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lunedì 17 giugno 2019

IDENTITA' UFFICIALE E IDENTITA' CONCRETA / san Ludovico da Casoria



Napoli festeggia san Ludovico da Casoria (1814 – 1885). Egli è l’esempio di una conversione che rompe una situazione già installata. Brillante elemento tra i Frati è stato destinato all’insegnamento, con tutti i vantaggi e privilegi che questo comportava in convento. Veniva chiamato Professore, non più Fratello! Egli era entrato in questa logica e ha avuto il coraggio nel suo Dio di cambiare strada, abbracciando una vita di povertà autentica e di opere di carità. Per questo, però, non ha dovuto affrontare solo se stesso ma anche il suo ambiente, i commenti, lo sguardo di chi pensa: “quanto tempo durerà?”, “cosa gli succede?”, “vuol fare il santo…”. Quando l'opposizione proviene dall'ambiente più stretto, dalle relazioni più significative, seguire il Signore può essere davvero eroico.  
Ma in fondo metteva solo in pratica l’ideale professato dal suo Ordine. Dovevano solo elogiarlo o almeno incoraggiarlo! Non è così. In ogni gruppo, in ogni comunità, c'è una identità ufficiale alla quale senz’altro si fa riferimento, e c'è una identità pratica di vita quotidiana che è diversa e che costituisce la vera legge. Questa identità pratica preserva dall’ideologia ma in senso estremamente negativo resiste fortemente ad ogni cambiamento, alla conversione. Il suo motto principale è: “Si è sempre fatto così!” Se non fosse questa la situazione, non ci sarebbe nella Chiesa nessun titolo tipo “Don” (anche se questo è stato quasi totalmente banalizzato), “Monsignore”, “Eccellenza”, “Eminenza”. Questi titoli sono in diretta contraddizione con le indicazioni di Gesù! Sopratutto non ci sarebbe ricerca di privilegi né di arricchimento personale e di prestigio nella Chiesa. Non è forse il nostro punto di riferimento un crocifisso? Charles de Foucauld rifletteva come il suo ideale di seguire Gesù Unico Modello era spesso tacciato di orgoglio e questo lo toccava profondamente perché sapeva di essere un orgoglioso. E concludeva che ogni passo per seguire più da vicino la povertà, l’umiltà e l’obbedienza di Gesù (parlava dell'abiezione di Gesù!) doveva essere fatto liberamente anche se accompagnato da imperfezioni. Quando il Curato d’Ars, modello e protettore di tutti i presbiteri, è stato fatto Cavaliere della “Légion d’Honneur” era molto a disagio e diceva: “arriverò in cielo e il Signore mi dirà: vai via, tu hai già ricevutola tua ricompensa”, e, poi, alla prima opportunità ha venduto a profitto dei poveri la medaglia e la mantellina donategli in quella occasione.
“Ecco ora il momento (kairos) favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” così come sono, malconcio, debole, appesantito dai peccati. Il malato va dal medico e segue le sue indicazioni perché è malato. Troppe volte vogliamo guarirci da soli prima di andare dal medico oppure diciamo: “ormai non c'è più nulla da fare, troppo tardi, non ce la farò,…”.
Meglio soldati in trincea in prima linea che generali di un esercito già sconfitto.

Prima Lettura   2 Cor 6, 1-10
Ci presentiamo come ministri di Dio.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 97 
Il Signore ha rivelato la sua giustizia. 


Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!  

Canto al Vangelo   
Sal 118
Alleluia, alleluia.

Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Alleluia.


Vangelo 
  Mt 5, 38-42
Io non vi dico di opporvi al malvagio. 
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle». 

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