Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
1."Voi valete più di molti passeri!” Siete preziosi agli occhi di Dio.
Ma perché Gesù dice questo ai suoi discepoli? Prima aveva detto loro: “Non abbiate paura”. I discepoli avevano motivi di aver paura e Gesù li rassicura. Voi temete qualcosa? Certo anche voi potete avere dei timori. Ad ogni età, ciascuno di noi nel suo percorso personale può avere motivi di timore, di angoscia, di vergogna. E Gesù, la Bibbia, ci ripetono continuamente: “non temere, non aver paura”. Non aver paura, seguimi e avrai una vita felice, piena, più forte della stessa morte. Questo ci dà coraggio. Molti non pensano a Gesù e non hanno il coraggio di dire che sono cristiani, per esempio, o di dire la verità. Gesù dice: “non abbiate paura degli uomini” quando dovete fare una cosa giusta.
2.Siete preziosi agli occhi del Signore. Da quando? Dall’eternità. Ma egli ha cominciato a manifestarci il suo amore fin dal primo incontro con Lui dopo la nostra nascita, nel nostro Battesimo che ci ha fatti Figli di Dio. Poi ogni volta che abbiamo pregato, in particolare quando abbiamo pregato insieme in famiglia (il segno della famiglia cristiana è la preghiera in famiglia), Gesù è stato vicino a noi, in mezzo a noi, lo abbiamo incontrato nella preghiera. Forse non si è fatto sentire, ma era presente. Forse non siamo stati attenti. Come sentire più facilmente Dio? Se tu mi parli e parlo anch’io allo stesso tempo, forse non mi accorgerò che parli, comunque farò fatica a capire cosa dici. Allora bisogna fare silenzio, bisogna ascoltare. Voi fate silenzio? Ascoltate Gesù nel vostro cuore? imparate a riconoscere la sua voce? Succede anche che io non voglia ascoltare. Anche in questo caso potrò difficilmente sentire la voce del Signore. Come quando non voglio ascoltare i genitori, gli insegnanti, gli amici, chi soffre. Quando non ascolto perdo l’incontro con il Signore. Lo sapete che quando condivido qualcosa di mio, mio, mio, specialmente con dei poveri, incontro il Signore? Quando obbedisco ai genitori, quando rispetto gli insegnanti e il loro lavoro, incontro il Signore? Con le catechiste è facile, perché sono buone e le volete bene. Anche attraverso loro Gesù vuole incontrarsi con voi!
3.Oggi fate un passo molto grande! Fate fisicamente la comunione con il Sacramento della Pasqua di Gesù. Gesù che è Dio, immenso, si è fatto piccolo, bambino come noi, poi è cresciuto, fino a diventare adulto. Fin da bambino Gesù si faceva una domanda: come posso servire Dio che è mio Padre? E ha capito che la cosa più bella che poteva fare per dare gloria a Dio che ci dona la vita e vivere felice, rendere felici gli altri, era fare la Sua volontà.
E poi da adulto scopre la sua vocazione, ossia per quale ideale poteva spendere la sua vita. Lui che è Dio e uomo, ha un cuore così grande da voler - fin da giovane - fare in tutto la volontà di Dio, e amare tutti gli uomini, passati, presenti e a venire, cioè noi, e anche il Creato. Ci dona la sua vita. La consacra alla cosa più bella: amare, sempre, comunque, tutti. Amare nella verità, sostenere, incoraggiare, rialzare, essere paziente nel guidare le persone alla verità, ma senza mai chiudersi di fronte al peccato. E noi siamo i suoi discepoli. Ci invita a partecipare alla sua missione. Volete vivere per un ideale, per l’ideale di Gesù, o vivere solo per voi stessi, da egoisti?
Noi non c'eravamo quando Gesù si è lasciato condannare al posto di tutti, anche nostro. Per questo ci ha lasciato il dono della sua vita sotto la forma dei segni della Pasqua: il pane che è il suo corpo, il vino che è il suo sangue versato per noi. Voi volete fare la comunione al corpo e al sangue di Cristo per passare con lui dalla morte alla vita, attraverso la croce. Già il giorno del vostro battesimo siete stati salvati dall’acqua. Ma adesso entrate in modo più profondo in questo mistero. Come senza cibo uno non ha forza e muore, invece col cibo vive e cresce, così col corpo e il sangue di Gesù vivrete e non morirete, anzi, crescerete spiritualmente.
4.Siete emozionati? Va bene. Ma non è importante. Anche se uno non sente nulla ma crede che Gesù è presente col suo corpo e il suo sangue, riceve tutta la grazia del sacramento, la sua anima è nutrita e cresce. Mangiamo tutti i giorni. Non qualche volta. Da oggi, se volete vivere e crescere spiritualmente, venite a nutrirvi dell’Eucaristia ogni domenica.
5.Però vi mancherà ancora qualcosa. Cosa? La Cresima, senza la quale l’essere cristiani è incompleto. Dovete prepararvi e ricevere la Cresima presto, fra due o tre anni affinché Dio possa completare il vostro Battesimo. Affinché battezzati, cresimati, nutriti ogni Domenica nell’Assemblea dei cristiani dal pane della Parola e dal Corpo e dal Sangue di Cristo possiate crescere, vivere nella sua protezione, dargli gloria evitando il peccato e amando come Lui e scoprire la vostra vocazione, ciò che potrete fare nella vita con la benedizione di Dio che vi renderà felici e sarà utile agli altri.
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