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domenica 4 ottobre 2020

E LA PACE DI DIO CHE SUPERA OGNI INTELLIGENZA CUSTODIRA' I VOSTRI CUORI E LE VOSTRE MENTI IN CRISTO GESU' / 4 ottobre S. Francesco e XXVII Dom T.O.

Guardiamo, fratelli tutti, il buon Pastore
che per salvare le sue pecore sostenne
la passione della Croce (S. Francesco)


 Dio ama il suo popolo, la sua vigna, ma essa da frutti acerbi, acidi. Ci possiamo riconoscere nella vigna dai frutti scarsi e deludenti. Ma il profeta Isaia denuncia cose che, grazie a Dio, non facciamo: spargimento di sangue,  sfruttamento e oppressione dei più deboli. Ma, indirettamente come popolo partecipiamo di un sistema che si arricchisce dello sfruttamento dei paesi più poveri, e sopratutto facciamo parte di una Chiesa dove alcuni fatti clamorosi si verificano. Dobbiamo uscire dal nostro guscio, dal nostro pensare solo a noi stessi, per pregare e agire come membra di un corpo santo e peccatore, che ha una missione di salvezza per il mondo intero. Questo tirerà fuori la nostra vita dal suo grigiore, facendoci condividere le gioie e i dolori del Signore stesso e dell’umanità intera. Sulla croce Gesù ha giustificato tutti gli uomini. E così deve fare la nostra generazione cristiana per questa generazione. Dobbiamo in particolare essere solidali del peccato presente nella Chiesa.

La frase finale del Vangelo di oggi a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti” ha giustificato l’antisemitismo. Questo è possibile, però, solo a chi non legge tutta la Scrittura (in particolare san Paolo) e sopratutto a chi non contempla i propri peccati e quelli presenti nella Chiesa.

Come fare allora? il consiglio di Paolo ai cristiani di Filippi è di una attualità e di una forza straordinarie: “quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!”

A scanso di equivoci, san Paolo non consiglia il metodo “think pinck” (pensa rosa, ossia pensa solo a cose piacevoli) che è un metodo placebo che a breve distacca totalmente dalla realtà e dalle proprie responsabilità oppure fallisce appunto perché la vita non è fatta solo di cose piacevoli o divertenti. Quindi è utile ricordare che la croce di Gesù che trasforma radicalmente la realtà è quanto di più vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, virtù e meritevole di lode ci sia al mondo.

 

Prima Lettura  Is 5,1-7
La vigna del Signore degli eserciti è la casa d'Israele.

Dal libro del profeta Isaia
Voglio cantare per il mio diletto
il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi.
E ora, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha prodotto acini acerbi?
Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa d’Israele;
gli abitanti di Giuda
sono la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 79
La vigna del Signore è la casa d'Israele.

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. 

Seconda Lettura  
Fil 4,6-9

Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri.
Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!

Canto al Vangelo 
  Gv 15,16
Alleluia, alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

   

Vangelo  Mt 21,33-43
Darà in affitto la vigna ad altri contadini.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». 

 

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