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sabato 9 giugno 2018

E' POSSIBILE FARE FIDUCIA IN TUTTO A DIO? / Memoria del Cuore Immacolato di Maria

Anche Maria si è sentita sfasata, impari di forze di fronte alla Volontà di Dio ma poi si è fidata.
Annunciazione di Simone Martini e Lippo Memmi, Galleria degli Uffizi (Firenze)
Oggi è la memoria del Cuore Immacolato di Maria. Le suore hanno scelto le letture della feria (sabato IX° settimana del Tempo Ordinario) che, provvidenzialmente permettono una riflessione semplice e profonda sul contenuto di questa memoria che ci invita all’affidamento totale alla Vergine Maria, Pellegrina nella Fede e Madre Nostra.

Paolo esorta Timoteo alla perseveranza in un ambiente che può diventare ostile (fake news e panzane teologico-sentimentali già allora all’interno della comunità cristiana!), poi, in due righe, fa un bilancio della sua vita. Non vanta le grandi opere compiute (lo potrebbe fare) ma una cosa sola lo rende sicuro e felice: ha conservato la fede e quindi ha combattuto la buona battaglia. Questo lo rende giusto davanti a Dio e gli assicura la corona. “Il giusto mio servo vivrà mediante la fede!”. Solo Dio salva, solo Lui è fonte di Vita.


Nel Vangelo la vedova che mette nel tesoro del Tempio tutto ciò che ha per vivere è un esempio ancora più calzante. Cosa succederà poi a questa vedova che non ha conservato nulla per sé? Morirà? Solo Dio dà vita ed ella vivrà.

Proprio questa mattina una persona mi ha detto: “non ho la forza di affrontare questa mia situazione!” È ovvio! Neanche la vedova del Vangelo, neanche Paolo, neanche la Vergine Maria avevano la forza di farlo! Anche loro si sentivano spogliati di tutto, una nullità di fronte alla loro situazione, alla loro missione. Poveretto a chi tocca! Mi sono esaminato sulle mie sicurezze umane e ho visto quanto mi appoggio su di esse più che sul Signore tante volte, e come, quando traballano, invece di rimanere fermo e tranquillo entro nel timore. Ma san Paolo dice: “tutto posso in colui che mi dà forza”, alla Vergine Maria l’angelo dice: “nulla è impossibile a Dio”, a coloro che gli dicono più che preoccupati: «Allora chi potrà essere salvato?». (Gesù) Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio». Bisogna però provarci per sapere che Dio viene in soccorso dei suoi amici. 
A chi si affida in tutto a Lei, la Vergine comunica la sua Fede e permette di attendere con amore la manifestazione del Signore.


Prima Lettura:
1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 2 annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. 3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. 5 Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.
6 Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. 7 Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. 8 Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. (2Tm 4:1-8)

Vangelo:
38 Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40 Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave».
41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 42 Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 43 Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44 Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». (Marco 12, 38-44)

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