Ieri il Papa
ha creato 14 nuovi Cardinali.
Chi sono i
Cardinali? All’inizio della Chiesa sono una frazione del clero di Roma, cioè un po’ i
“punti cardini”, i collaboratori più stretti del Papa. I Cardinali
come li conosciamo oggi sono stati istituiti anche loro per essere i collaboratori del Papa
e coloro a cui demandare l’elezione del suo successore.
Infatti per
antica tradizione il clero di una Chiesa eleggeva il suo vescovo e il popolo dei battezzati confermava. Un esempio molto conosciuto e anche straordinario è quello di sant’Ambrogio:
era figlio di una famiglia senatoriale, da sempre con funzioni importanti
nell’Impero, e cristiana (una sua parente, Sotere, era morta martire sotto Diocleziano). Anche Ambrogio era un alto funzionario imperiale
con sede a Milano. Non era ancora battezzato ma solo catecumeno anche se già attivo
nella vita della comunità e pacificatore. Quando morì il vescovo, il popolo
volle lui come successore e quando Ambrogio comprese che questa era la volontà di Dio, nel giro di qualche settimana si
fece battezzare, ordinare prete poi vescovo, iniziò la sua istruzione con un pio
presbitero e … divenne santo.
Nella
storia ci sono state sempre eccezioni riguardo alle cosiddette “Sedi
Cardinalizie” o all’importanza dell’ufficio che giustificasse un cappello
cardinalizio. Due eccezioni le troviamo tra i vescovi di Algeri: il secondo
vescovo di Algeri, il Cardinale Lavigerie nel secolo XIX e quello che ho
conosciuto io nei suoi ultimi anni, il Cardinale Duval. Tutt’e due per meriti
eccezionali. Ma ci sono altri casi. Ci sono anche preti non vescovi, nominati
Cardinali in fin di vita per i loro meriti, ma non diventano elettori. Per dare
solo qualche esempio: san J. H. Newman nel XIX° secolo e, più di recente Padre H.
U. Balthazar e suo maestro Padre H. De Lubac, teologi.
Poi venne il Concilio e le sue grandi riforme: deciso ampliamento del Collegio Cardinalizio
per rappresentare meglio tutti i popoli cristiani, mentre finora era sopratutto
l’Europa ad avere Cardinali e introduzione del limite degli ottant’anni per
essere elettori del Papa, che permette di mantenere il numero di questi a 120.
Infine
arriva papa Francesco che mantiene il numero di 120 per i cardinali elettori ma
si allontana sempre di più dalla logica delle “Sedi Cardinalizie” e sceglie
persone che, per il posto dove servono e il loro impegno evangelico, possono
essere veramente il Consiglio ristretto del Papa, competente in senso evangelico. Non ci è
molto difficile identificare le principali Sedi cardinalizie tradizionali,
anche all’estero: Madrid, Barcellona, Lione, Parigi e Marsiglia, Londra e
Glasgow, ecc… Chi conosce invece le sedi dei Cardinali istituiti ieri 28 giugno 2018? Dove si trovano Babilonia
dei Caldei, Karachi, Leiria, Huancayo, Toamasina, Jalapa,
Corocoro, Osaka? Diamo un aiuto! Facciamo il quizz: abbinare queste sedi con le
nazioni: Bolivia, Iraq, Giappone, Pakistan, Portogallo, Perù, Madagascar,
Messico! C'è infine
il fatto straordinario del vescovo ausiliare di San Salvador che è stato
nominato cardinale mentre il suo vescovo non lo è!
Tutto
questo è un movimento evangelico straordinario che allontana sempre più la
Chiesa dall’immagine che ha dato di sé, almeno in parte per molto tempo, di organizzazione potente e ricca, organizzazione che aveva una “testa” diversa dal corpo spesso molto
semplice dei preti, dei missionari e missionarie e del popolo laico.
Nell’omelia
di ieri al Concistoro, papa Francesco ha detto: “Questa è la più alta
onorificenza che possiamo ottenere, la maggiore promozione che ci possa essere
conferita: servire Cristo nel popolo fedele di Dio, nell’affamato, nel
dimenticato, nel carcerato, nel malato, nel tossicodipendente,
nell’abbandonato, in persone concrete con le loro storie e speranze, con le
loro attese e delusioni, con le loro sofferenze e ferite.”
Se è questo, voglio
anch’io diventare “Cardinale” il più possibile, non è poi così difficile, e sopratutto, attorno
a me, nella Chiesa, ci sono tanti, tanti “Cardinali”, uomini e donne che danno
la vita per il Signore Gesù e il suo Vangelo, servendolo nei poveri. “Cardinali”
non elettori, certo, ma nessuno se ne preoccupa: più ci saranno Cardinali e “Cardinali”
che vivono come dice papa Francesco, più siamo sicuri che il prossimo Papa lo
eleggerà comunque lo Spirito Santo.
Grazie a
Dio, grazie al Concilio, grazie a papa Francesco e a chi l’ha preceduto.
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