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giovedì 28 giugno 2018

DIO HA FALLITO? / giovedì XII° sett. T.O.



Ieri parlavamo del fallimento delle proposte di salvezza senza Dio. Ma guardando la Storia, se Dio ha tutto in mano, non è forse suo il più grande fallimento?
Il libro dei Re racconta vicende di popoli e di politica: corruzione, infedeltà, guerre, stragi di innocenti, sradicamento dalla propria terra, dalla propria famiglia, distruzioni di beni e di culture. Tutto lo sforzo fatto dall’uomo per elevare e migliorare la sua vita personale e comunitaria, è prima insidiato dal mal costume, dall’avidità e dall’egoismo, dalla violenza sempre incombente. A  un certo punto la violenza dilaga e spazza via tutto, uccide, distrugge legami familiari, equilibri.
La Storia è sempre stata così, tragica e crudele, ma testimonia anche che la vita va sempre avanti, trionfa alla fine. L’esistenza dell’uomo sulla terra, sempre minacciata, sempre fragile, è cresciuta così come le sue conquiste. Qualcuno in qualche modo ha affrontato i problemi e ha sperato, lavorato…
Purtroppo antichi e nuovi pericoli si affacciano continuamente e vanno affrontati nella loro reale gravità e urgenza. A volte sembra che la Storia non insegni nulla.  Certe ideologie folli e violenti che hanno mostrato i loro frutti amari in passato, affascinano di nuovo. Le semplificazioni cieche di chi cerca un consenso facile giocando sulle paure sfidano il buon senso di chi rifiuta di chiudere gli occhi e sembrano vincere nello spirito della gente….
Ma il racconto così sintetico della Bibbia presuppone volti di persone in carne e ossa. La vita non è spezzata definitivamente, la vita di tante persone sì. Questa mattina la suora che leggeva il Salmo si è fermata per l’emozione perché quell’immagine  dei “cadaveri dei tuoi servi abbandonati” era troppo reale per lei, con nomi e cognomi.
Dal guardare il volto dell’altro, che è come me,  viene l’unica speranza.
Questo pone però una grande domanda: “Dov’è Dio?” oppure detto con i teologi: “Dio ha fallito?” La risposta è nel rischio della libertà che Dio ci ha dato, e quindi della nostra responsabilità di fronte alla sua Grazia sempre pronta ad accompagnarci e soccorrerci.


Prima Lettura   2 Re 24, 8-17
Il re di Babilonia condusse prigionieri Ioiachin e tutti gli uomini di valore.

Dal secondo libro dei Re
Ioiachin aveva diciotto anni, quando divenne re; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Gerusalemme, si chiamava Necusta, figlia di Elnatan. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto suo padre.
In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor re di Babilònia marciarono contro Gerusalemme; la città subì l'assedio.
Nabucodonosor re di Babilònia giunse presso la città, mentre i suoi ufficiali l'assediavano. Ioiachin re di Giuda si presentò con sua madre, i suoi ministri, i suoi capi e i suoi eunùchi, al re di Babilònia; questi, nell'anno ottavo del suo regno, lo fece prigioniero.
Il re di Babilònia portò via di là tutti i tesori del tempio e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro, che Salomone re di Israele aveva posti nel tempio. Così si adempì la parola del Signore.
Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i capi, tutti i prodi, in numero di diecimila, tutti i falegnami e i fabbri; rimase solo la gente povera del paese.
Deportò in Babilònia Ioiachin, la madre del re, le mogli del re, i suoi eunùchi e le guide del paese, conducendoli in esilio da Gerusalemme in Babilònia. Tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti i guerrieri più prodi furono condotti in esilio a Babilònia dal re di Babilònia.
Il re di Babilònia nominò re, al posto di Ioiachin, Mattanìa suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 78
Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni,
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto in macerie Gerusalemme.
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli agli animali selvaggi.

Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.
Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.
Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.

Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.
Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. 

Canto al Vangelo
    Gv 14,23
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


Vangelo   Vangelo   
Mt 7, 21-29
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

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