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domenica 10 settembre 2023

NON METTERE SU FACEBOOK LE TUE LITI PERSONALI, MA IMPARA PIUTTOSTO DAL SIGNORE / XXIII DOM T.O., A, 2023.


“Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia”.

La prima lettura mi conforta nella mia missione di annunciare la verità con coraggio. Serve per dire la Parola di Dio ad alcuni. È sempre più facile essere forte col debole e debole col forte. Ci vuole anche preghiera per sentire le parole esatte che il Signore nella sua misericordia vuole rivolgere al malvagio. 

Il Vangelo invece ci spinge ad usare la correzione fraterna. Stesso discorso? Cercando di ascoltare, il Signore mi ha invitato a chiedere perdono ai miei fratelli e sorelle per tutte le volte in cui la mia correzione non è stata abbastanza fraterna, non è stata un servizio umile. L’umiltà non esclude l’autorevolezza. 

Contemplo di nuovo come il Vangelo è sapiente con quella scaletta della correzione fraterna: uno, non parlare dietro, non mettere in piazza i tuoi diverbi personali o famigliari, parlane con Dio innanzitutto e vedi se ti consiglierà di toglierti prima la trave o ridimensionerà l’offesa e ti consiglierà di lasciar perdere. Poi vai dal tuo fratello e parla con lui. Ascoltatevi reciprocamente. Sono stupito di vedere come molti mettono in piazza su Facebook o sui loro gruppi di comunità liti assolutamente private, personali. Mi sembra anormale. Lo possiamo chiamare immaturità? Ma in ogni caso il Vangelo ci invita a non agire così, e invita gli altri membri della comunità a non intervenire per non alimentare queste liti. Possono sempre fare una preghiera in segreto  …. Solo dopo aver cercato invano di chiarire a tu per tu, con l’aiuto di fratelli della comunità cerca di risolvere il problema. E solo dopo questi due passi, puoi dirlo pubblicamente alla comunità. 

E lì viene fuori il potere della Comunità, della Famiglia di Dio. Non sei solo un peccatore salvato per misericordia - lo sei! - ma la Comunità - di cui sei un membro - è il Corpo di Cristo, con il potere di applicare il Piano di salvezza di Dio per l’Umanità. Noi siamo i fratelli e sorelle di Cristo, siamo la presenza di Cristo in questa generazione, siamo Cristo che parla. E la nostra missione è di testimoniarlo, almeno con la Parola. Dopo aver invitato i miei fratelli e sorelle cristiane a non mettere sui Social le loro liti private, li invito nuovamente ad essere responsabili riguardo ai loro messaggi. Se sono cristiano consapevole, non posso diffondere messaggi che nulla hanno a che fare con il Vangelo, con l’insegnamento di Cristo o della Chiesa, né approvarli. In questo mondo c'è un grande deserto di Parola di Dio e di Verità. Se nemmeno i cristiani diffondono la Parola di Dio, la Sapienza di Cristo, ma anzi, aderiscono alla mentalità del mondo a che serve loro essere cristiani, che giovamento per la salvezza del mondo avrà il Signore di averli scelti come suoi figli e testimoni?


Prima Lettura  Ez 33, 7-9  Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechiele

Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.

Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.

Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato». 


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 94  Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere».  


Seconda Lettura  Rm 13, 8-10  Pienezza della Legge è la carità. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.

Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».

La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.


Canto al Vangelo   2  Cor 5,19  Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

Vangelo   Mt 18, 15-20 Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.

In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.

In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».


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