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mercoledì 6 settembre 2023

L'ANNUNCIO DELLA PAROLA DI VERITÀ DEL VANGELO PORTA FRUTTO TRA VOI? / Mercoledì XXII sett. T.O., dispari, 2023.


Vediamo chiese sempre più vuote, ma soprattutto famiglie, anche quelle che frequentano le parrocchie, che non riescono più a formare cristianamente i più piccoli, e che spesso la nostra Iniziazione Cristiana non è una scuola di formazione cristiana, di conversione. Constatiamo persino che rimane 
poco anche delle nozioni di base che abbiamo potuto dare nelle lezioni di catechismo. Questo è il messaggio che introduce il Documento sinodale per l'evangelizzazione e la catechesi. 

San Paolo si definisce "apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio". Cioè inviato, incaricato di continuare in toto la missione di Gesù innanzitutto annunciando nello Spirito la parola di verità del Vangelo che dona la grazia, cambia la vita delle persone, fruttifica in loro e nella società se ci si rimane fedeli. San Paolo comprende che non deve abbandonare i credenti, che deve aiutarli a conoscere meglio il Signore, crescere nello Spirito, ma la sua missione principale è di annunciare la Buona Notizia. Si "vanta" persino di non battezzare, perché, di fronte alla Verità del Vangelo e alla conversione in chi l’accoglie, gli stessi sacramenti sono secondari. Secondari non perché senza importanza ma perché vengono dopo una maturazione nella fede, una decisione ferma e consapevole di seguire il Signore e i suoi precetti. Anche Gesù mette al primo posto l'annuncio della Buona Notizia del Regno - benché ancora incompleta - e lascia che cresca nei cuori mentre lui va incontro ad altre persone.

La realtà comune in tante nostre chiese è esattamente il contrario. I sacramenti vengono prima della conversione, quando non sono l'unica realtà che conta, senza bisogno di conversione. Ancora questa mattina ho incontrato persone, certamente in buona fede, plasmati da una mentalità comune, che pretendevano i sacramenti senza conversione, anzi, mettendo sullo stesso piano cristiani, musulmani e fedeli di altre religioni, considerando del tutto inutile conoscere la Parola di Dio e l'insegnamento della Chiesa.  

Il Sinodo diocesano invoca il tempo del coraggio, del cambiamento, di proposte di cammini di catechesi più sostanziosi per chi è insufficientemente evangelizzato, e di una catechesi tutta di ispirazione catecumenale. Affinché questa nuova visione diventi concreta e porti frutto dobbiamo definire chi nelle nostre parrocchie è "insufficientemente evangelizzato” e il contenuto concreto della catechesi da fare. Il sale che perde sapore serve solo ad “essere gettato via e calpestato dalla gente”. (Matteo 5, 13; vedi anche Marco 9, 50 e Luca 14, 34). La Chiesa non può più rimanere nel vago. 


Prima Lettura   Col 1, 1-8  La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.

Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli.

Ne avete già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 51  Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.

Come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli. 

 

Canto al Vangelo   Lc 4,18 Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione. Alleluia.


Vangelo   Lc 4, 38-44  È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.

Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.

Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».

E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.


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