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giovedì 15 ottobre 2020

FARE COSE PIU' GRANDI DI GESU' / Giovedì XXVIII sett. T.O.

 


San Paolo si rivolge a cristiani convertiti da pochi anni sia che provengano dall’ebraismo o del paganesimo. Sappiamo dalla bocca di Gesù, anche nel Vangelo di oggi, quanto l’ebraismo si era diffusamente indurito e “seduto”, discostato dall’ispirazione iniziale di Abramo e dei profeti, sia nei suoi capi che nel popolo. Non possiamo parlare meglio del paganesimo con i suoi idoli e i suoi costumi. Eppure a queste persone sia Gesù che Paolo presentano un progetto grandioso, quello di Dio. Lo vediamo fin dall’apertura della lettera di Paolo alla nuova Comunità di Efeso. L’umanità è rimasta molto indietro? Non importa, è arrivato la “pienezza dei tempi” e quindi si cambia tutti! Queste sono le “regole del governo di questo tempo”. Dio ha sempre progetti più grandi della nostra stessa immaginazione, irraggiungibili per le nostre forze. Noi invece tendiamo sempre, e persino tentiamo di ridurre alle nostre possibilità e idee senza Dio quello che il Signore semina con la sua Parola e direttamente nel nostro cuore. Quando il Signore dona un carisma nuovo, il fondatore e il suo primo gruppo sono animati dal fuoco, da uno spirito che si dilata sulle vie della rinuncia e dell’amore universale. E sembra qualcosa di estremamente nuovo, di portentoso, mentre gli stessi fondatori scoprono sempre di più di avere fatto solo qualche passo. Spesso sentono di essere soltanto dei riformatori: ricuperare il più possibile il fervore degli inizi del carisma. Come Teresa d’Avila. Ma poi, Dio non si ripete e quindi Teresa, nel solco del Carmelo antico, sarà una fondatrice, aggiungerà elementi nuovi al carisma.

Gesù ha detto: “chi crederà in me, farà cose più grandi di me!”  San Massimiliano Kolbe è uno dei pochi che, a mia conoscenza, lo ha espresso a chiare parole. Egli si lamentava perché i suoi frati chiedevano a Dio la grazia di aver un po’, una parte, della santità di san Francesco. Nessuno osava chiedere di raggiungere la santità di san Francesco. Ma bisognava, diceva san Massimiliano, chiedere di essere santi il doppio di san Francesco, molto più di lui!. Per essere concreti, solo pensare di fare questa domanda e di abbandonarmi in Dio al punto che la grazia possa compiere questo in me, già mi toglie il fiato. Eppure questo è il Cristianesimo. Santa Teresa diceva di essere stata molto aiutata nel coltivare grandi desideri di santità. Non c'è altra via.

La prostrazione della nostra umanità si mostra tutta intera quando "cerchiamo solo di mantenere il carisma", quando dei cattolici "sapienti" rimproverano a papa Francesco di avere scritto nella "Fratelli tutti" cose utopiche e ingenue. Papa Francesco ha solo fatto come san Paolo, come san Francesco e tutti i santi, come fa Dio sempre. 

 

Prima Lettura   Ef 1, 1-10
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.   

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 97
Il Signore ha rivelato la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.     

Canto al Vangelo
    Gv 14,6
Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

 
Vangelo  
 Vangelo   Lc 11, 47-54
Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. 

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