesco ci sorprendeva con il suo linguaggio accessibile e le sue immagini nuove per noi. Una di queste fu che chi spreca cibo ruba ai poveri. E ne faceva una immagine universale. Se non finisco ciò che ho nel piatto sto rubando a chi ha fame. Evidentemente tutto il cibo che ho nel frigorifero, la pasta, o le verdure coltivate in Campania, persino le ciliegie tanto buone della nostra zona, non possono essere mandate a migliaia di km. 

Siccome sono assolutamente contrario allo spreco in genere, alimentare in particolare, accettavo questa frase di Papa Francesco come un richiamo salutare anche se non la comprendevo fino in fondo. Infatti, se sei una persona responsabile, se sei un cristiano, non sprechi cibo, non lasci nulla nel tuo piatto, non cucini in eccesso, non compri ciò che non consumerà la tua famiglia. 

Ma è vero che ogni spreco, e quello alimentare in particolare, ruba soprattutto ai poveri. Vedi post successivo (SCARTARE CIBO È SCARTARE PERSONE / Messaggio di P...)

Il cibo essendo essenziale per la sopravvivenza, sprecarlo significa negare la dignità fondamentale a chi non riesce a sfamarsi. - Tu muori di fame ma la tua esistenza mi è talmente indifferente che io, il cibo non lo rispetto, lo butto!

Sprecare significa buttare risorse naturali, lavoro e energia necessari per elaborare, conservare, trasportare, distribuire, e smaltire. Purtroppo, troppe volte i rifiuti non vengono riciclati e le operazioni di bonifica sono sempre estremamente costose e pesano su chi viene dopo di me. 

Ogni spreco incide direttamente sull'economia famigliare senza nessun beneficio, mentre potrei usare queste risorse per migliorare la vita di tutti, anche sotto forma di dono di carità.

Ma c'è anche l’inquinamento. Produrre e smaltire inquina, ciò che spreco inquina in pura perdita. E se paghiamo e pagheremo tutti il costo dell’inquinamento e del cambiamento climatico, sono molto più esposti i popoli più poveri perché non hanno infrastrutture, riserve e enti di soccorso per difendersi dai fenomeni estremi, non possono scegliere di abitare in luoghi più salubri o sicuri…. La miseria crea tensioni e violenza che generano altra miseria, guerre ...

Vorrei segnalare di nuovo quanto la guerra sia, oltre che una catastrofe morale e umanitaria, fino al genocidio, anche un crimine ecologico dalle conseguenze devastanti e di lunga durata. È stato fatto un bilancio della guerra della Russia contro l’Ucraina sotto questo aspetto. (Invasione dell’Ucraina: la catastrofe ambientale che pagheremo tutti | Milena Gabanelli- Corriere.it) Le emissioni di Co2 supplementari prodotte dalla guerra nei primi dodici mesi, equivale alle emissioni annuali di un paese ricco e industrializzato come il Belgio. Sono stati inquinati fiumi, pozzi, e dal mare di Azov si è passati al Mar Nero per arrivare al Mediterraneo. Si pensa che ci siano 10 milioni di mine in Ucraina. Moltissimi campi agricoli non sono più coltivabili. Gli incendi stanno diffondendo l’amianto di cui sono piene tutte le costruzioni di epoca sovietica, ecc. … Fa rabbrividire. In questi giorni la distruzione della diga di Kakhovka da da parte dei russi ha svegliato - speriamo - chi non ci pensava ancora.

Ma se ci sono conseguenze così grandi, cosa c'entro io con il mio piccolissimo spreco? Non serve a nulla che io mi sforzi, quello  che faccio è nulla di fronte ai disastri combinati dai grandi. 

Invece no, proprio il vedere lo scempio della guerra deve stimolarmi ad essere più attento nelle piccole cose, a comprendere che non posso aspettare che gli altri siano giusti e ragionevoli, umani, per fare ciò che è alla mia portata.

Materialmente, sappiamo ciò che rappresenta “la goccia che fa traboccare il vaso”, il peso minimo che rompe un equilibrio e fa sbilanciare un carico, crollare un ponte e purtroppo, provoca alluvioni e uragani. Che questa goccia non sia la mia!

Moralmente, senza un movimento dal basso, dalla coscienza di ognuno, la forza degli interessi e dei meccanismi consolidati non permetterà mai nessun cambiamento di rotta.

Spiritualmente, Dio vede nel segreto e i miracoli avvengono sempre tramite la preghiera e il grido dei cuori umili, dei piccoli. E c'è bisogno di un grande miracolo. Ma la preghiera senza conversione non ha valore. 


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