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venerdì 14 marzo 2025

DOLORE, POESIA, VUOTO INTERIORE DEI GIOVANI, MISSIONE DEI CRISTIANI / Un'intervista al vescovo Cesar Franco su Religiòn en Libertad.


Riprendo in una mia traduzione dal sito Religiòn en libertad un'intervista del vescovo emerito di Segoviasulla giovinezza, la vocazione... o il suicidio

"Ci sono tanti cristiani con le braccia incrociate eppure il loro ruolo è essenziale, è essere luce, essere sale". "Bisogna integrare la sofferenza, bisogna saperne scoprire il significato".

REL  13/03/2025 | 09:54  Aggiornato: 13/03/2025 | 10:18  In:  Vescovi

Mons. César Franco è stato ausiliare della diocesi di Madrid dal 1996 al 2014, e dal 2014 al 2024 è stato vescovo titolare di Segovia. È stato coordinatore generale della storica Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid nel 2011. 

Nei suoi interventi, sempre chiari e allo stesso tempo profondi, Mons. Franco ha offerto un'intervista a Isidro Catela, nel programma "Eméritos" di Trece TV. Riassumiamo qui le interessanti parole dell'emerito di Segovia in cinque punti:


1-Poesia e dolore:

"Le prime poesie che ho scritto seriamente sono state quando è morto mio fratello, morto in un incidente in montagna. Per me è stato uno shock molto forte. Ho dovuto interrompere il collegio, ho continuato a fare il seminarista ma ero a casa. Ha avuto un grande impatto su di me, avevo 15 o 16 anni, e mio fratello 19. La morte di mio fratello mi ha travolto a tal punto che i primi sonetti che ho scritto sono stati dedicati a lui. Per me la sofferenza e il dolore sono un percorso molto chiaro di maturità. Di Cristo si dice che fu «perfezionato con le sofferenze», il che è un'affermazione che fa tremare i teologi. Dobbiamo integrare la sofferenza, dobbiamo saperne scoprire il significato e non c'è dubbio che è anche una via per la poesia.

2- Vocazione e gioventù: 

"C'è molto rumore, viviamo di fretta, viviamo con pochissima interiorità. È molto difficile per i giovani avere interiorità, riflettere su se stessi (...). Mi ha sorpreso che quando ho chiesto loro: 'cosa volete essere?', non sanno rispondermi. Faccio loro altre domande, cosa pensate di voi? vi conoscete? ditemi le vostre qualità … ma tacciono. Mi sorprende moltissimo l’incapacità che hanno di entrare in quell’uomo interiore, in quel mondo interiore dove si pongono le domande fondamentali. Ma ci sono anche dei miracoli, perché ho visto giovani da famiglie non cristiane chiedere il battesimo. Ho cresimato gente che veniva dall’Erasmus, un ragazzo francese, un tedesco...».

"Mi piace la spontaneità dei giovani, il loro modo diretto di rivolgersi a te, senza protocollo, senza niente. Ma d'altra parte noto molta superficialità, che vivono in un emotivismo che li danneggia molto. Vivono di emozioni forti o meno forti o molto deboli, ma sono mossi più dalle emozioni che dalla razionalità." 

3- I laici e la missione:

«A volte abbiamo una concezione molto clericale della Chiesa, molto ridotta ai vescovi, al Papa. Sembra che noi siamo tutto, e invece non siamo tanto. Nella Chiesa siamo molto importanti, ovviamente, i successori degli Apostoli, ma c'è il popolo di Dio, il popolo santo di Dio. La Chiesa è un popolo e questo popolo è formato da laici. Lo ha già detto Giovanni Paolo II: «la nuova evangelizzazione si fa con i laici, altrimenti non accadrà”. “San Giovanni Paolo II diceva, “se si è mai pensato che un cristiano possa starsene con le braccia incrociate, oggi ancor meno”. E ci sono tanti cristiani con le braccia cadenti o incrociate, che non l’hanno capito, forse perché noi pastori non li abbiamo aiutati a capire la loro missione nel mondo che è essenziale, essere luce e sale. I cristiani sono le città costruite sulla montagna.

4- Disperazione e suicidio:

«Ci ​​sono ferite, peccati o situazioni personali in cui non ci si perdona ed entra la disperazione e il non senso della vita, e che possono portare al suicidio. Ho conosciuto persone che si sono suicidate. Ricordo ancora un giovane della mia parrocchia, mi ha chiesto di confessarlo e l’ho confessato. Non ho trovato in lui nessuna situazione di grave conflitto, e, il giorno dopo, ho scoperto che era arrivato a casa, i suoi genitori litigavano in salotto, lui è passato in mezzo a loro e si è buttato dalla finestra. Io non avevo percepito assolutamente nulla." 

"C'è molta solitudine, molta mancanza di accompagnamento. Anche se parliamo di essere interessati ai giovani, in realtà, non sono accompagnati bene, né sono educati bene (...). I giovani hanno bisogno, poiché tutti abbiamo avuto bisogno, di maturare e che vengano  fuori i loro problemi. Poco dopo essere diventato vescovo, ricordo che due ragazze si buttarono giù dal viadotto di Madrid. Ho letto la lettera che avevano scritto e mi impressionò, perché tutt’e due avevano 14 e 16 anni. Dicevano: “stiamo sole in casa, non possiamo parlare dei nostri problemi con le nostre amiche, questo non ha senso." Quello era il grido di solitudine e di non poter esprimere ciò che stava accadendo loro, di non ricevere una parola di aiuto, di consolazione. Anche se parliamo di un mondo globalizzato, è un mondo assolutamente individualista, ognuno vive la propria vita, gli altri devono cavarsela da soli. È una società molto disumanizzata. 

5- L’Europa e il suo ritorno a Dio:

«Francesco ha detto: 'L'Europa è passata dalla tradizione al tradimento'. Guarda, è forte. E quando parla di trasmissione della fede alle nuove generazioni dice: 'noi adulti siamo diventati incapaci di trasmettere la fede alle nuove generazioni e che possano essere critici verso ciò che accade'.

"Dostoevskij diceva che 'senza Dio tutto è possibile'. Questo non significa che la Chiesa debba fare predicozzi, ma piuttosto che l'uomo debba entrare in se stesso e chiedersi 'chi sono io e da dove vengo?' Quando l’uomo scopre la sua dignità, si affida necessariamente a un Dio che lo ama, e che lo ama in modo infinito, che è capace di portarlo alla pienezza di tutto, dell’umano e del divino. Se prescindiamo di questo e ci accontentiamo di salvare la crisi europea, salvare l'economia e salvare tutti i problemi... Se le grandi domande di fondo non verranno risolte, anche se tutti gli altri problemi saranno risolti, tutto continuerà come prima."


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