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giovedì 20 giugno 2019

LA FOLLIA DI CRISTO POVERO E CROCIFISSO / giovedì XI° T.O.

Marc Chagall - Crocifissione bianca (dettaglio).

San Paolo continua con i Corinti il suo dialogo, alzando il livello. L’unico scopo dell’evangelizzazione è la santità. Chi non punta alla santità, al diventare un “Altro Cristo” non ha capito cos'è il battesimo (Baptismos=immersione) in Cristo. Ma che dici, io essere come Cristo? È una follia, non ce la farò mai e poi … mi conviene? Domanda importantissima che si presenta chiara o silente ogni giorno nella pratica: mi conviene? Agli occhi del mondo il morire di Cristo nudo e crocifisso, coperto di sputi, è una pura follia. Quella follia di Cristo che è più saggia dei sapienti di questo mondo.
Ma tu, Sereno, vuoi seguire Cristo fino a questo punto? Ricordo nei primi mesi in convento, tutto fresco di conversione, sentivo il Maestro dei Novizi che parlava del rischio di strumentalizzare la Parola di Dio per vanagloria o cose del genere e io dissi: “ma come si può strumentalizzare la Parola di Dio?” Avevo ancora pensieri semplici e puri nei confronti di Cristo che mi aveva chiamato. Certo, dovevo anche aprire gli occhi sulle ambiguità del mio cuore che non conoscevo ancora. Oggi conosco meglio il mio cuore e devo abbandonarlo consapevolmente e volontariamente in tutte le dimensioni della vita al Signore per essere veramente suo.
Se uno pensa di conoscere tanta teologia ma non lascia crocifiggere e tante volte neppure scalfire il suo orgoglio a cosa gli serve la sua teologia? San Francesco ripeteva ai frati che il più scemo dei demoni sa più teologia di tutti i teologi della terra. Ma sta all’inferno, divorato dal suo orgoglio.
Certo il Vangelo è fatto per i semplici ma non per gli ignoranti saputelli. E san Paolo è consapevole della sua formazione di fronte ai predicatori e raddrizzatori di eresie improvvisati.
In questo brano san Paolo tocca ancora un punto sensibilissimo. Chi è grande vive a spese dei suoi sudditi. Li sfrutta e diventa grande proprio per questo motivo! San Paolo ha dato l’esempio contrario, rivoluzionario, profondamente evangelico, di non prendere nulla dalla comunità di Corinto. Ma questo non viene capito, anzi, agli occhi di coloro che non sono entrati nel Mistero abbassa il suo prestigio. Paolo preferisce avere meno consenso effimero e costruire sulla solida Roccia. Preferisce seguire Cristo e la Parola di Dio, anche nelle ristrettezze, piuttosto che tradizioni soltanto umane antiche o nuove.

Prima Lettura   2 Cor 11, 1-11
Vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio. 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi “super apostoli”! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio? Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia! Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 110
Le opere delle tue mani sono verità e diritto.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano. 
Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. 

Canto al Vangelo
    Rm 8,15
Alleluia, alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.


Vangelo   
Mt 6, 7-15
Voi dunque pregate così.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

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