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martedì 18 marzo 2025

COME MAI C'È CHI CONOSCE LE SCRITTURE E FA IL CONTRARIO? / Martedì II sett. di Quaresima, 2025.

I vostri peccati diventeranno bianchi come neve.


«Su, venite e discutiamo - dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra».

Il profeta Isaia promette ai peccatori più incalliti - li chiama capi di Sodoma - la misericordia totale e i benefici riservati ai giusti!  Questo è il messaggio costante di Dio, della Bibbia. Come non essere affascinati e attratti da questa promessa? Perché allora Gesù trova proprio tra coloro che meglio conoscono le Scritture, gente che fa esattamente il contrario?

C'è chi, infatti, non conosce le Scritture e in un impulso spontaneo, da ignorante, pensa di fare bene, di essere nel giusto perché nessuno gli ha indicato la volontà del Signore. Ma certamente lo Spirito mette inquietudine nel cuore di chi è sincero, moltiplica gli aiuti affinché impari la Sapienza. In particolare, avvicinandosi in modo retto alle Scritture, lo Spirito Santo nutre la sua anima ed egli comincia a conoscere Cristo attraverso di esse. Se dopo tanto tempo però nulla è cambiato, significa che ha cattivi maestri o che nel suo cuore c'è resistenza alla conversione: non è più ignoranza semplice, incolpevole, ma decisione profonda di mettere da parte Dio per seguire altri scopi, altri idoli. 

Gesù mette quindi in guardia il popolo semplice contro i cattivi maestri, affinché non si lasci ingannare. Ecco come riconoscerli: 

Si presentano come maestri ispirati e guide prestigiose, “siedono sulla cattedra di Mosè”.

Danno indicazioni alla gente che sembrano ispirate da zelo per Dio, ma trovano scuse per non mettere in pratica loro stessi queste indicazioni.

Per loro conta molto essere riconosciuti, messi in luce, avere i primi posti. Per questo adorano portare vestiti o segni distintivi che possano dire chi sono. Indica per lo più mancanza di personalità, inconsistenza interiore. Ho tanto più bisogno di apparire esternamente che interiormente non ho personalità, e soprattutto sono vuoto spiritualmente, non porto in me quel “tesoro in vaso di creta”, cioè la presenza del Signore che diventa mia stessa vita ed è gloria, dinamismo, protezione e difesa, per cui non ho bisogno di altro (vedi 2 Corinzi 4,7-12). Invece se Dio non è con me, non mi ama, cercherò amore dalla gente. Però il mondo che non conosce l’amore lo scambia con l’ammirazione, i saluti, l’essere riverito. Posso anche essere preso dal demonio del potere, dal credere di esistere attraverso il dominio sugli altri. È comunque segno di una grave immaturità umana.

Ma come essere al sicuro nel guazzabuglio dei miei sentimenti e delle circostanze, nella mia sete di esistere, di realizzarmi? Non abbiamo forse detto ieri che il cristiano deve desiderare molto? Certamente. Allora Gesù dice: «Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».


Dal libro del profeta Isaìa  Is 1,10.16-20 

Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova».

«Su, venite e discutiamo - dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.

Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato».


 Dal Salmo 49 (50)  R. Mostraci, Signore, la via della salvezza.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti. Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili. R.

Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? R.

Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. R.


Acclamazione al Vangelo  Lode e onore a te, Signore Gesù. Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore, e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. (Cf. Ez 18,31a) Lode e onore a te, Signore Gesù.


Dal Vangelo secondo Matteo Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:

«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».


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