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venerdì 2 giugno 2023

IL DUPLICE OMICIDIO DI GIULIA E SUO FIGLIO E NOI.


Cosa dire di quell’orrendo doppio omicidio, di Giulia e del suo bimbo? Fa male solo pensarci. 

Però mi ritorna sempre lancinante questo pensiero: lui sarà battezzato e avrà fatto la prima comunione. Lo stesso lei. Ma tra loro cosa ha prevalso? La mentalità cristiana o quella del mondo? Perché due cristiani vanno a letto insieme prima delle nozze? Perché una coppia, o solo la donna, prende il rischio di concepire una vita senza avere una base solida, una preparazione al matrimonio seria, un fidanzamento maturato nella Chiesa e con Dio come Roccia? Conoscevano tutto questo e l’hanno messo da parte? Quale responsabilità ha la Chiesa? Ha dato il certificato di “cristiano” superficialmente, non insegnando (tutta) la verità del Vangelo, senza verificare se questa parola fosse entrata a far parte della vita o meno? 

Nei primi secoli si diceva di un candidato alla vita cristiana quando si vedeva  un problema: “o cambi o sia rimandato!” E si rimandavano i candidati non idonei! Rimandare, verificare. “O cambi o sia rimandato!” È questa frase che spaventa e la pavidità della Chiesa svuota di serietà la nostra proposta cristiana. La lotta di Gesù contro il principe di questo mondo non ha scatenato tutta la potenza del male nella nostra società e non l'ha portato sulla croce? Il peccato originale non è una realtà? 

Qual è il risultato in questa nostra Italia ancora tutta battezzata? Questo duplice omicidio, questa superficialità di vita che vive di doppiezza. E l’altra donna, incinta anche lei, non sapeva della convivenza con Giulia, del bambino in arrivo? Anche lei ha più che probabilmente ricevuto dalla sua parrocchia la “Iniziazione cristiana” (Iniziazione a che?) e il certificato di “Buona Cristiana!”. Anche leggendo i commenti riguardo a quell’uomo sui Social viene lo sconforto: “pena di morte!”, “cella a vita di 3 metri quadri, solo acqua, ma quella del cesso!”, “evirazione”, … Dove sono i cristiani? 

Lo sfogo più benevolo e comprensibile come tale, ma sbagliatissimo nella sostanza, è “uccide la fidanzata e suo figlio e scrive all’altra: “ora sono libero”. Per un orso avete chiesto la pena di morte”. Dispiace ma uccidere - se non è possibile fare diversamente - un animale pericoloso che seguirà sempre il suo istinto non è paragonabile in niente alla pena di morte per un uomo. I cani non sono figli. Gli esseri umani sono esseri umani. Addolora tanto anche questa società che chiama “interruzione di gravidanza” le molte coltellate a tuo figlio al settimo mese nel grembo della madre e non omicidio. Dello stesso stile irresponsabile è chi dice: “basterebbe… “ Basterebbe saper lasciare, basterebbe rompere e andarsene senza fare danni, basterebbe avere il coraggio della verità, basterebbe…" Si dice anche “ Basterebbe che Zelensky faccia la pace”, “basterebbe che le nazioni si unissero per salvare le donne e i bambini afgani”, “basterebbe che i regimi corrotti del mondo non lo siano più”... Quando mai la vita è cambiato con i "basterebbe" e non ha chiesto impegno e sudore, conversione, lotta contro il male che sta innanzitutto dentro di me? Magari chi dice basterebbe non si parla con i parenti ed elegge in comune il camorrista.

È chiaro che l’omicida deve essere arrestato e messo in carcere. Se riconosciuto pazzo, deve essere ristretto fino a quando non sarà più pericoloso. Ma quello spirito di vendetta è tutto il contrario dello Spirito cristiano. 


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