J. Tissot - Gesù discute con i farisei. |
San
Paolo ricorda a Timoteo l’essenziale del kerigma, della Buona Notizia che è
talmente importante annunciare che ogni sacrificio vale la pena perché qualcuno
in più possa ascoltarla. C'è un grande paradosso però: questa Buona Notizia che
porta salvezza e gioia viene ostacolata e san Paolo è visto e trattato come un
malfattore, un individuo pericoloso. Forse non ci facciamo tanto caso ma questo
paradosso è una spada che incontra costantemente ogni evangelizzatore. Il Vangelo
da fastidio, sembra troppo serio, contrario alla felicità e alla libertà, mentre
è il contrario. Per verificarlo basta provare a parlare di preghiera o di fede
in ambienti famigliari o di amici. Questo ci dice quanto il mondo stia “morbidamente
e diffusamente” sotto il dominio del suo principe e nemico di Dio, e sopratutto
quanto il Vangelo, per sua natura, arrivi subito nelle profondità dell’uomo. San
Paolo si sente un peccatore, ma graziato, e non desiste di annunciare la Buona
Notizia anche se la spada della Parola di Dio scruta anche lui e lo mantiene in
profonda umiltà.
In
una intervista su "Avvenire" di ieri, il Cardinale Sgreccia interrogato sulla
bioetica faceva questa riflessione che vale in generale: “E’ questo un punto importante su cui non si riflette
a sufficienza. … c’è un dovere per ogni comunità religiosa che ha elaborato
nella sua storia una visione unitaria, di offrire il meglio di sé e ciò che la
caratterizza per il bene comune e per tutti quelli che sono alla ricerca.
Spesso succede che i cattolici, per timore di spaventare, cerchino di attenuare
le proprie posizioni. Ciò è un errore morale: ogni comunità nel mondo
pluralistico deve offrire ciò che la caratterizza e nella visione più integrale.”
Se
non parliamo dell’essenziale, di ciò che ci dà veramente vita, se “non dispensiamo
rettamente la parola della verità”, rischiamo molto facilmente di cadere nelle “vane
discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta”.
Le due cose sono legate, escludendosi a vicenda. Quante discussioni,
preoccupazioni, attaccamenti inutili nella mia vita, nella mia comunità?
Il
Vangelo di oggi ci mostra l’esempio contrario : uno scriba fa una domanda a Gesù,
forse per metterlo alla prova, e Gesù risponde con semplicità e profondità. Questo
scriba riconosce il valore e la verità della risposta di Gesù e si crea un
clima di pace tra tutti i presenti, nel quale ognuno contempla la verità della risposta
di Gesù e la verità di questo incontro. Nessuno se la sente più di fare polemiche
con Gesù perché sente che la sua coscienza è stata messa a nudo e che ogni vana
discussione avvilisce la sua dignità di credente.
Prima Lettura 2
Tm 2, 8-15
Ma la parola di Dio non è incatenata. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.
Ma la parola di Dio non è incatenata. Se moriamo con lui, con lui anche vivremo.
Dalla seconda lettera di
san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio Vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 24
Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 12, 28b-34
Non c’è altro comandamento più grande di questi.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio Vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 24
Fammi conoscere, Signore, le tue vie.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Mc 12, 28b-34
Non c’è altro comandamento più grande di questi.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
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