Anche Maria si è sentita sfasata, impari di forze di fronte alla Volontà di Dio ma poi si è fidata.
Annunciazione di Simone Martini e Lippo Memmi, Galleria degli Uffizi (Firenze)
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Paolo esorta Timoteo alla
perseveranza in un ambiente che può diventare ostile (fake news e panzane
teologico-sentimentali già allora all’interno della comunità cristiana!), poi,
in due righe, fa un bilancio della sua vita. Non vanta le grandi opere compiute
(lo potrebbe fare) ma una cosa sola lo rende sicuro e felice: ha conservato la
fede e quindi ha combattuto la buona battaglia. Questo lo rende giusto davanti a
Dio e gli assicura la corona. “Il giusto mio servo vivrà mediante la fede!”. Solo
Dio salva, solo Lui è fonte di Vita.
Nel Vangelo la vedova che mette nel tesoro del Tempio
tutto ciò che ha per vivere è un esempio ancora più calzante. Cosa succederà
poi a questa vedova che non ha conservato nulla per sé? Morirà? Solo Dio dà vita
ed ella vivrà.
Proprio questa mattina una persona mi ha detto: “non
ho la forza di affrontare questa mia situazione!” È ovvio! Neanche la vedova del
Vangelo, neanche Paolo, neanche la Vergine Maria avevano la forza di farlo! Anche
loro si sentivano spogliati di tutto, una nullità di fronte alla loro situazione,
alla loro missione. Poveretto a chi tocca! Mi sono esaminato sulle mie
sicurezze umane e ho visto quanto mi appoggio su di esse più che sul Signore tante
volte, e come, quando traballano, invece di rimanere fermo e tranquillo entro nel
timore. Ma san Paolo dice: “tutto posso in colui che mi dà forza”, alla Vergine
Maria l’angelo dice: “nulla è impossibile a Dio”, a coloro che gli dicono più che
preoccupati: «Allora chi potrà essere salvato?». (Gesù) Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a
Dio». Bisogna però provarci per sapere che Dio viene in soccorso dei suoi amici.
A chi si affida in tutto a Lei, la Vergine comunica
la sua Fede e permette di attendere con amore la
manifestazione del Signore.
Prima Lettura:
1 Ti
scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti,
per la sua manifestazione e il suo regno: 2 annunzia la parola, insisti
in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con
ogni magnanimità e dottrina. 3 Verrà giorno, infatti, in cui non si
sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli
uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4
rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. 5 Tu
però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di
annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.
6
Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il
momento di sciogliere le vele. 7 Ho combattuto la buona battaglia, ho
terminato la mia corsa, ho conservato la fede. 8 Ora mi resta solo la
corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel
giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua
manifestazione. (2Tm 4:1-8)
Vangelo:
38
Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare
in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39 avere i primi seggi
nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40 Divorano le case delle
vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più
grave».
41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava
monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 42 Ma venuta una
povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 43 Allora,
chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha
gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44 Poiché tutti hanno dato
del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello
che aveva, tutto quanto aveva per vivere». (Marco
12, 38-44)
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