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venerdì 1 settembre 2023

PAPA FRANCESCO VUOLE ABOLIRE CERTI PECCATI? / Sulle accuse farneticanti a Papa Francesco.


Ieri era peccato, oggi non più, domani chissà. La curiosa dottrina di Papa Francesco. 

Questo il titolo del post di un “difensore della fede"  riportato da un sito intitolato “Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica”. 

Chiaramente chi si forma su Internet senza saper discernere le fonti sicure rimane confuso. Ma i Comandamenti non sono sempre gli stessi? Si possono cambiare?

A che cosa fa riferimento questo post? Durante la GMG Papa Francesco ha incontrato come è sua abitudine i gesuiti locali. Papa Francesco a colloquio coi gesuiti in Portogallo: «Qui l’acqua è stata smossa per bene» | La Civiltà Cattolica.  Parlando con loro della Tradizione Viva della Chiesa - che è una fonte della Rivelazione - e del progresso nell’intelligenza della fede, Papa Francesco ha parlato dello sviluppo della Tradizione, riprendendo un’immagine a lui familiare: La Tradizione cresce come un albero: sempre dalla stessa radice e verso l’alto. Quindi quello che magari non si vedeva bene in passato, oggi si vede meglio. Quello che non si considerava peccato viene capito meglio e denunciato come peccato. Non il contrario.

E Papa Francesco ha citato due esempi: le armi nucleari e la pena di morte. 

Giovanni Paolo II, cosciente degli effetti devastanti di una guerra nucleare voleva dichiarare queste armi immorali. Fu frenato dai vescovi polacchi per la minaccia della Federazione Russa ex Sovietica che contemplava nella sua dottrina militare l’uso dell’arma atomica sia tattica che strategica. Essi non volevano che l'insegnamento della Chiesa facesse il gioco della propaganda russa, e volevano che i loro paesi avessero un’arma di dissuasione contro  la minaccia russa. La Chiesa da allora vuole spingere la riflessione dell’umanità verso il realismo: una guerra nucleare sarebbe senza vincitori. 

Ci sono altre armi che sono state considerate da bandire nelle varie convenzioni internazionali, considerando i loro effetti devastanti e indiscriminati soprattutto verso i civili. Alcuni paesi non hanno voluto firmare queste convenzioni o solo in parte.

Riguardo alla pena di morte la riflessione della Chiesa pensando al poco effetto dissuasivo sul crimine, a vari episodi di errori giudiziari, e soprattutto al segno di Caino (Genesi 4,15) e allo Spirito del Vangelo, nonché alla possibilità economica di mantenere prigionieri in carcere, ha determinato che la pena di morte è da abolire. 

Certamente a livello pedagogico o disciplinare ci possono essere accentuazioni che scompaiono. La Dottrina però progredisce, non torna indietro.


Al riguardo leggiamo il Catechismo della Chiesa Cattolica: 

La crescita nell'intelligenza della fede

94 Grazie all'assistenza dello Spirito Santo, l'intelligenza tanto delle realtà quanto delle parole del deposito della fede può progredire nella vita della Chiesa:

— « con la riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro »; 108 in particolare « la ricerca teologica [...] prosegue nella conoscenza profonda della verità rivelata »; 109

— « con la profonda intelligenza che [i credenti] provano delle cose spirituali »; 110 « divina eloquia cum legente crescunt – le parole divine crescono insieme con chi le legge »; 111

— « con la predicazione di coloro i quali, con la successione episcopale, hanno ricevuto un carisma certo di verità ». 112

95 « È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che non possono indipendentemente sussistere e che tutti insieme, ciascuno secondo il proprio modo, sotto l'azione di un solo Spirito Santo, contribuiscono efficacemente alla salvezza delle anime ».


Anche la Scrittura ci fa comprendere che c'è un progresso nella fede. 

Giovanni 16, 12- 13  Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

1 Corinzi 13, 11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.

Ebrei 5,11-14 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l'esperienza della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male.

Ebrei 6,1 Perciò, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è completo, senza gettare di nuovo le fondamenta:


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