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domenica 3 giugno 2018

LE NOZZE DI CANA, UN'OMELIA PER UN MATRIMONIO

Le nozze di Cana - Il Veronese.

“C'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù …” : dopo tutti, anche Gesù con i suoi discepoli fu invitato.

Questa situazione mi fa pensare che spesso nelle nozze che si celebrano in chiesa Gesù è presente ma non è al centro delle attenzioni e delle preoccupazioni dei partecipanti. Però come a Cana egli salvò la situazione, così nei matrimoni e nelle famiglie, Gesù, che non smette di amare anche se non considerato, è il perno centrale della vita, l’unico che può salvare. Beati gli sposi che lo scoprono fin dall’inizio.
In un primo momento Gesù non vuole fare il miracolo che gli richiede la sua Madre. Non vuole che la gente si inganni, rimanga in una fede pagana che si rivolge a Dio solo per ricerca di benefici o per timore di castighi, ma si lasci guidare dall’amore gratuito che egli manifesterà sulla croce.
Ricordiamoci sempre che tutti i benefici, tutte le grazie che riceviamo vengono dalla croce gloriosa di Cristo che egli ha accettato liberamente per amore. C'è bisogno di guardare all’amore crocifisso per vivere da cristiani, per vivere il sacramento del matrimonio e della famiglia.
La Madonna lo sa: la sua intercessione anticipa l’Ora di Gesù, non crea un’altra via. Infatti dice ai servi: “fate (tutto) quello che vi dirà”, cioè, “abbiate piena fiducia, apritevi a lui, lasciatevi guidare”.
Papa Francesco insiste molto sul vino buono. Egli ripete alle coppie: non vi scoraggiate, verrà il vino buono! Dice ancora sulla provenienza di questo vino: “viene dall’acqua dei nostri peccati”. Infatti l’acqua è stata attinta dal pozzo ma è stata versata nelle giare che servivano per la purificazione, cioè per lavarsi ritualmente dai peccati che “rimanevano lì dentro”. È un’immagine forte e totalmente cristiana che vale la pena meditare con calma per comprenderla nel suo senso più profondo. È difficile benedire Dio, pur provando una profonda vergogna, per i nostri peccati! Ma questo è la vera umiltà.


Vangelo secondo Giovanni 2,1-22:  Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5 La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
6 Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. 7 E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. 8 Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9 E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo 10 e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». 11 Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12 Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.
13 Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15 Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». 17 I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. 18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19 Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20 Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

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